Influenza o raffreddore?
Uno starnuto, il naso comincia a colare e il corpo comincia a sentirsi decisamente spossato: influenza o semplice raffreddore? La domanda non è affatto banale perché, soprattutto nei bambini, i sintomi possono essere confusi e portarci facilmente a sottovalutare la cosa - ritardando la guarigione - o, al contrario, a correre inutilmente dal medico.
Influenza e sindromi simil-influenzali: non confondiamole
Molto spesso quando grandi e piccini hanno un po' di febbre e sintomi respiratori pensiamo subito che si tratti di influenza. In realtà esistono molte sindromi simil-influenzali o parainfluenzali che si presentano con alcuni sintomi del tutto simili a quelli dell'influenza vera e propria, ma che sono causate da altri virus come Rhinovirus, Adenovirus o virus sinciziale respiratorio. Anche il Covid-19 si manifesta con sintomi praticamente identici a quelli dell'influenza, tanto che per distinguere le due malattie sappiamo che è necessario ricorrere al tampone molecolare o al test antigenico rapido.
Proprio perché distinguere l'influenza da un comune raffreddore non è così semplice, gli esperti americani dei CDC (Centres for Disease Control e Prevention), con la collaborazione di altri specialisti, hanno stilato alcune sostanziali differenze tra gli acciacchi stagionali e le più "serie" malattie virali.
I sintomi delle sindromi simil-influenzali (raffreddore)
Le sindromi simil-influenzali sono generalmente più lievi dell'influenza. Come riporta il sito dei CDC americani, quando si è raffreddati si hanno maggiori probabilità di avere il naso che cola o il naso chiuso rispetto alle persone che hanno l'influenza. I sintomi del raffreddore iniziano di solito con un mal di gola, che tende a scomparire in circa due-tre giorni. Seguono poi:
- naso che cola;
- congestione nasale;
- tosse grassa o secca.
La febbre è rara negli adulti, mentre nei bambini è più comune. Se si tratta di un semplice raffreddore, inoltre, solitamente non si rischiano seri problemi di salute.
Riconoscere i sintomi dell’influenza
Stando a quanto riportano gli esperti dei Centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie, in generale l'influenza è peggiore del comune raffreddore: i sintomi sono più intensi e iniziano più bruscamente.
I sintomi dell'influenza possono includere:
- febbre o sensazione di febbre/brividi;
- tosse;
- mal di gola;
- naso che cola o chiuso;
- dolori muscolari;
- mal di testa;
- affaticamento (stanchezza).
Inoltre, l'influenza può avere gravi complicazioni come
- polmonite;
- infezioni batteriche;
- infiammazione del cuore (miocardite);
- infiammazione del cervello (encefalite);
- insufficienza multiorgano (ad esempio, insufficienza respiratoria e renale).
Per riassumere la questione, i CDC americani hanno creato una tabella con la frequenza dei sintomi. Noi l'abbiamo tradotta per voi:
Influenza: quali sono i soggetti a rischio
Chiunque può ammalarsi di influenza e seri problemi derivanti dall'influenza possono capitare a chiunque a qualsiasi età, ma alcune persone corrono un rischio maggiore di sviluppare gravi complicazioni legate se si ammalano. I soggetti più a rischio sono:
- le persone di età pari o superiore a 65 anni;
- le persone di qualsiasi età con determinate condizioni mediche croniche, come asma, diabete o malattie cardiache;
- le donne in gravidanza;
- i bambini di età inferiore ai 5 anni, ma soprattutto quelli di età inferiore ai 2 anni.
Come prevenire l’influenza e le sindromi simil-influenzali
I bambini restano comunque i soggetti più colpiti da influenza e sindromi simil-influenzali. Ecco come si possono prevenire.
Il vaccino
Il vaccino antinfluenzale al momento è la miglior difesa contro l'influenza, è una grande opportunità perché permette di ridurre il più possibile i casi di influenza o attenuarne i sintomi.
Le norme igieniche
Sapendo che questi virus si trasmettono per via aerea è necessario adottare le stesse misure igieniche che abbiamo imparato a conoscere durante la pandemia di Covid-19:
- lavare molto spesso le mani con acqua e sapone per 20-40 secondi;
- coprire naso e bocca quando si starnutisce o tossisce, ricordandosi di usare la piega del gomito o un fazzoletto di carta e non la mano;
- restare a case se si manifestano sintomi come febbre, tosse, raffreddore e mal di gola;
- evitare di toccare occhi, naso e bocca senza aver prima lavato le mani.
Il bambino è raffreddato: quando preoccuparsi
Solitamente i sintomi dell'influenza e delle sindromi simil-influenzali svaniscono nel giro di una settimana o dieci giorni, ma nei bambini piccoli possono svilupparsi alcune complicanze.
Ecco le situazioni in cui è bene consultare il pediatra:
- se il bambino ha meno di tre mesi e ha la febbre (se ha meno di un mese bisogna recarsi direttamente al pronto soccorso);
- se la febbre è molto alta e non si abbassa con gli antipiretici e se non scende dopo 4 o 5 giorni;
- se il bambino è molto abbattuto e sonnolento, poco reattivo;
- se il bambino (specie se piccolo) è molto irritabile (più del solito) e lamentoso;
- se vi sono segni di difficoltà respiratoria.
Per approfondire:
Revisionato da Francesca De Ruvo