Sospetti che tuo figlio possa soffrire di un'allergia? Sai già che ne soffre, e vorresti cercare di prevenirla? E, ancora, come dovrebbe comportarsi la scuola di fronte a un bimbo allergico? Sono alcune delle questioni affrontate in un decalogo dei bimbi allergici, messo a punto qualche anno fa da esperti dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, in collaborazione con Federasma, ma ancora assolutamente valido. Nel decalogo, consigli ai genitori su come affrontare la malattia e i diritti dei bambini con allergia.
1. Al primo dubbio consultare il pediatra
Se si sospetta che il bambino possa soffrire di disturbi provocati dal contatto con una sostanze allergenica - per esempio latte, uovo, acari della polvere, pollini - deve essere consultato il pediatra. Se dalla storia clinica e dalla visita il medico conferma il sospetto, consiglierà una visita specialistica di allergologia pediatrica.
2. Effettuare test mirati
Per la diagnosi di allergia vanno eseguite le prove cutanee (prick test) o il dosaggio sul sangue delle immunoglobuline (IgE) specifiche per la sostanza che è sospettata come allergizzante.Se il disturbo è respiratorio devono essere effettuate le prove di funzionalità respiratorie (spirometria) per riconoscere un eventuale asma bronchiale.
Vanno assolutamente evitate le indagini alternative come le cosiddette "prove di intolleranza", perché prive di alcuna validità scientifica e quindi inutili.
3. No al fumo
Al bambino allergico va evitato rigorosamente il contatto col fumo di tabacco.
Il fumo passivo favorisce la comparsa dell´allergia nel bambino a rischio e questo vale per ogni fase della vita, compresa quella prenatale e il periodo di allattamento. Il fumo attivo negli adolescenti favorisce anche l´asma e di conseguenza va scoraggiato con una informazione adeguata.
Anche prescindendo dall'allergia, comunque, ogni bambino ha il diritto di vivere in ambienti liberi dal fumo
4. Occhio agli alimenti e ai farmaci vietati
Il bambino con allergia accertata ad alimenti o a farmaci deve avere la garanzia di non assumere mai l’alimento o il farmaco in causa. Ne va della sua vita.
5. Garantire un ambiente sicuro
Al bambino allergico a sostanze presenti negli ambienti interni, come acari della polvere, pelo di animali ecc, deve essere garantito che questi ambienti, in particolare la camera da letto, siano ben arieggiati e sgombri da arredi (tendaggi, tappeti, moquette) difficilmente lavabili che favoriscono l'accumulo delle sostanze allergizzanti. Questo vale sia per le abitazioni sia per asili e scuole.
6. Consultare il calendario pollinico
terapia farmacologica
Può essere una strategia anche portare il bambino in vacanza in luoghi adatti, senza i fastidiosi pollini, proprio nei momenti di loro massima espressione. Anche solo qualche giorno lontano da queste sostanze può rappresentare un momento rigenerante.
7. Assicurare il farmaco salvavita ai pazienti a rischio
Al bambino che ha già sofferto di reazioni molto gravi a contatto dell´alimento o del farmaco allergizzante o a seguito di punture di insetti deve essere garantita la fornitura gratuita del farmaco salvavita per prevenire lo shock anafilattico, che deve essere sempre disponibile e somministrata immediatamente al bisogno.
Sia il bambino sia la famiglia devono essere periodicamente istruiti sull'uso di questi strumenti e sui successivi provvedimenti di pronto intervento.
8. Terapie gratuite nei casi più seri
Al bambino con grave malattia della pelle causate da allergia deve essere garantita la fornitura gratuita dei presidi terapeutici locali e sistemici necessari al controllo della malattia stessa.
9. Praticare le attività dei coetanei in sicurezza
Il bambino ha il diritto di frequentare regolarmente tutte le attività ricreative (gioco e sport, ma anche gite scolastiche) adeguate alla sua età, sotto il controllo di personale addestrato nello specifico.
10. Attenzioni particolari nelle comunità
Nella vita comunitaria del bambino, specie a scuola, vanno garantiti: ambienti interni ed esterni idonei, rigoroso rispetto del regime alimentare del bambino con documentata allergia ad un alimento, l'impiego di farmaci specifici, prescritti e certificati, necessari alla cura quotidiana o in caso di emergenza, somministrati da personale opportunamente addestrato.
Alte fonti per questo articolo: A scuola di salute, magazine dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, numero di maggio 2016 dedicato alle allergie.
Aggiornato il 26.03.2018