Dilatazioni e anomalie renali nel bambino
L'ecografia prenatale permette ormai di sapere, quasi con esattezza, come sarà il bambino e, soprattutto, se ci saranno delle anomalie o particolarità alla nascita. Non tutti i problemi rilevati durante un controllo sono preoccupanti, anzi, la maggior parte è da ritenersi benigna. È spesso il caso delle dilatazioni e anomalie renali nel bambino, che vengono individuate già durante la gestazione e il più delle volte non hanno conseguenze.
Cosa sono le dilatazioni e anomalie renali nel bambino? Si tratta il più delle volte di alterazioni del tutto innocue che colpiscono i feti già nella pancia e che riguardano le vie urinarie, compresi i reni. Tra queste per esempio rientra la dilatazione delle pelvi renali, ovvero una maggiore grandezza dei bacinetti in cui scorre l'urina. In sintesi, le anomalie renali sono per lo più alterazioni di entità benigna, anche frequenti, e solo in rari casi bisogna preoccuparsi.
Quando preoccuparsi delle dilatazioni renali nei bambini
La dilatazione delle vie urinarie (idronefrosi) è il più delle volte, come dicevamo, innocua, ma dipende anche dalle dimensioni. Se supera un centimetro (di solo i bacinetti sono di pochi millimetri) potrebbe produrre più problemi, come per esempio infezioni ricorrenti. Esistono però condizioni più serie, come le ostruzioni congenite dell'uretra (che colpiscono solo i maschi) e che potrebbero danneggiare vescica e reni, per questo necessitano di maggiore attenzione.
In sintesi, la valutazione in epoca ostetrica è fondamentale per capire se l'entità della dilatazione/anomalia è tale da richiedere attenzione. Monitorare, quindi, sia la crescita che i tessuti è necessario per tutta la gravidanza, per poi capire se e come intervenire dopo il parto. La gestazione, in ogni caso, avviene naturalmente e non c'è motivo di anticipare il parto.
Altre anomalie renali nel bambino
Esistono poi altre anomalie renali che, però, risultano essere per lo più congenite.
Rene policistico, anomalie di fusione o duplicazione, displasia renale multicistica, malrotazione, agenesia renale sono solo alcune delle anomalie che si possono riscontrare, ma sono più rare e necessitano in ogni caso un trattamento a parte perché possono avere conseguenze importanti sulla salute.
Quando i difetti sono congeniti, sono presenti nel dna e quindi normalmente alla nascita, anche se possono essere evidenziati più tardi. Le anomalie renali congenite sono tra le più frequenti, rispetto a qualsiasi altro organo/apparato dell'organismo, perciò hanno un'incidenza più alta.
Tra le conseguenze principali di queste anomalie ci sono il rallentamento o blocco del normale flusso di urina, oppure il flusso a ritroso dell'urina stessa. Difetti che, in ogni caso, causano infezioni e calcoli renali.
Sintomi dei difetti renali
A parte le anomalie, come la dilatazione renale, scoperte già durante la gravidanza, alcune vengono fuori soltanto successivamente, spesso durante la prima infanzia, a causa di alcuni sintomi come:
- frequenti infezioni alle vie urinarie
- sangue nelle urine
- perdita di urine
- dolore addominale e vomito
Se un bambino, in particolare maschio, ha questi sintomi, è bene approfondire il quadro clinico con un nefrologo. Generalmente l'ecografia è il mezzo diagnostico più utile per arrivare a capire se c'è un'anomalia renale.
La dilatazione delle pelvi e altre anomalie renali possono essere già scoperte in gravidanza, oppure durante la prima infanzia. Alcune problematiche sono invece asintomatiche, e la maggior parte ha esito positivo. Solo in alcuni casi sono necessari interventi per disostruire o riparare.