Perché i bambini si mangiano le unghie?
Si tratta di un tic, che esprime in genere un disagio psicologico di varia entità, generalmente trascurabile e raramente da valutare e trattare.
Che cos'è l'onicofagia
Il bambino si mangia le unghie? Il disturgo si chiama onicofagia è porta il soggetto, pediatrico o adulto, a mangiarsi compulsivamente le unghie.
La parola deriva dal greco onikos (unghia) e fagos (mangiare). E' un'abitudine molto diffusa. Probabilmente è la manifestazione di un piccolo stress, ma certo non è qualcosa di cui preoccuparsi.
Quali sono i rischi a cui si va incontro?
Le complicanze locali che l'onicofagia può causare sono limitate
- ad escoriazioni
- e ferite superficiali a rischio di sovra infezione, tipo il giradito,
- o dermatiti irritative.
Ma il rischio maggiore è quello di un'alterazione strutturale dell'unghia che cresce molto male, parzialmente, e sempre più distorta, ispessita o assottigliata, e se il tic è cronico questa alterazione diventa permanente.
Il trattamento della dermatite irritativa o dell'infezione locale sovrapposta varia in funzione dell'entità del danno, pertanto richiede la consulenza del proprio pediatra o del dermatologo.
Esistono dei rimedi pratici per non far mangiare le unghie al bambino?
I rimedi migliori sono quelli diretti: parlare con il bambino, ascoltare le sue motivazioni e fargli capire perché non deve farlo, ma senza ossessione e con molta pazienza e gradualità, perché è un'abitudine che, una volta instaurata, si può eliminare, ma richiede molto tempo, talvolta anche qualche anno.
Qualora non fosse sufficiente, può essere opportuno chiedere aiuto allo psicologo, anche se non è un disturbo da considerare patologico.
Quando diventa necessario parlare con uno psicologo?
Per decidere se occorre un aiuto psicologico è molto importante valutare l'atteggiamento generale del bambino, la sua interazione a scuola o negli ambienti che frequenta, la sua sensibilità, eventuali altri tic associati o che sostituiscono quello dell'onicofagia.
Esistono dei rimedi farmacologici? Smalti? Sostanze amare?
Non ci sono rimedi farmacologici o stratagemmi davvero utili, tipo smalti, il peperoncino o sostanze amare: con i bambini bisogna spiegare sempre tutto, informarli dell'importanza dell'immagine di sé e del danno che si procurano: quello immediato (irritazione, infezione) e quello a lunga scadenza (alterazione definitiva della struttura dell'unghia).
Oltretutto la mano è il mezzo del primo contatto con gli altri, quindi anche l'aspetto igienico conta: mettersi il dito in bocca poi dare la mano agli altri non è bello, così come non è bello far vedere delle unghie rovinate!
Insomma, meglio prendere più tempo per far ragionare il bambino che utilizzare metodi indiretti e non 'sinceri'.
Ti potrebbe anche interessare: