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Qual è il fototipo del mio bambino e perché è importante conoscerlo?

di Ines Delio - 22.07.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Conoscere il fototipo del proprio bambino aiuta a proteggere la salute della sua pelle dai danni del sole: ecco cos'è e cosa sapere

In questo articolo

Perché è importante conoscere il fototipo del tuo bambino?

Se vi siete sottoposte a un trattamento come la depilazione laser, probabilmente vi è stato detto qual è il vostro fototipo. Conoscerlo aiuta a proteggere la salute della pelle, soprattutto quando si tratta di scegliere la protezione solare. Proprio per questo è importante saperne di più su fototipo e bambini. Ecco come fornire loro un'esposizione ai raggi solari corretta e sicura.

Cos'è il fototipo?

Il fototipo di una persona è una classificazione, sviluppata da Thomas B. Fitzpatrick nel 1975, che identifica la capacità della pelle di produrre melanina, il pigmento responsabile del colore della nostra cute e della protezione contro i raggi UV. Tale classificazione si basa sulle diverse caratteristiche della pelle, così come sul colore degli occhi e dei capelli, e indica le reazioni all'esposizione alla radiazione ultravioletta (UV) e il grado di protezione naturale contro i danni causati dai raggi solari. In dermatologia questa classificazione viene utilizzata per valutare il rischio dei danni solari, l'invecchiamento cutaneo e il rischio di sviluppare un cancro della pelle.

Classificazione dei fototipi

Per capire qual è il fototipo vostro e dei vostri bambini, può essere molto utile questa classificazione. I fototipi vanno da I a VI e sono principalmente legati al colore della pelle. Minore è la quantità di melanina presente nella pelle, più chiari sono pelle, occhi e capelli, più basso il valore del fototipo. Più alta, invece, è la melanina, più scuri sono pelle, occhi e capelli, maggiore è il valore del fototipo. È importante ricordare che qualsiasi sia il fototipo del proprio bambino, la sua pelle va in sempre protetta.

Fototipo I

  • Caratteristiche: carnagione molto chiara, spesso con lentiggini, capelli rossi o biondi, occhi chiari.
  • Reazione al sole: la pelle si scotta e non si abbronza
  • Rischi: rischio elevatissimo di danni solari e melanoma. Consigliata una protezione estrema.

Fototipo II

  • Caratteristiche: pelle chiara, occhi chiari (azzurri o verdi), capelli biondi o castano chiaro.
  • Reazione al sole: generalmente si scotta, difficilmente si abbronza.
  • Rischi: alto rischio di danni solari e melanoma. Consigliata una fotoprotezione alta.

Fototipo III

  • Caratteristiche: pelle chiara o leggermente scura, occhi castani o verdi, capelli castani.
  • Reazione al sole: può scottarsi, si abbronza gradualmente.
  • Rischi: rischio moderato di danni solari e melanoma. È bene cominciare con una fotoprotezione medio–alta, diminuendo gradualmente dopo i primi giorni di esposizione.

Fototipo IV

  • Caratteristiche: pelle moderatamente scura, olivastra, capelli castano scuro o neri, occhi castani.
  • Reazione al sole: si scotta raramente e si abbronza facilmente.
  • Rischi: basso rischio di danni solari e melanoma. Va bene cominciare con una fotoprotezione media, diminuendo gradualmente dopo i primi giorni di esposizione al sole.

Fototipo V

  • Caratteristiche: pelle scura, occhi scuri, capelli neri.
  • Reazione al sole: si scotta molto raramente, mentre si abbronza facilmente e velocemente.
  • Rischi: basso rischio di danni solari e melanoma, ma comunque presente. Generalmente necessita di una fotoprotezione bassa.

Fototipo VI

  • Caratteristiche: pelle molto scura, capelli neri, occhi scuri.
  • Reazione al sole: non si scotta mai, sempre abbronzata.
  • Rischi: minimo rischio di danni solari e melanoma, ma non nullo. Consigliata unai fotoprotezione bassa.

Fototipo e vitamina D

A dispetto di ciò che si potrebbe pensare, chi ha un fototipo alto, quindi le persone con una pelle più scura, sarebbero più a rischio di una carenza di vitamina D.

A sottolinearlo, la pediatra Carla Tomasini sulla sua pagina Facebook: "Ricordo inoltre un dato importante rispetto al fototipo: più è scuro, minore è la produzione di vitamina D a parità di latitudine. Ecco il motivo per cui i bambini con fototipo scuro in Italia dovrebbero sempre valutare l'integrazione di vitamina D e individualizzare il dosaggio insieme al proprio pediatra".

Come proteggere la pelle dei bambini dal sole?

Per essere sicuri di non sbagliare vale sempre la regola di esporre i bambini la mattina fino alle 10.30 e il pomeriggio dopo le 17.00. È bene evitare le ore centrali della giornata, cioè tra le 11 del mattino e le 17, ma se non si può è importante che il piccolo sia pochissimo al sole e ben protetto. Questo vale anche se la giornata è nuvolosa. Sotto i 2 anni di età, la durata dell'esposizione pomeridiana va posticipata a partire dalle ore 18.00, 18.30.

All'interno di queste fasce orarie, la pelle del bambino va protetta con una crema a protezione solare altissima: 50+, per bambini sani, con pelle sana. L'applicazione va ripetuta al massimo ogni 2 ore e ogni volta che il bambino fa il bagno.

Fonti

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