Ipertensione bambini e adolescenti
Si parla di ipertensione quando i valori della pressione arteriosa sono più alti del normale, in relazione a età, sesso e statura.
Questa patologia può interessare anche bambini e ragazzi, va tenuta sotto controllo e curata adeguatamente. Ma come ci si può accorgere che si soffre di ipertensione e quando bisogna rivolgersi al pediatra?
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Che cos'è l'ipertensione
Come già accennato, per ipertensione si intende il riscontro di valori di pressione arteriosa superiori alla norma. La pressione va misurata, da seduti, al braccio destro (vale per gli adulti, per gli adolescenti e anche per i bambini) e deve rientrare in alcuni parametri che fanno riferimento all'età, al sesso e alla statura del singolo soggetto.
Il fenomeno dell'ipertensione nei più piccoli è un problema che sta aumentando nel tempo e che i pediatri stanno sempre più tenendo sotto controllo. Un'alterazione della pressione arteriosa, sin da bambini, infatti, nel tempo può avere conseguenze negative sul cuore, sul rene, anche sugli occhi e sul cervello.
Secondo le linee guida del 2017 - pubblicate dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - "si stima una prevalenza di ipertensione arteriosa di circa il 3,5% nei bambini e adolescenti in apparente buona salute. La prevalenza aumenta sino al 25% se si considerano i pazienti sovrappeso e obesi. A seconda delle varie casistiche si stima che nel 50-85% dei casi l'ipertensione dipenda da cause secondarie renali, endocrinologiche o da malformazioni vascolari arteriose".
Sempre secondo le stelle linee guida esiste anche un 15-30% di casi in cui non è possibile individuare la causa dell'ipertensione: in queste situazioni si parla di ipertensione essenziale. "Anche la prematurità e il basso peso alla nascita - spiega il Bambino Gesù - possono essere causa di ipertensione arteriosa con una prevalenza di circa il 7,5%".
I sintomi dell'ipertensione in bambini e adolescenti
Ci sono alcuni sintomi che, in particolar modo, devono allarmare perchè sono i tipici segnali dell'ipertensione.
Si tratta di:
- vertigini
- ipereccitabilità
- cefalea
Nel caso in cui i bambini espongano ai genitori questi fastidi, con una certa regolarità, sarà preferibile parlarne con il pediatra e tenere sotto controllo con una certa periodicità la pressione arteriosa.
Come scoprire l'ipertensione in bambini e adolescenti
La diagnosi dell'ipertensione può essere fatta eseguendo questi tre controlli:
- visita specialistica
- elettrocardiogramma
- misurazione della pressione arteriosa
Se ci sono dei dubbi, dovuti dalla comparsa dei sintomi più comuni (prima elencati), questi esami li chiariranno, diagnosticando o meno l'ipertensione nel bambino e nell'adolescente.
Se il sospetto sarà confermato, la pressione arteriosa inizierà ad essere controllata per 24 ore, seguirà un test da sforzo, un ecocardiogramma e un eco-doppler. Il medico potrà richiedere anche alcuni accertamenti ematici (per controllare la funzionalità di reni e ormoni). Una volta eseguiti tutti questi controlli, lo specialista potrà prescrivere una terapia adeguata.
Conseguenze e pericoli dell'ipertensione
L'ipertensione è una patologia da non sottovalutare, anche perché, se riconosciuta, può essere curata con terapie mirate anche in età giovane. Le alterazioni della pressione arteriosa, infatti, se non controllate e curate, possono portare alterazioni anche ad altri organi quali il cuore, il rene, gli occhi e il cervello.
Le alterazioni più frequenti provocate dall'ipertensione sono:
- ipertrofia ventricolare sinistra
- insufficienza renale
- tortuosità dei vasi retinici
- infarto del miocardio
- ictus cerebrale in età adulta
Come prevenire l'ipertensione
Si può prevenire l'ipertensione, anche in bambini e adolescenti. Come?
Praticando attività fisica con regolarità, proponendo un alimentazione sana, equilibrata, evitando in questo modo di aumentare eccessivamente il peso corporeo (tra le cause dell'ipertensione, non a casa, c'è anche l'obesità). E', inoltre, importante la riduzione del consumo di sodio ed evitare alcolici e tabacco (questo soprattutto per gli adolescenti che si avvicinano a questo tipo di sostanze).
Fonti: www.ospedalebambinogesu.it