Emorroidi nel bambini, come si capisce se ce le ha?

Cosa sono le emorroidi e le cause nei bambini

Le emorroidi sono una condizione caratterizzata dal gonfiore e dall'infiammazione delle vene nell'area anale e rettale. Le cause nei bambini sono simili a quelle negli adulti e possono essere:

Stitichezza, la difficoltà a evacuare le feci può portare a esercitare pressione sulle vene nell'area anale e contribuire allo sviluppo delle emorroidi. I bambini possono sperimentare stitichezza a causa di una dieta povera di fibre, basso consumo di liquidi, mancanza di esercizio fisico o problemi medici sottostanti.
Diarrea cronica, può irritare e infiammare l'area anale, causando gonfiore delle vene.
Sforzo durante la defecazione, alcuni bambini possono fare sforzi eccessivi durante la defecazione, aumentando la pressione sulle vene e favorendo lo sviluppo delle emorroidi.
Predisposizione genetica, se un genitore ha avuto problemi di emorroidi, il bambino potrebbe essere più incline a svilupparli.
Malattie o condizioni sottostanti, come le malattie infiammatorie intestinali, possono aumentare il rischio di emorroidi nei bambini.
Obesità, può aumentare la pressione addominale e contribuire allo sviluppo di emorroidi nei bambini, proprio come negli adulti.

I sintomi delle emorroidi nei bambini

Uno dei segni più evidenti di emorroidi nei bambini è la presenza di sangue nelle feci o sul tessuto dopo la defecazione. Oltra a ciò, il piccolo può sentire dolore o fastidio quando va in bagno. Un altro sintomo è il prurito intorno all'ano che può essere costante o intermittente. Si possono sentire anche noduli o protuberanze nella zona o vedere del gonfiore. In presenza di sintomi delle emorroidi è essenziale consultare un medico per una corretta valutazione delle condizioni del bambino e per escludere altre problematiche anali o rettali.

Come curare le emorroidi nei bambini

Come indica l'Istituto dermatologico europeo, il trattamento delle emorroidi nei bambini spesso consiste in una modifica della dieta con l'introduzione di più quantità di fibre e di liquidi per favorire una migliore funzione intestinale.

In alcuni casi, potrebbero essere prescritti farmaci topici per alleviare i sintomi. In situazioni più gravi o persistenti, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per risolvere il problema.

Ricordiamo che le emorroidi nei bambini sono piuttosto rare, il trattamento deve essere gestito con estrema delicatezza e sotto la supervisione di un medico specializzato, come un pediatra o un proctologo pediatrico. Alcune misure generali che possono essere adottate per trattare la condizione sono:

Assicurarsi che il bambino consumi abbastanza fibre nella sua dieta quotidiana per prevenire la stitichezza, che è una delle cause comuni di emorroidi. Alimenti ricchi di fibre includono frutta fresca, verdure, cereali integrali e legumi.
Fare in modo che il bambino beva abbastanza acqua per mantenere le feci morbide e facilitare il passaggio attraverso l'intestino.
Insegnare al piccolo a non fare sforzi durante la defecazione. Questo può essere promosso attraverso l'educazione su una corretta tecnica di evacuazione intestinale.
I bagni caldi possono alleviare il dolore e il disagio associato alle emorroidi.
Far capire ai bambini che non devono grattarsi o pizzicarsi intorno all'area anale, in quanto ciò può peggiorare il problema.
Alcuni medici possono raccomandare l'uso di creme o unguenti topiche per ridurre il dolore, l'infiammazione e il prurito associati alle emorroidi nei bambini. Tuttavia, è fondamentale seguire le istruzioni del medico e utilizzare solo prodotti specificamente raccomandati per l'età del bambino.

In generale, è essenziale far visitare il proprio figlio da uno specialista o dal pediatra e seguire accuratamente le indicazioni del medico.

A quale età vengono le emorroidi

Le emorroidi sono una patologia molto frequente nella popolazione adulta ed è stata classificata al secondo posto tra tutte le malattie e superata, come frequenza, solo dalla carie dentale. Le emorroidi patologiche possono manifestarsi a qualsiasi età, con un picco di incidenza nell'età giovane adulta. Ne possono soffrire con la stessa frequenza sia i maschi che le femmine, anche se le donne tendono a soffrirne maggiormente dopo il parto.

Nei bambini è una condizione rara ma che può comunque verificarsi.