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Disidratazione nei bambini: come riconoscerla

di Simona Bianchi - 01.06.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La disidratazione è una perdita eccessiva di acqua che colpisce spesso i bambini. Come si cura, quali sono le cause e i sintomi

In questo articolo

La disidratazione nei bambini: cosa sapere

La disidratazione è causata solitamente da un'eccessiva perdita di liquidi e colpisce in particolare i bambini per due motivi principali: la composizione del corpo dei più piccoli è per il 75% di acqua, che risulta più esposto alla perdita di liquidi rispetto agli adulti, che sono composti da acqua per il 60%; il metabolismo dei bambini è più veloce, quindi ha una richiesta di acqua maggiore rispetto ai grandi. La disidratazione si può presentare a seguito a episodi di vomito e diarrea oppure, occasionalmente, a causa di un'inadeguata assunzione di liquidi (allattamento insufficiente).

Le cause della disidratazione

Le cause più comuni che portano a disidratazione sono:

  • Malattie gastrointestinali che provocano diarrea e/o vomito
  • Eccessiva sudorazione causata dallo sforzo, per esempio dopo l'attività sportiva o una corsa
  • Inadeguata idratazione che può verificarsi in caso di febbre o per un'alimentazione/allattamento inadeguati
  • Colpo di calore, se si resta esposti troppo a lungo al sole o in giornate particolarmente afose

Altre cause meno frequenti sono le ustioni, la fibrosi cistica e il diabete.

Quali sono i sintomi della disidratazione

I sintomi che possono indicare uno stato di disidratazone non sono sempre semplici da riconoscere, in particolare nei bambini più piccoli che non sono in grado di parlare. Bisogna prestare molta attenzione a sintomi come:

  • Letargia e sonnolenza
  • Irritabilità
  • Inappetenza
  • Mal di testa
  • Diminuzione della diuresi
  • Calo del peso corporeo (si parla di disidratazione quando la perdita di peso supera il 5% del peso corporeo)
  • Labbra e mucose asciutte
  • Occhi infossati
  • Fontanella infossata per i neonati
  • Respiro accelerato
  • Pianto senza lacrime
  • Pelle secca e fredda
  • Scarsa reattività

I rischi della disidratazione nei bambini e come prevenirla

La disidratazione nei bambini più piccoli si può presentare molto velocemente. Un'attenzione particolare deve essere rivolta ai soggetti con malattie croniche in cui questa variazione dei liquidi corporei può avere effetti anche importanti.

Se non si interviene in maniera opportuna e il fenomeno viene trascurato, infatti, possono verificarsi shock o danni, anche gravi agli organi interni. Per prevenire l'eccessiva perdita di liquidi si deve prestare particolare attenzione all'alimentazione, altri accorgimenti sono:

  • Ridurre il consumo di cibi grassi e calorici
  • Privilegiare carboidrati, utilizzabili velocemente come fonte di energia, e frutta e verdura, che contengono naturalmente acqua, vitamine e sali minerali
  • Somministrare al bambino, se non autonomo, acqua con maggior frequenza
  • Evitare, in particolare per i bambini sotto l'anno, l'esposizione al sole e sport negli orari più caldi della giornata (dalle 11 alle 17)
  • Utilizzare indumenti di colore chiaro e fibre non sintetiche
  • Proteggere il capo del bambino con un cappello
  • Bagnare frequentemente la testa e, se al mare/piscina, anche il corpo del bambino, così da raffreddarlo
  • Utilizzare creme solari a protezione totale, in caso di esposizione al sole
  • Evitare bruschi passaggi dal caldo al freddo che fanno sudare maggiormente e quindi favoriscono la disidratazione.

Come si cura

Se il bambino è piccolo e ha sintomi vistosi di disidratazione è consigliabile portarlo subito dal pediatra o al Pronto Soccorso più vicino. In presenza di sintomi lievi si somministra una soluzione reidratante disponibile sia in farmacia che al supermercato e che non necessita di prescrizione medica. L'ospedale Bambino Gesù segnala che va somministrata lentamente: 5-10 ml (1-2 cucchiaini da caffè) ogni cinque minuti aumentando la quantità in modo graduale così da non indurre nuovi episodi di vomito. Durante la fase acuta, devono essere evitate alternative quali acqua e zucchero, latte, succhi e bibite gassate, perché possono peggiorare la diarrea e il vomito. L'unico alimento che non deve essere sospeso è il latte materno. Una volta superato l'episodio di disidratazione, è opportuno tornare alla dieta che il bambino seguiva in precedenza evitando per i primi giorni alimenti molto ricchi di zuccheri semplici o di grassi.

Bisogna rivolgersi al medico, in particolare se:

  • Risulta impossibile reidratare il bambino con l'apposita soluzione orale reidratante
  • Compare sangue nella diarrea o nel vomito
  • Compare forte dolore addominale che gli impedisce di assumere la soluzione reidratante.

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