Il letto
Materassi, cuscini e piumini andrebbero rivestiti con apposite fodere anticarro, realizzate in una speciale microfibra liscia, capace di tenere lontani questi animaletti. I rivestimenti antiacaro vanno lavati ogni 4-6 mesi a 60 °C.
Ogni settimana, le fodere vanno comunque spolverate con un panno umido per rimuovere la polvere superficiale.
Se il bimbo soffre di una grave forma di allergia e deve passare la notte lontano da casa, può portare con sé i rivestimenti.
Peluche
Orsacchiotti e animaletti di peluche? Meglio non esagerare: uno o due dovranno bastare. E ogni due settimane vanno lavati in lavatrice a 60°C per almeno 30 minuti. Meglio ancora se prima del "bagnetto" avranno passato una notte in freezer: gli acari della polvere non sopportano di essere congelati.
Attenzione: se il bimbo allergico condivide la camera con un fratellino o una sorellina, abbiate la stessa attenzione anche per il suo letto e i suoi peluche.
Tappeti? Meglio senza!
I tappeti sono ricettacolo di polvere, dunque meglio evitare. I bimbi possono giocare tranquillamente su un pavimento pulito. Al massimo, si può scegliere di stendere a terra una coperta, da lavare in modo regolare e frequente.
Se proprio deve esserci un tappeto in casa, meglio che sia a pelo corto: va comunque pulito ogni due-tre giorni con un aspirapolvere potente e con filtri avanzati tipo Hepa, e lavato spesso.
Tende: sì, ma leggere
Nessun problema per le tende, ma sarebbe meglio scegliere qualcosa di leggero, da lavare a 60° C ogni due-tre mesi. Evitare invece tendaggi molto pesanti.
Pulizie
Non c'è scampo: con un bimbo allergico in casa bisogna pulire spessissimo. In pratica occorre spolverare ogni giorno, utilizzando un panno umido, che asporta la polvere senza sollevarla. Per il pavimento va usato un aspirapolvere con filtri Hepa.
Le pulizie dovrebbero essere fatte quando il bimbo non è in casa, dal momento che si solleva polvere che poi impiega circa 1-2 ore per depositarsi nuovamente.
E aria sia!
Una raccomandazione molto importante è quella di aerare bene i locali.
Le finestre andrebbero aperte più volte al giorno, per 5-10 minuti alla volta. Questo aiuta ad abbassare l'umidità in casa, uno dei fattori che promuovono la proliferazione degli acari.
Sempre per ridurre l'umidità, bisogna evitare di stendere in casa i panni bagnati e di utilizzare umidificatori. Al contrario, un deumidificatore può essere d'aiuto.
Niente fumo!
Il fumo è un agente irritante, che può aggravare le manifestazioni allergiche del bambino. Quindi niente fumo in casa. E se possibile, meglio evitare anche odori molto intensi, per esempio di vernici e colori, di fiori, di profumi e cosmetici e vapori di combustione di carbone e legna.
Chi sono gli acari
Si tratta di minuscoli animaletti, parenti stretti dei ragni, con dimensioni variabili da 0,2 a 0,4 millimetri. Vivono in tutte le nostre case, nutrendosi in particolare delle scaglie di pelle che perdiamo di continuo durante il ricambio cellulare. Si trovano bene a temperature temperate (20-30°) e con un tasso di umidità superiore al 50%.
Di per sé non sono dannosi: il problema è che hanno un elevato potere allergizzante.