Escherichia coli bambini, sintomi e malattia
L'estate 2022 la ricorderemo non soltanto per la crisi di Governo e l'inflazione, ma anche per le condizioni ambientali in continuo degrado. Oltre alla siccità e agli incendi, ecco che la riviera romagnola, in piena stagione, è costretta a chiudere alla balneazione dei tratti di costa a causa dell'Escherichia Coli. Oggi facciamo quindi chiarezza su Escherichia Coli, bambini e conseguenze da eventuale contagio.
In questo articolo
Cos’è l’Escherichia Coli
L'Escherichia Coli è un batterio che si trova nell'acqua o nel cibo contaminati. Si tratta di un enterobatterio, cioè che ha come habitat naturale l'intestino, ma non sempre è pericoloso. Esistono infatti molti tipi di E. Coli, alcuni del tutto innocui (considerati quindi "commensali") mentre altri patogeni. È quest'ultimo tipo che può provocare anche importanti problemi di salute, per questo è importante parlare di Escherichia Coli, bambini e possibili conseguenze.
Escherichia Coli nel mare, pericoli
Sebbene la maggior parte delle infezioni da E. Coli arrivi da cibi contaminati (frutta e verdura ma anche carne cruda o latticini non pastorizzati), può succedere che il batterio sia presente nelle acque. Solitamente le acque dei nostri mari, fiumi e laghi (così come quella degli acquedotti, ovviamente) sono controllate regolarmente, ed è così che gli enti preposti hanno scoperto dei valori anomali sulla riviera romagnola. La zona più interessata è quella della provincia di Rimini, che ha quindi vietato la balneazione. Non si capisce ancora perché i valori siano così alti, considerato che solitamente questa alterazione avviene dopo le piogge, ma è bene sapere che le acque dei mari (dove confluiscono gli scarichi delle fosse) e quelle delle piscine possono essere contaminate da E. Coli, per questo bisogna insegnare ai bambini soprattutto a non bere.
Escherichia Coli e bambini
Cosa succede se un bambino entra in contatto con un tipo di Escherichia Coli non innocuo? Il ceppo più presente alle nostri latitudini è quello STEC, cioè di E. Coli produttori di Shiga Tossina. In genere il periodo di incubazione dura dai tre ai quattro giorni, ma può andare da uno a dici. Solitamente il contagio provoca diarrea (spesso sanguinante), crampi addominali e vomito. In alcuni casi possono presentarsi febbre (generalmente bassa) e infezione alle vie urinarie.
In rari casi, ma in particolare nei bambini al di sotto dei 5 anni, l'E. Coli può portare alla sindrome emolitico uremica, che ha come conseguenza un'insufficienza renale che, a sua volta, può generare una malattia renale cronica nei bambini.
Per capire se il bambino contagiato da E. Coli rischia complicanze è bene tenere sotto controllo:
- la frequenza delle minzioni (se si riduce)
- la presenza di astenia
- pallore a guance e palpebre
Qualora sospettaste un contagio e vostro figlio lamentasse questi sintomi, è necessario recarsi subito dal medico o dal pronto soccorso per scongiurare danni permanenti ai reni e, in casi rarissimi ma non da escludere, il decesso.
Curare i bambini con E. Coli
Se il bambino viene contaminato dai batteri dell'E. Coli, di solito si mettono in pratica le accortezze che si hanno in caso di gastroenterite, quindi reidratarsi (anche con appositi sali minerali), riposarsi e tenere sotto controllo la situazione. Chiedete sempre al vostro medico prima di somministrare farmaci ed evitate il fai da te. Inoltre, non ci sono prove che gli antibiotici siano utili contro i batteri di E. Coli, ma anzi sembrerebbero aumentare la possibilità di contrarre la sindrome emolitico uremica.
L'allarme di questi giorni d'estate sulla riviera romagnola preoccupa bagnanti e in particolare genitori: è sicuro fare il bagno in mare o si rischia la contaminazione da Escherichia Coli? Di solito le acque sono molto controllate, ma è comunque importante ricordare ai bambini che è meglio non berle!
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