Quali sono le conseguenze del cambiamento climatico sulla salute dei bambini?
Il cambiamento climatico è in forte aumento, così come i problemi di salute legati a neonati e bambini. E' questo quanto emerge da diversi studi pubblicati sulla rivista Pediatric and Perinatal Epidemiology: aumentano i casi di parti prematuri, di obesità e di malattie infettive.
Il cambiamento climatico è caratterizzato dall'aumento delle temperature medie e da eventi metereologici insoliti: variano le quantità e le modalità delle piogge, si innalzano i livelli degli oceani e si verificano inondazioni, si è soggetti ad ondate di calore e tutto questo ha un forte impatto sulla salute dell'uomo, con la diffusione di malnutrizione e di nuove malattie infettive.
La crisi climatica sta danneggiando la salute dei bambini di tutto il mondo e minaccia conseguenze a lungo termine sulla loro vita, se niente cambierà.
Se ne è discusso all'Istituto superiore di Sanità in occasione di una tavola rotonda dedicata alla riflessione sul rapporto The Lancet Countdown on Health and Climate Change: secondo questo rapporto i neonati saranno sempre più soggetti e colpiti dalla malnutrizione.
In assenza di interventi si prevede che le temperature medie globali continueranno a salire, aggravando ulteriormente la salute del'ambiente e dell'uomo.
Quali sono dunque gli effetti del cambiamento climatico sulla salute di neonati e bambini?
La crisi climatica non riguarda solamente il tempo atmosferico. Essa porta con sé anche carenze di cibo e acqua, invivibilità dei luoghi e, di conseguenza, migrazioni forzate.
Greta Thumberg
Malattie pediatriche dovute al cambiamento climatico
Il rapporto dell'UNICEF "The Climate Crisis Is a Child Rights Crisis" analizza gli effetti degli impatti ambientali con focus sulla salute dei bambini.
Circa un miliardo di bambini, sul totale di 2,2miliardi del mondo, è a rischio "estremamente elevato" . L' OMS stima che più dell'88% delle malattie legate al cambiamento climatico ricada sui bambini minori di 5 anni sia nei paesi sviluppati che nei paesi in via di sviluppo. In sostanza, 1 morto su 5 è un bambino sotto i 5 anni. Le infezioni alle basse vie respiratorie, la diarrea costituiscono più del 50% della cause di morte dei bambini.
Dalla pubblicazione Cambiamento climatico globale e salute dei bambini: rischi e strategie preventive di un gruppo di studio sulle patologie correlate all'inquinamento ambientale dell'Associazione Culturale Pediatri (ACP) emerge che la malnutrizione rappresenta la più larga proporzione della morbilità e mortalità e l'esposizione a numerose sostanze inquinanti è associata ad un aumento della patologia asmatica. Inoltre l'impatto sulla salute dei bambini dovuto all'incremento di eventi climatici estremi è legato a malattie acute, malattie mentali croniche, problemi relativi a cibo non sicuro e acqua contaminata.
Ma la salute dei bambini è compromessa sin dalla presenza nel grembo materno. Ecco quali sono i rischi per i neonati:
Rischio di nascite premature
L'iinnalzamento della temperatura, l'esposizione a calore estremo, gli uragani e il fumo di incendi possono aumentare il rischio di parto pretermine, con la conseguenza di maggiori ricoveri ospedalieri per neonati.
Uno studio ha analizzato 1 milione di gravidanze in Australia tra 2005 e 2014 e il 3% delle donne ha partorito prematuramente. nel 5% dei casi, le neo mamme vivevano in località più calde e avevano il 16% di probabilità di un parto pretermine.
Rischio di obesità
Uno studio israeliano su 200mila neonati ha dimostrato un 5% di probabilità di aumento di peso nel primo anno di vita per l'esposizione alle alte temperature notturne, sopratutto le notti tropicali, quando la temperatura non scende sotto i 20°C.
Rischio di gastroschisi
Uno studio americano sostiene che il rischio di gastroschisi, (un difetto di formazione della parete addominale in cui l'intestino e talvolta altri organi sporgono dal corpo) aumenta del 28% se la mamma è stata esposta ai fumi degli incendi durante il primo trimestre di gravidanza.
Come intervenire
Per mitigare l'effetto dei cambiamenti climatici, i governi e le imprese devono collaborare per affrontare le cause profonde riducendo le emissioni di gas serra in linea con l'accordo di Parigi sul clima.
Secondo l'Unicef è indispensabile:
- fornire ai bambini una formazione sul clima e competenze verdi, fondamentali per il loro adattamento e preparazione agli effetti del cambiamento climatico;
- aumentare gli investimenti per l'adattamento climatico e la resilienza nei servizi chiave per i bambini;
- migliorare l'accesso dei bambini ai servizi essenziali, come l'acqua e i servizi igienici e l'istruzione;
- ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 45% (rispetto ai livelli del 2010) entro il 2030 per mantenere il riscaldamento a non più di 1,5°C;
- assicurarsi che la ripresa economica dopo la pandemia da COVID-19 sia green, a basse emissioni di carbonio e inclusiva;
- includere i giovani in tutti i negoziati e le decisioni nazionali, regionali e internazionali sul clima, come in occasione della COP26.
«L'UNICEF esorta i governi e le imprese ad ascoltare i bambini e a dare priorità alle azioni che li proteggono dagli impatti, accelerando al contempo il lavoro per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra»