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L’influenza di stagione

di Angela Bisceglia - 15.11.2012 - Scrivici

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L'influenza di quest'anno e dei primi mesi del 2013 sarà causata da tre virus, tra cui quello della cosiddetta suina. Il picco è previsto dopo Natale, le previsioni sono che colpirà 4-6 milioni di persone. I consigli per i bambini di Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano

L’influenza questa stagione sarà dominata da tre virus, fra i quali anche la cosiddetta suina circolata per la prima volta nel 2009 e si prevede colpirà dai 4 ai 6 milioni di persone. I consigli di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano.

Che influenza ci attende quest’anno?

Sarà un’influenza per così dire un po’ più vivace rispetto a quella dello scorso anno, perché a causarla saranno due virus nuovi, uno americano e uno australiano, oltre alla cosiddetta suina, causata dal ceppo AH1N1, che ormai ha già avuto il grosso della diffusione negli scorsi anni e non desta più le preoccupazioni del 2009 (senza considerare che chi si è già vaccinato negli anni passati non corre il rischio di contrarla di nuovo).

Proprio per la presenza dei due ceppi nuovi, si prevede che quest’anno l’influenza interesserà da 4 a 6 milioni di persone, di più rispetto alla stagione 2011/2012, quando ne sono stati colpiti meno di 4 milioni.

È vero che si sta diffondendo una nuova influenza suina?

Sono stati identificati negli Stati Uniti focolai isolati di nuove varianti di suina, derivati dal ceppo H3N2, ma ad essere colpiti dal virus sono stati unicamente allevatori che erano stati a stretto contatto con gli animali ammalati; finora il passaggio da uomo a uomo non si è verificato e non è detto che si verificherà.

In ogni caso, specie dopo l’esperienza dell’H1N1, oggi abbiamo un sistema di sorveglianza attentissimo e, se pure il passaggio si dovesse verificare, si farà in tempo a mettere a punto un vaccino idoneo.

Quando arriverà l’influenza stagionale?

Il picco come al solito è previsto dopo Natale, anche se già circolano virus ‘cugini’ simil-influenzali, che si avvantaggiano degli sbalzi di temperature di questi giorni.

Vedremo quale sarà l’andamento climatico, perché l’influenza per ‘partire’ ha bisogno di basse temperature costanti, anche se già di per sé i contatti ravvicinati delle festività natalizie costituiscono un ottimo veicolo di trasmissione dei virus.

Quali i sintomi per riconoscerla?

Quelli di ogni anno: febbre elevata ad esordio rapido, sintomi respiratori – tosse, naso chiuso, mal di gola – dolori articolari, spossatezza.

Come si cura l’influenza?

Anche in tal caso sono le stesse sempre raccomandate: paracetamolo solo se la febbre supera i 38-38,5 o ci si sente particolarmente abbattuti, e soprattutto riposo a casa.

Niente antibiotici - che contro l’influenza, che è causata da virus, non sono efficaci - a meno che non sopraggiunga un’infezione batterica identificata dal medico. Per alleviare i sintomi respiratori si può ricorrere a fumenti con acqua e sale grosso o bicarbonato o aerosol con soluzione fisiologica, che aiutano a sciogliere il muco.

Quando è raccomandabile la vaccinazione?

Per le categorie a rischio, compresi i bambini che soffrono di patologie croniche e le donne in gravidanza, alle quali per precauzione il vaccino si somministra solo dal secondo trimestre.

Per i bambini che non sono considerati a rischio, occorre valutare con il pediatra l’opportunità del vaccino, anche tenuto conto delle persone che vengono a contatto col piccolo: se a trascorrere buona parte della giornata è la nonna con una patologia cronica, vaccinare il bambino è una protezione in più che si offre anche alla nonna.

E che dire dei vaccini ritirati dal commercio qualche settimana fa?

E’ stato un eccesso di zelo, solo che è stato mal comunicato e quindi male interpretato. È accaduto semplicemente che due lotti del vaccino prodotto dalla Crucell non erano risultati perfettamente sterili e per questo, per precauzione, è stata ritirata in toto l’intera produzione.

Per quanto riguarda i vaccini della Novartis, erano stati rilevati in alcuni lotti dei ‘grumi’ che però si possono considerare assolutamente normali; a dimostrazione di ciò, qualche giorno fa l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha emanato una nota in cui sottolinea che in seguito alle indagini effettuate, è stato rimosso il divieto di utilizzo dei vaccini antinfluenzali fabbricati dalla Novartis, anche se va specificato che i lotti ‘incriminati’ non sono mai stati distribuiti e quindi non sono mai stati presenti sul mercato.

Tutto questo ci dimostra che c’è un’attenzione elevatissima ed un estremo rigore nei controlli e che i vaccini immessi sul mercato sono sicuri.

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