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Cosa fare in caso di intossicazione alimentare e come evitarla

di Elena Berti - 07.07.2022 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Intossicazioni alimentari nei bambini: come riconoscerla, come evitarla, cosa fare in viaggio e come comportarsi se si hanno sintomi

In questo articolo

Intossicazioni alimentari nei bambini

Spostarsi da casa comporta sempre dei rischi e delle incognite, soprattutto quando si scelgono mete esotiche e particolari. Se viaggiare coi bambini è un'esperienza bellissima da fare ogni volta che si ha la possibilità (di tempo, economica…) bisogna anche tener conto degli inconvenienti che possono capitare, tra cui le intossicazioni alimentari nei bambini. Purtroppo anche con esiti molto seri, come successo a un bambino di 6 anni in vacanza a Sharm el-Sheik, deceduto dopo aver consumato cibi contaminati. Ma attenzione: le intossicazione alimentari non sono prerogativa dei viaggi, ma possono capitare anche a casa. Ecco un decalogo per evitarle e per sapere come comportarsi, a casa o in viaggio. 

Che cosa sono le intossicazioni alimentari e quando capitano

Le intossicazioni alimentari possono essere molto più frequenti di quel che si crede e non sempre sono causate con dolo. Può capitare anche a casa, al ristorante di fiducia o in viaggio. Sicuramente alcune situazioni sono più a rischio (come mangiare dello street food in paesi tropicali!) così come certi cibi, ma non bisogna escludere che le intossicazioni alimentari nei bambini possono capitare anche in situazioni non considerate a rischio. 

Le intossicazioni alimentari possono essere infatti causate da diversi fattori: 

  • tossine vegetali o animali
  • tossine chimiche (per esempio per residui di pesticidi)
  • tossine di microorganismi (batteri, virus, parassiti…)
  • tossine dovute alla biodecomposizione (alimenti andati a male)

Ci si può quindi intossicare sia ingerendo alimenti contaminati da una di queste tossine che ingerendo cibi venuti a contatto con una tossina durante la preparazione. 

Sintomi dell’intossicazione alimentare nei bambini

I sintomi dell'intossicazione alimentare sono molto simili a quelli di un virus gastrointestinale: diarrea, vomito, dolori addominali, spesso accompagnati da stato di confusione, orticaria, visione doppia, secchezza delle fauci. 

Riconoscere le intossicazioni alimentari nei bambini potrebbe quindi non essere immediato, soprattutto se presentano sintomi come diarrea e vomito, piuttosto comuni nei più piccoli.

Ovviamente, il fatto che tutti o solo alcuni componenti della famiglia stiano male può essere un campanello d'allarme: i virus si trasmettono a qualche giorno di distanza, mentre le intossicazioni in genere sono contemporanee per tutte le persone intossicate, con uno scarto al massimo di poche ore. 

Inoltre, basta pensare a quel che si è mangiato: se chi sta male ha mangiato la stessa cosa e chi sta bene ha mangiato altro, avete un altro indizio.

Cosa fare se si sospetta intossicazione alimentare

Il miglior modo per diagnosticare un'intossicazione alimentare è chiamare al più presto un medico, soprattutto se non siete a casa vostra e se riguarda dei bambini. Si può contattare anche il centro antiveleni se, spiegando cosa si è mangiato. È importante soprattutto evitare rimedi fai da te: niente prodotti per vomito o diarrea, al massimo acqua a temperatura ambiente e pezze fredde per abbassare la temperatura. No al latte: è un rimedio della nonna piuttosto diffuso ma può addirittura peggiorare la situazione. È importante quindi contattare un medico o il pronto soccorso.

Come evitare le intossicazioni alimentari

Per tenere alla larga la contaminazione dei cibi in casa è importante seguire poche e semplici regole: 

  • acquistare cibi in luoghi sicuri
  • lavare con attenzione verdura e frutta, meglio ancora sbucciarle se si vogliono consumare crude
  • cuocere correttamente i cibi e in particolare carne e pesce
  • gettare gli alimenti freschi scaduti (per i secchi, verificare che non siano stati contaminati da insetti)
  • pulire regolarmente il frigo
  • non far entrare in contatto i cibi crudi come carne e pesce con altri cibi, meglio quindi riporli in contenitori chiusi ermeticamente in attesa di cucinarli

Fuori casa è più difficile controllare, per questo: 

  • scegliete ristoranti con buone recensioni
  • evitate lo street food, in particolare di cibi crudi (anche frutta e verdura) e contenenti uova
  • mangiate crudo soltanto nei posti che conoscete

Intossicazioni alimentari nei bambini in viaggio

Le intossicazioni alimentari nei bambini ma anche negli adulti si verificano con frequenza in viaggio, soprattutto se la meta scelta è più esotica e a temperature molto calde. Prima di partire per qualsiasi destinazione, stipulate innanzitutto un'assicurazione che vi copra in caso di necessità. Se viaggiate in Unione Europea potete richiedere la tessera sanitaria europea, per le altre mete, anche se non richiesta, stipulate comunque un'assicurazione che copra visite, ricovero ed eventuale rimpatrio. 

Per evitare spiacevoli disagi in viaggio cercate di attenervi ad alcune regole, soprattutto se viaggiate coi bambini: 

  • evitate qualsiasi bibita che non sia confezionata, no a cocktail o altre bevande
  • evitate lo street food e preferite ristoranti frequentati, con buone recensioni
  • non consumate cibo crudo, nemmeno insalate, ma preferite sempre piatti cotti e semplici, di cui si riconoscono gli ingredienti 
  • preferite piatti senza uova
  • lavate sempre bene le mani prima di mangiare
  • potete scegliere un appartamento e prepararvi da soli i pasti

Le intossicazioni alimentari nei bambini possono essere molto violente, per questo è meglio evitare comportamenti a rischio.

A casa seguite poche e semplici regole di igiene, in viaggio fate attenzione e non mangiate cibi di cui non siete sicuri, soprattutto poco cotti o crudi. E se vostro figlio ha sintomi, chiamate subito un medico. 

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