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Cosa fare quando un bambino ha la febbre a 40°?

di Simona Bianchi - 02.09.2024 - Scrivici

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Quando il bambino ha la febbre a 40° bisogna provare a farla scendere. Cosa si deve fare per farla passare e quanto può durare

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Cosa fare quando il bambino ha la febbre a 40°?

Se il bambino ha la febbre a 40°, la prima cosa da fare è chiamare subito il pediatra, in particolare se il piccolo ha meno di sei mesi oppure ha una malattia cronica, ha vomito, diarrea, convulsioni o forte mal di testa. Bisogna sapere che la febbre è un incremento della temperatura corporea centrale al di sopra dei limiti di normalità ed è un'alleata del bambino perché concorre all'eliminazione dei germi e dei virus che la stanno provocando. Quando è elevata, ossia se supera i 38°, può destare preoccupazioni e timori. In questo caso serve monitorare il piccolo e trovare modi per farla abbassare.

Quali sono le cause della febbre

Le cause della febbre nei bambini sono molto variabili e cambiano a seconda dell'età del piccolo e del suo inserimento nella comunità. La febbre solitamente precede la comparsa dei sintomi che la provocano di circa 48-72 ore. Insieme all'aumento della temperatura corporea possono comparire tosse e raffreddore, mal di testa, dolore addominale, vomito e diarrea.Per misurare la febbre al bimbo si può utilizzare il tradizionale termometro a mercurio biologico oppure quello auricolare. Il termometro a mercurio andrebbe messo sotto l'ascella e tenuto almeno 3-4 minuti finché la colonnina non si ferma. Quello auricolare va nell'orecchio e bisogna sottrarre 0.5° per ottenere la temperatura corretta.

Come far scendere la febbre a 40

Se il bambino ha la febbre a 40° ci sono delle azioni da fare per alleviare il malessere e migliorare la condizione. Importantissimo è mantenere idratato il piccolo, non forzarlo a mangiare perché spesso il bimbo può avere anche nausa e costringendolo ad alimentarsi si provoca il riflesso del vomito. Se ha fame meglio dargli zuccheri semplici e complessi, come i carboidrati, evitando invece i grassi. È utile anche scoprire il figlio per favorire lo scambio termico con l'ambiente e somministrare un antipiretico al dosaggio e alla frequenza corretta.

L'antipiretico è efficace se la temperatura scende di uno o due gradi. In ogni caso, se il bambino ha meno di sei mesi è meglio contattare subito il medico, anche per quelli più grandi se la temperatura non cala è bene farlo visitare dal pediatra. Alcuni metodi casali come la borsa del ghiaccio e le spugnature fredde andrebbero tendenzialmente evitati.

Quanto può durare la febbre a 40

La febbre a 40, normalmente, non dovrebbe durare più di 48 ore, in generale l'aumento di temperatura corporea si esaurisce in 72 ore se la natura è virale. Se persiste oltre i tre giorni significa che c'è bisogno di una valutazione più approfondita da parte del medico. Portarlo in Pronto Soccorso sarebbe da evitare, a meno che non sia il pediatra a consigliarlo oppure se il bambino ha difficoltà ad alimentarsi, fa meno pipì, mostra segni di disidratazione e non vuole assumere o non si riesce a somministrare soluzioni reidratanti. Il pediatra va chiamato il prima possibile se il bambino presenta:

  • segni di distress respiratorio.
  • Rigidità del collo e cefalea intensa.
  • Pelle molto pallida, grigiastra con labbra bluastre.
  • La fontanella sporgente e pulsante.
  • È molto sonnolento e non si risveglia facilmente, presenta "confusione mentale" o è molto irritabile
  • Pianto "strano" molto debole e acuto.
  • Mani ed i piedi molto freddi.
  • Convulsioni, vomito persistente e dolore addominale importante.
  • È affetto da altre malattie croniche gravi.

È importante sapere che, a volte, l'aumento della temperatura corporea non è una risposta dell'organismo a una infezione ma è dovuta a un difetto di termoregolazione dell'organismo. Queste ipertermie sono definite non-febbrili e possono derivare o da un'eccessiva produzione di calore interno, oppure da una ridotta capacità di eliminare il calore, da un effetto diretto dell'esposizione a calore intenso o a rare forme genetiche. Nell'ipertermia non-febbrile la temperatura corporea può aumentare molto rapidamente e pericolosamente superando spesso i 41° o i 42°.

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