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Cosa fare e come occupare i bambini quando hanno il Covid

di Elena Berti - 12.08.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Covid: come gestire i bambini positivi in casa, dall'isolamento ai sintomi, quali medicine dare e come occupare il tempo

In questo articolo

Come gestire i bambini positivi in casa

Le ondate di contagi da Covid-19 continuano ad arrivare impietose, costringendoci a nuovi isolamenti. Che si faccia il tampone ufficiale oppure si preferisca farlo in casa, qualche giorno di stop forzato tocca a tutti, ovviamente, fino a che il test non diventa negativo. Ma come gestire i bambini positivi in casa?

Bambini e Covid, come si sentono?

Fin da subito si è detto che il Covid colpiva meno i bambini e comunque con conseguenze meno gravi. Il che resta assolutamente vero, ma è anche vero che questo virus è imprevedibile. Nella stragrande maggioranza dei casi e ancora di più con Omicron i bambini vivono il contagio come una leggera influenza, magari con un giorno o due di febbre (anche alta), ma in generale stando piuttosto bene. Stanchezza, inappetenza, mal di gola sono i sintomi più frequenti nei bambini, che possono essere monitorati a casa senza alcun problema. 

Come gestire i bambini col Covid: la pratica

La prima cosa da stabilire, se vostro figlio è positivo, è se anche voi siete stati contagiati. Effettuate un tampone e, nel caso fosse negativo, meglio mettere in pratica alcuni accorgimenti. L'ideale sarebbe che fosse il bambino a indossare la mascherina per proteggervi dal contagio, ma se fosse difficile indossate voi una FFP2. Evitate di stare troppo vicini, di scambiarvi cose e lavatevi spesso le mani. Areate il più possibile le stanze e dedicate una stanza al bambino. Se è troppo piccolo, mettete in pratica le norme principali, lavarsi spesso le mani, stare a un metro di distanza se non si tratta di un neonato. Se è un neonato, è meglio che sia solo un genitore a occuparsene, in modo da limitare il contagio.

Chi sta col bambino positivo al Covid

Ovviamente non potete chiedere alla babysitter di venire ad aiutarvi né tantomeno ai nonni, che se anziani sono più a rischio in caso di Covid. Informatevi con la vostra azienda, nel caso in cui siate lavoratori dipendenti: non è necessario prendere ferie, esiste comunque il diritto alla malattia dei figli (in base all'età).

Potete verificare se vi concedono lo smartworking, che fino al 31 luglio è comunque previsto per chi può farlo e ha figli al di sotto dei 14 anni. Non c'è più l'obbligo di quarantena per i contatti stretti se si ha la dose booster, ma è bene limitare gli spostamenti all'essenziale e indossare la mascherina. 

Inoltre, sarebbe meglio ripetere regolarmente il tampone per capire se ci si è positivizzati.

Come occupare i bambini positivi che stanno a casa

Altro discorso è invece occupare i bambini positivi. Se sono neonati o molto piccoli la loro routine probabilmente cambierà di poco, se invece sono più grandi e magari frequentano il centro estivo, vedono gli amici, vanno in piscina, le giornate potrebbero essere molto lunghe. Il consiglio è di non farsi prendere dal panico: un po' di sana noia non creerà traumi. 

Bisogna prima assicurarsi che il bambino stia bene: in caso di febbre o altri sintomi chiamate il pediatra e seguite i suoi consigli. Il malessere dura veramente poco, di solito, perciò potreste ritrovarvi con un figlio lamentoso in piena forma che non sa cosa fare. Se avete da lavorare perché in smartworking (o magari lavorate sempre da casa) non fatevene un cruccio e lasciate che guardino la tv o il tablet senza sensi di colpa. Se potete dedicarvi a loro, optate per giochi in scatola, giochi come Just Dance, Karaoke, oppure giochi con l'acqua. Dipende molto anche dall'età dei bambini: nel caso andassero a scuola, approfittatene perché facciano un bel po' di compiti. Se invece sono più piccoli, potete trovare moltissime attività in base all'età, e se dovete lavorare non sentitevi in colpa.

Fortunatamente le ultime ondate di Covid-19 sembrano durare poco e i bambini si negativizzano in fretta: portate pazienza, cercate di limitare il contagio e se c'è da annoiarsi o da guardare un po' più di tv rispetto al solito non fatevene una colpa, non succede niente! 

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