Dermatite atopica d’estate, come curarla
Soffrire di dermatite atopica d'estate non è affatto semplice: il calore e le abitudini vacanziere possono peggiorare notevolmente la situazione, con conseguente incremento del disagio negli adulti come nei bambini, spesso più colpiti da questo disturbo. Vediamo insieme cosa fare se se ne soffre e come affrontare i mesi più caldi dell'anno.
In questo articolo
Cosa succede alla dermatite atopica d’estate
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria della pelle, conosciuta anche come eczema. Colpisce spesso i bambini più che gli adulti, di solito perché hanno una concentrazione minore di grasso nella cute e, di conseguenza, una pelle più secca e facilmente irritabile.
In estate, chi soffre di dermatite atopica può sperimentare un peggioramento notevole dei sintomi a causa del calore. Il caldo, infatti, riacutizza spesso la sensazione di prurito, in particolare la notte, e questo condiziona poi tutta la giornata. Lo stesso vale per il mare: sole e salsedine sembrano attenuare inizialmente i sintomi della dermatite atopica d'estate, un po' come per l'acne, ma il rischio è che poi il prurito esploda più violentemente in un secondo momento.
Come si manifesta la dermatite atopica d’estate
Come abbiamo detto, il sintomo principale della dermatite atopica è il prurito, dovuto alla secchezza estrema della cute. Spesso compaiono anche lesioni, su tutto il corpo nei bambini e più spesso su volto e mani (le zone più esposte e più lavate) negli adulti. In estate, il prurito si può fare ancora più insistente, diventando insopportabile, e le lesioni possono aumentare.
Si tratta quindi di un periodo particolare, in cui adulti e genitori si chiedono cosa sia meglio fare. Secondo gli esperti, non è necessario rinunciare al mare, ma bisogna tenere conto di alcuni accorgimenti da seguire per ridurre la sintomatologia da dermatite atopica.
Come trattare la dermatite atopica d’estate
Se avete un figlio con la dermatite atopica o ne soffrite voi, potete mettere in pratica alcuni accorgimenti per cercare di tenere a bada la situazione.
Ovviamente, il consiglio principale è di parlare con un dermatologo per capire se ci sono dei prodotti più indicati, in particolare una crema solare che sia compatibile con questo disturbo. Per quanto riguarda invece le abitudini che potete mettere in pratica per limitare prurito e lesioni, eccone alcune:
- non esporsi al sole durante le ore più calde, a nessuna età (ricordiamo che fino ai 6 mesi non si dovrebbero mai esporre i neonati, a nessuna ora del giorno)
- applicare sempre una protezione solare, che sia anche idratante
- dopo il bagno in piscina o in mare, è necessario fare una doccia per eliminare i residui di cloro o di sale, poi applicare di nuovo la crema solare o una crema idratante; potete usare anche un detergente apposito
- bere almeno due litri di acqua al giorno, meno per i bambini, ma comunque restare sempre idratati
- seguire un'alimentazione che favorisca l'idratazione
Il segreto per tenere a bada il più possibile i fastidi della dermatite atopica d'estate è mantenere la pelle idratata. È importante quindi applicare dopo ogni doccia o bagno una crema apposita per ristabilire il film idrolipidico, eliminare sempre cloro e salsedine dalla pelle, proteggersi assolutamente dalle scottature con una crema solare adeguata (e possibilmente idratante) e usare anche detergenti adeguati. Se non sapete quali sono i prodotti più indicati, chiedete al vostro dermatologo.
La dermatite atopica d'estate è un problema che riguarda soprattutto i bambini, che hanno una pelle molto sensibile. Seguiteli e cercate di fare in modo che abbiano la cute sempre idratata e proteggeteli dal sole!