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Fumenti e suffumigi per bambini

di Rosy Maderloni - 24.02.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Vapore acqueo e asciugamano sulla testa basteranno per curare il raffreddore dei bambini? I suffumigi, o fumenti, sono rimedi della tradizione non supportati da evidenze scientifiche. Come agiscono per la decongestione del naso dei più piccoli? Lo abbiamo chiesto alla pediatra Mara Lelii

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Fumenti e suffumigi per bambini

Il cellulare del pediatra è occupato, è domenica e tutto sommato è soltanto un raffreddore, basteranno un po' di fumenti? Di fronte a uno scenario simile ricorrere ad acqua calda e asciugamano sulla testa sembrano la via percorribile per porre rimedio al naso chiuso, senza particolari controindicazioni.

I suffumigi – o fumenti – sono una pratica nota e un rimedio casalingo consolidato dalla tradizione.  Non sono messi all'indice da parte della comunità medica che, però, mette in guardia sulla reale efficacia del trattamento sui bambini e pone alcuni accorgimenti affinché lo si possa effettuare in totale sicurezza.

Ne parliamo con Mara Lelii, dirigente medico presso la Pediatria - Alta Intensità di Cura e Ambulatorio di Pneumologia Pediatrica della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

Cosa sono i suffumigi e i fumenti

"Fumenti e suffumigi vengono utilizzati come sinonimi e indicano rimedi tipici dell'ambito casalingo adottati per trattare il comune raffreddore – chiarisce la pediatra -. Questa modalità prevede l'inalazione di vapore acqua ottenuto portando a ebollizione l'acqua allo scopo di ottenere un effetto decongestionante delle prime vie aeree, proprio per via del calore che si libera. Talvolta nell'acqua di aggiungono sale, bicarbonato o oli essenziali al fine di migliorare l'ostruzione nasale e fluidificare il muco. Questo rimedio, che potremmo definire "della nonna" non è però supportato da dati scientifici in età pediatrica. In particolare si sconsiglia l'aggiunta dell'olio essenziale in quanto non tutti i prodotti sono approvati in età pediatrica, perché vi si ritrovano sostanze che nei bambini non dovrebbero essere utilizzate: alcune fragranze, ad esempio, come la menta o l'eucalipto, possono risultare troppo forti e provocare effetti collaterali e reazioni".

Come fare i suffumigi ai bambini

"Questa tecnica è rimasta nella nostra tradizione ma non ci sono evidenze scientifiche sui suoi effetti, né come prevenzione e né come terapia delle alte vie aeree – spiega Lelii -.

Viene, inoltre, riportato un possibile rischio di ustione nei più piccoli a causa del vapore acqueo bollente a contatto con la pelle. Per questo motivo, soprattutto nei più piccoli, la pratica è sconsigliata. Se viene utilizzata, almeno quindi a partire dai 6-7 anni e sotto stretta sorveglianza dell'adulto,  va fatto con il solo vapore acqueo o aggiungendo sale o bicarbonato in pentola. Prima di iniziare, sarebbe bene versare l'acqua che viene portata a ebollizione in una ciotola diversa dalla pentola, per ridurre il rischio di bruciarsi. Meglio, inoltre, evitare lo stretto e contatto troppo a lungo: dopo qualche minuto facciamo fare al bambino una pausa per evitare reazioni della pelle in ambiente troppo caldo e chiuso. Non esiste una durata specifica per i suffumigi, diciamo semplicemente che si può andare avanti finché c'è vapore disponibile. Altro accorgimento: mettendo un panno sulla testa si riesce a veicolare meglio il vapore verso il viso non risparmiando, però, zone delicate come gli occhi: soprattutto se vengono aggiunti prodotti come gli oli essenziali, potenzialmente aggressivi, si può andare incontro ad irritazione oculare. Ancora, i fumenti non sono indicati quando la terapia prevede l'uso di farmaci perché non è possibile stabilire con certezza quanto ne entrerà nelle vie aeree. Per questo in ambito medico pediatrico si tende a non prescrivere questa cura preferendo piuttosto orientare i genitori verso altre metodiche".

Come decongestionare il naso chiuso

"Ci sono altre metodiche comprovate e senza particolari effetti collaterali che possono essere messe in atto con raffreddore o tosse – aggiunge Lelii -: i lavaggi nasali sono consigliati sia per prevenire infezioni virali che per provare ad eliminare il muco mentre per le per congestioni nasali importanti si possono effettuare anche le docce nasali. Quest'ultime permettono anche di utilizzare farmaci o la soluzione ipertonica, una soluzione più salata della fisiologica che va ad aiutare la fluidificazione del muco.

Queste pratiche si possono usare anche nei bambini più piccoli. Il lavaggio può essere fatto quotidianamente ed evita gli altri rischi che si hanno coi fumenti. Il lavaggio nasale, ancora, si esegue non solo per il raffreddore ma anche per la tosse e le infezioni delle vie aeree più basse, dove può essere utile comunque favorire l'eliminazione del muco ed evitare che "gocciolando" posteriormente causi la tosse".

Suffumigi e aerosolterapia

"L'Aerosolterapia indicata per varie patologie come bronchiti acute, laringiti e tracheiti si differenzia dai comuni suffumigi ed è da consigliare perché, con farmaco o fisiologica, si nebulizza più miratamente nelle vie aeree che intendiamo trattare e, in caso di cura farmacologica, si distingue per il minor assorbimento a livello sistemico in tutto il corpo del farmaco – conclude la pediatra -: dando un farmaco via bocca, infatti, gli effetti sono si estendono su tutto il corpo agendo meno velocemente rispetto ai farmaci dati per via aerosolica. Anche gli effetti collaterali sono inferiori. Questa terapia è indicata su prescrizione medica e va sottolineato che ogni disturbo andrebbe trattato dopo valutazione dello specialistica.  La visita pediatrica, quando sorge un problema respiratorio, andrebbe fatta al di là della prescrizione di uno specifico farmaco".

L'intervistata

Mara Lelii, dirigente medico presso la Pediatria - Alta Intensità di Cura e Ambulatorio di Pneumologia Pediatrica della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

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