Febbre e raffreddore nei bambini
Ricomincia la scuola e con lei ritornano i malanni di stagione, a tutte le età. Ma in realtà, febbre e raffreddore nei bambini possono fare capolino in qualsiasi momento, e in un periodo in cui uno starnuto viene subito associato al Covid la gestione può sembrare complicata. In realtà, i malanni ci sono sempre stati e il più delle volte si risolvono come sono arrivati: senza quasi accorgersene. Vediamo come gestirli.
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Perché i bambini hanno spesso febbre e raffreddore
Più piccoli sono, più si ammalano: è normale, febbre e raffreddore nei bambini sono più frequenti quando le difese immunitarie sono più basse. E dopo la pandemia e due anni di mascherine e distanziamento e gel disinfettanti, è normale che anche chi non si ammalava mai si ritrovi spesso con il naso che cola e la tosse. Questo perché anche il raffreddore è causato da virus (da tantissimi virus, tra cui anche l'attuale variante di Covid-19) e il freddo ne aiuta la diffusione. La febbre è poi una reazione dell'organismo proprio all'attacco di virus e batteri: il corpo aumenta la propria temperatura perché accelera le funzioni metaboliche. Quindi se arriva la febbre, significa che tutto sta funzionando a dovere.
Cosa fare se un bambino ha febbre e raffreddore
Il raffreddore di per sé non dovrebbe preoccupare mamma è papà. Per quanto fastidioso, si tratta comunque di un virus leggero che dura pochi giorni. Se il bambino è già stato colpito, di solito inizia con un fastidio in gola, tanti starnuti, poi il naso che cola e infine la tosse. Per alleviare il disturbo è consigliabile:
- fare lavaggi nasali frequenti sia per liberare il naso che per pulire le mucose
- far soffiare spesso il naso al bambino (verificate che non "ingoi" il muco)
- umidificare gli ambienti
- farlo bere spesso
- chiedere consiglio al pediatra o al farmacista per l'uso di medicinali
In caso di raffreddore, dall'anno scolastico 2022/2023 si può andare tranquillamente a scuola, portando però la mascherina.
Perciò mamme e papà state tranquilli: non c'è più bisogno di andare nel panico al primo starnuto al pensiero di giorni di permesso e certificati medici da rincorrere!
La febbre, però, è un'altra cosa: un bambino con febbre non deve mai andare a scuola e nemmeno all'asilo, per sé e per la comunità. Se vostro figlio ha il raffreddore, misurategli regolarmente la febbre (per esempio alla sera e al mattino) per controllare che non si alzi. Se supera i 37.5, dovete tenerlo a casa. Se supera i 38, valutate l'uso di un antipiretico come il paracetamolo, ma prima consultate il medico.
Come evitare che il bambino abbia sempre il raffreddore
Ma come si fa ad evitare che i bambini abbiano sempre la "candela al naso"? Non c'è ovviamente una formula magica per evitare il raffreddore e i malanni di stagione, ma qualche accorgimento può essere utile. Per esempio:
- evitate di vestire troppo i bambini, se sudano e poi prendono freddo le difese si abbassano e gli attacchi dei virus hanno più probabilità di successo
- ricordate loro di bere molto per restare idratati
- umidificate l'aria in casa, in particolare nella notte
- mantenete una temperatura non superiore ai 20 gradi
- non teneteli in una campana di vetro, lasciate che si sporchino, che tocchino cose e che vedano gente
- usate regolarmente i lavaggi nasali per ripulire le mucose, aiutano a filtrare meglio virus e batteri
- lasciate che passino tempo all'aria aperta, anche se vi sembra freddo!
Febbre e raffreddore nei bambini sono scocciature frequenti soprattutto nei primi anni di scuola. Col passare degli anni le cose migliorano, ma non dovete preoccuparvi né per l'una né per l'altro: sono condizioni normali e frequenti, nei bambini come negli adulti.
In caso di febbre, consultate il pediatra e monitorate la temperatura.