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Come prevenire l'influenza nei bambini, le raccomandazioni

di Nostrofiglio Redazione - 12.12.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Dai pediatri SIP, arriva un appello rivolto ai genitori su alcune regole che possono aiutare a prevenire l'influenza nei bambini.

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Come prevenire l'influenza nei bambini, le raccomandazioni

Ha già superato la soglia di intensità alta e sta colpendo tutte le fasce d'età con una maggiore incidenza nei bambini sotto i 5 anni anni, dove il picco è arrivato a 50,2 casi per mille assistiti (41,2 nella settimana precedente). Stiamo parlando dell'influenza di quest'anno che in questo periodo sta marciando spedita abbattendo il nostro sistema immunitario indebolito dagli anni di isolamento e dalle misure di prevenzione a cui siamo stati soggetti. La presenza di questo virus, di altri virus parainfluenzali, del virus respiratorio sinciziale, anch'esso quest'anno comparso in anticipo, e del Covid 19 porta i pediatri a lanciare un appello ai genitori per cercare di prevenire l'influenza nei bambini

Tra le misure di prevenzione l'appello dei pediatri alla vaccinazione

La Presidente  della Società Italiana di Pediatria (SIP) , Annamaria Staiano, in seguito al Bollettino Influnet pubblicato oggi e coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità lancia un appello "Proteggersi ora!" perchè il virus influenzale viaggia a ritmo costante e veloce, specie nei bambini più piccoli.

"Se non lo si è fatto ancora non si perda tempo: questo è il momento giusto per vaccinare il proprio bimbo, anche se senza patologie croniche o fragilità.
Ricordiamo che la vaccinazione è particolarmente raccomandata per tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, e per tutti i soggetti di ogni età con patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza. È importante sottolineare che proteggendo i più piccoli si proteggono anche i fragili di tutte le età e gli anziani in famiglia: in vista delle Feste questo è un altro fattore da non trascurare. Manca ormai poco a Natale, e servono circa 15 giorni per garantire un'adeguata protezione generata dal vaccino".

Dai pediatri SIP, quindi, arriva l'appello rivolto ai genitori a vaccinare i bimbi contro l'influenza perchè è un'arma efficace e sicura per proteggere i più piccoli nei confronti dei virus influenzali per i quali si prevede la maggiore circolazione.

Naturalmente ci sono anche altre strategie da mettere in atto al fine di prevenire la diffusione del virus influenzale: 

  • evitare luoghi affollati e se non è possibile, utilizzare le mascherine come presidio di prevenzione,
  • lavare frequentemente le mani,
  • evitare il contatto con persone ammalate,
  • coprire naso e bocca con l'incavo del gomito, in caso di tosse e starnuti,
  • ventilare gli ambienti di lavoro e casalinghi aprendo le finestre.

Le 6 cose da sapere sull’influenza

1. Come si manifesta l'influenza?


L'influenza si manifesta solitamente con febbre, brividi, cefalea, dolori muscolari, inappetenza e sintomi respiratori come tosse, mal di gola, congestione nasale. Nei lattanti si osservano invece vomito e diarrea. È importante, però, consultare il proprio Pediatra di fiducia in presenza di sintomi per escludere altre malattie che possono esordire con sintomi simili.


2. Quanti giorni dura l'influenza?


Il periodo d'incubazione del virus è di solito di 1-5 giorni. La durata della malattia è variabile da bambino a bambino, ma generalmente è di 5-10 giorni con risoluzione spontanea nella maggior parte dei casi.


3. Quali sono le possibili complicanze?


L'influenza può causare serie complicanze come polmonite e miocardite, più frequenti nei soggetti con particolari fattori di rischio (quali malattie croniche cardiache, polmonari, neurologiche, renali, epatiche, immunodepressione). E' opportuna una rapida valutazione se il bambino presenta comorbilità, se molto piccolo, se sta molto male, se rifiuta di mangiare e bere.


4. Il bambino con influenza deve rimanere a casa?


Il bambino con l'influenza deve rimanere a casa finché non è totalmente guarito, sia per ottenere una ripresa ottimale ed evitare ricadute ma anche per non contagiare i compagni di classe. Non basta l'assenza di febbre per definire il bambino guarito: occorre valutare se vi è ancora malessere generale o tosse insistente. In sostanza, non bisogna avere fretta e occorre consultare
sempre il Pediatra in caso di dubbi.


5. Per curare l'influenza è necessaria la terapia antibiotica?


Tenere il proprio bambino a casa, idratarlo e confortarlo sono le tre regole base che favoriscono la guarigione. L'antibiotico non serve per curare l'influenza ma per trattare eventuali sovrainfezioni batteriche. Va quindi somministrato solo in alcuni casi, su indicazione del Pediatra.
Mentre per alleviare i sintomi del bambino, può essere utile la somministrazione di paracetamolo o ibuprofene in caso di febbre e/o cefalea, lavaggi nasali in caso di raffreddore.


6. Vaccino iniettivo o spray: che differenza c'è?


Il vaccino tradizionale è un quadrivalente che contiene virus inattivati (cioè uccisi e frammentati), somministrato per via intramuscolare. Il vaccino con spray intranasale è un vaccino sempre quadrivalente, ma vivo attenuato. Contiene microrganismi vivi ma attenuati e resi innocui.
Entrambi i vaccini sono efficaci e sicuri. L'indicazione su quale prodotto usare, se sotto forma di spray o di puntura, oltre che in base all'età (il vaccino spray è indicato nella fascia 2-6 anni) e alla disponibilità delle dosi, dipende dalla decisione del medico.

Fonte:

Società Italiana di Pediatria

https://www.sip.it

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