Come aprire il naso chiuso
Il freddo porta con sé anche il raffreddore che, come sappiamo, spesso ci mette nella condizione di ritrovarci con un fastidioso naso chiuso. Se noi adulti possiamo liberarlo attraverso vari metodi, come semplicemente soffiandolo, non è la stessa cosa per i bambini che a seconda dell'età non sono in grado. Per questo motivo, abbiamo scritto una piccola guida su come aprire il naso chiuso ai più piccoli.
Come aprire il naso chiuso: perché succede
Prima di scoprire come aprire il naso chiuso nei bambini cerchiamo di capire insieme perché, ogni tanto, succede questa cosa. Iniziamo subito col dire che, purtroppo, nei neonati è quasi più frequente degli adulti.
Il motivo non è strettamente legato al fatto che abbiano preso freddo, ma riguarda più il loro piccolo corpicino che possiede anche delle minute narici. Ciò vuol dire che per i nostri figli nati da poco basta anche una quantità scarsa di muco per tapparle.
È bene stare attenti, però, perché se oltre al naso chiuso ci sono altri sintomi, come febbre alta e mal di testa, il piccolo potrebbe avere un po' di influenza. La soluzione migliore, in questi casi, è sempre quella di rivolgersi al medico.
Un altro dei motivi per cui i bambini potrebbero avere il naso chiuso sono eventuali allergie, ma che per fortuna non riguardano i bambini appena nati. Altri segnali che possono raccontarci che a scatenare questa condizione sia un'allergia sono gli occhi gonfi, arrossati, lacrimosi, prurito e starnuti.
Cosa bisogna fare
A spiegarci come aprire il naso chiuso ai bambini è un articolo scritto dalla Società Italiana di Pediatria, dove si può leggere che il raffreddore guarisce da solo nel giro di 5-7 giorni, ma che esistono alcuni metodi che possono essere utili per alleviare il fastidio:
- Lavaggi nasali: che vanno fatti con soluzione fisiologica e che sono molto utili per i neonati e i bimbi piccoli che non riescono ancora a soffiarsi il naso in modo corretto. A tal proposito, un articolo dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù specifica che andrebbero fatti tutti i giorni e prima delle poppate, di dormire e di fare l'aerosol.
- Aerosol: il vapore che emette aiuta a sciogliere le secrezioni. Tuttavia, in questo caso è molto importante seguire le indicazioni del pediatra;
- Idratazione: è fondamentale anche bere, soprattutto bevande tiepide, poiché ripristina le perdite di acqua che si possono verificare con la tosse, la febbre e così via;
- Riposo a casa: non significa necessariamente stare a letto, ma evitare per qualche giorno di andare a scuola.
- Antipiretico: esclusivamente in caso di rialzo della febbre e solo dopo aver consultato un medico.
Cosa non fare
Abbiamo capito come aprire il naso chiuso dei più piccoli, ma la stessa Società Italiana di Pediatria specifica che ci sono alcune cose che non bisogna fare:
- Spray e gocce nasali: sono sconsigliati nei bambini più piccoli perché il rischio che si corre è che ci siano effetti secondari;
- Sciroppi mucolitici: anche questi sono da evitare per il rischio di effetti collaterali e, soprattutto, non vanno mai somministrarli ai bambini di età inferiore ai due anni;
- Brodo di pollo: non esistono prove scientifiche che possa aprire i nasini chiusi;
- Vitamina C: se assunta regolarmente durante l'anno può ridurre l'incidenza di raffreddore e alleviare la sintomatologia, ma non ci sono prove di una sua efficacia quando il raffreddore è nella sua fase acuta;
- Zinco: non vi è consenso unanime nella comunità scientifica sull'utilità in età pediatrica per il raffreddore.