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Influenza 2023: come riconoscerla e come curarla

di Lorenza Laudi - 22.02.2023 - Scrivici

influenza
Fonte: Shutterstock
Influenza 2023: i sintomi dell'influenza australiana del 2023, come riconoscerla, cosa provoca, quanto dura e come si può curare

In questo articolo

Influenza 2022-2023

Tantissimi i casi di influenza 2022/2023 che interessano sia gli adulti che i bambini eppure gli ultimi dati raccolti dalla rete Influnet mostrano, in questa ultima settimana di febbraio, un calo dei casi, ad eccezione della fascia di under 5. Ma di quale virus si tratta? E quali sono i sintomi? La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie ha spiegato tempo fa in una nota la situazione relativa alle patologie virali stagionali di questo inverno. Lo scopo è chiarire quali virus ne siano la causa, quali le durate previste, quali i trattamenti corretti e per definire in generale l'andamento dell'epidemia dell'influenza.

"L'influenza stagionale è denominata 'australiana' – spiega il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG – I virus influenzali più diffusi sono quelli del tipo A"

Influenza australiana in breve

Il virus dell'influenza australiana, così chiamato perché in principio si è manifestata proprio nel Paese dell'Oceania, si propaga a causa delle goccioline diffuse con colpi di tosse e starnuti, o anche toccando oggetti contaminati.

L'incubazione dura in genere due giorni, ma una volta presa si è contagiosi fino ai 5 giorni successivi all'inizio dei sintomi. È una vera e propria epidemia influenzale che, dopo due anni nei quali la malattia stagionale non c'è quasi stata poiché si indossavano mascherine e si manteneva il distanziamento sociale, si presenta piuttosto pesante.

I virus influenzali del 2022-2023

"Non ci sono solo influenza e COVID-19, ma numerosi altri virus stanno circolando e provocano sintomi simili a quelli influenzali, anche se spesso con caratteristiche diverse – aggiunge il Prof. Cricelli".

In particolare, i dati disponibili (fonte ISS) rilevano:

"Tutti questi virus vengono spesso scambiati per influenza e danno la falsa impressione nei soggetti vaccinati di una mancata protezione. Può accadere inoltre  di essere colpiti in momenti successivi da più virus: non si tratta in questo caso  di un ritorno dell'influenza , ma per l'appunto di malattie differenti".

Influenza: sintomi e rimedi

 I sintomi che ci consentono di diagnosticare le forme 'influenzali o simil-influenzali' sono dati (ECDC, 2008) dall'improvviso e rapido insorgere di almeno uno tra i sintomi generali come

  • febbre o febbricola,
  • malessere/spossatezza,
  • mal di testa,
  • dolori muscolari,

e almeno uno tra i seguenti sintomi respiratori:

Come evidenzia Ignazio Grattagliano, Coordinatore SIMG Puglia "Tutti i virus in circolazione (salvo le complicazioni) hanno trattamenti simili, ossia finalizzati esclusivamente a controllare, se necessario, i sintomi. Esistono anche farmaci antivirali per l'influenza, ma il loro impiego è marginale e solo raramente indicato. La stragrande maggioranza delle persone colpite dai virus respiratori deve semplicemente restare a letto e a riposo per 5-7 giorni utilizzando gli antipiretici e i farmaci per la tosse, il raffreddore o altri sintomi respiratori e muscolari. La febbre poi produce disidratazione, che va compensata con i liquidi e con un'alimentazione leggera e nutriente. Da evitare in maniera assoluta la somministrazione di antibiotici, salvo l'indicazione prescrittiva del medico in caso di complicanze nei soggetti a maggior rischio".

Per i bambini, l'arma principale è la vaccinazione antinfluenzale. Nel caso di mancata vaccinazione, per sconfiggere l'influenza si possono usare gli antipiretici per far abbassare la temperatura. Vietati sono gli antibiotici, in quanto questa è una malattia virale e non batterica.

L'antibiotico, infatti, serve solo in quei casi in cui il medico ha valutato che si è sviluppata anche un'infezione batterica. Inoltre, è necessario avere pazienza perché, come dicono i pediatri, servono alcuni giorni per riuscire a guarire del tutto. 

 

Prevenzione

Alessandro Rossi, Responsabile Patologie Acute SIMG consiglia di seguire le indicazioni già promosse in un decalogo dalla società scientifica:

  • oltre a effettuare i vaccini contro COVID-19 e influenza e relativi richiami, 
  • utilizzare la mascherina in luoghi chiusi ed affollati,
  • permettere un ricambio d'aria durante riunioni e pasti,
  • evitare contatti in caso di malattia respiratoria acuta,
  • eseguire un test per COVID in caso di sintomi sospetti,
  • disinfettarsi o lavarsi le mani frequentemente,
  • prediligere spazi aperti per eventuali incontri,
  • limitare i contatti fisici,
  • moltiplicare le accortezze a fronte di persone anziane o fragili.

Oltre all'influenza australiana è boom di contagi anche per un'influenza intestinale, che provoca nausea, vomito, mal di pancia e diarrea, soprattutto tra i bambini. Questa influenza è provocata da rotavirus o norovirus, dura circa 48 ore ed è importante mantenere il bambino idratatato nella fase acuta.

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Revisionato da Francesca Capriati

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