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Febbre di lassa e bambini: cos’è e cosa sapere

di Simona Bianchi - 14.02.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La febbre di lassa è una malattia causata da un virus a RNA e si verifica più comunemente nei maschi. Come prevenirla, i sintomi e il trattamento

In questo articolo

Cos’è la febbre di lassa

La febbre di lassa è una malattia di origine virale e fa parte del gruppo delle febbri emorragiche. Prende il nome dalla città nigeriana nella quale furono identificati i primi due casi nel 1969 ed può essere potenzialmente letale. È causata da un virus a RNA bipartito a singolo filamento appartenente alla famiglia Arenavirida che ha un'elevata capacità di mutare ed evolversi. I diversi ceppi influenzano anche la sintomatologia e la gravità dell'infezione. L'infezione colpisce l'utero dei roditori, in particolare il "ratto multimamma", che, se ne rimangono affetti, continuano a rilasciare il virus nelle urine e nelle feci. La sopravvivenza del patogeno è garantita proprio da serbatoi naturali come animali o insetti, per questo il virus è confinato geograficamente nelle aree dove vivono le specie ospiti.

Come si trasmette la febbre di lassa e le aree in cui è più diffusa

La febbre di lassa si trasmette per contatto diretto o indiretto con roditori infetti. Durante la stagione secca i roditori Mastomys invadono le case abitate in cerca di cibo esponendo così le persone che vivono nell'abitazione all'infezione tramite il contatto di urina, feci, sangue o carne di animali infetti. La trasmissione da persona a persona avviene solitamente tra individui che vivono in abitazioni sovraffollate, o che assistono malati. L'infezione si può anche trasmettere attraverso il contatto diretto con il sangue, l'urina, le feci o altre secrezioni corporee o tramite l'inoculazione accidentale con aghi appuntiti e il contatto con apparecchiature contaminate. Sono stati segnalati casi di trasmissione sessuale avvenuta mesi dopo la guarigione da una malattia acuta. La febbre di Lassa può colpire tutti i gruppi di età ed entrambi i sessi, nei più piccoli, però, si verifica più comunemente nei bambini maschi. Endemica nell'Africa occidentale, vari casi sono stati segnalati in Nigeria, Mali, Senegal, Benin, Liberia, Sierra Leone, Guinea e Ghana.

Alcune persone infette sono state documentate anche negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, in Israele e in Germania, solitamente si è trattato di operatori umanitari, missionari e personale militare straniero.

I sintomi della febbre di lassa

La febbre di lassa ha un periodo d'incubazione che va da 2 a 21 giorni. I sintomi sono in genere lievi e cominciano con febbre, debolezza generale, malessere e cefalea. Dopo alcuni giorni la sintomatologia peggiora e i malati accusano mal di gola, dolore muscolare, dolore toracico, nausea, vomito, diarrea, tosse, artralgia e dolore all'addome e alla schiena. Nei casi moderatamente gravi si possono avere anche gonfiore del viso, lividi, difficoltà respiratoria, epatite, insufficienza renale, convulsioni, tremori, disturbi dell'andatura, disorientamento, perdita di coscienza e sanguinamento dalle mucose. I casi più gravi manifestano infine coagulazione eccessiva, accumulo di liquido attorno ai polmoni o al cuore, aborto spontaneo, insufficienza renale, insufficienza multiorgano, shock ipovolemico simile alla sepsi, mal di testa e sordità bilaterale o unilaterale. Il tasso di mortalità si attesta attorno al 30% nei bambini con edema generalizzato, distensione addominale e sanguinamento. La febbre di Lassa che si verifica durante la gravidanza può causare malattie gravi, alti tassi di mortalità materna nel terzo trimestre e aborto spontaneo, con una mortalità stimata del 95% nei feti.

Febbre di lassa: diagnosi e trattamento

Per evitare conseguenze gravi, è necessario diagnosticare la febbre di lassa il prima possibile. La diagnosi, però, è resa difficile dalla sintomatologia iniziale simile a numerose altre patologie. Per individuare il virus sono disponibili una gamma di test diagnostici, mentre la terapia per il trattamento della malattia mira a mantenere un adeguato equilibrio idrico ed elettrolitico, una buona ossigenazione e un controllo della pressione sanguigna. Talvolta, per mantenere la funzione renale, è necessaria la dialisi. Solitamente la febbre di lassa si cura con una terapia antivirale specifica con l'agente antivirale ribavirina.

Tra le terapie più recenti c'è il favipiravir, inibitore dell'RNA ad ampio spettro contro i virus dell'RNA. In ogni caso, sarà lo specialista a indicare il trattamento più idoneo al soggetto.

Come prevenire la febbre di lassa

Per evitare di contrarre la febbre di lassa è necessario evitare il contatto con i roditori e gli animali che potrebbero trasmettere il virus. È consigliabile riporre il cibo in contenitori chiusi e pulire e igienizzare approfonditamente la casa. Se si sta a contatto con persone infette, bisognerebbe indossare mascherine, guanti e occhiali protettivi. Prestare particolare cura nell'igiene personale se si viaggia in Paesi nei quali la malattia è endemica.

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