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La meningite virale nei bambini

di Angela Bisceglia - 12.03.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La meningite virale è un'infiammazione delle meningi provocata da un virus. È molto più comune della meningite batterica, ma per fortuna è anche molto meno grave

In questo articolo

Febbre elevata, nausea, vomito e rigidità del collo sono solo alcuni dei sintomi che il bambino può presentare in caso di meningite: una malattia caratterizzata dall'infiammazione delle meningi. La meningite può essere causata dall'infezione di microorganismi come batteri, funghi, parassiti e, nella maggior parte dei casi, virus. Tutti possono contrarre la meningite ma, secondo la Società Italiana di Pediatria, generalmente in età pediatrica i più colpiti sono i bambini di età inferiore ai quattro anni (in particolare sotto l'anno di vita) e gli adolescenti

In questo articolo affrontiamo il tema della meningite virale, la più comune ma, fortunatamente, anche la meno pericolosa, soprattutto rispetto a quella batterica. Vediamo nel dettaglio cos'è la meningite virale, come si manifesta nei bimbi e come devono comportarsi i genitori.

Che cos’è la meningite virale

La meningite è una malattia di natura infettiva che colpisce il sistema nervoso centrale. Più precisamente, quando parliamo di meningite virale ci riferiamo a "un'infiammazione, in questo caso provocata da virus, delle meningi, una specie di pellicola protettiva a tre strati che circonda l'encefalo e che costituisce l'ultima barriera di difesa della parte più nobile dell'organismo" dice Fabrizio Pregliasco, Direttore sanitario dell'IRCSS Ospedale Galeazzi di Milano. Le meningi sono infatti delle sottili membrane che ricoprono il cervello e il midollo spinale.

"Si tratta di una barriera molto efficiente che normalmente riesce ad impedire il passaggio a ogni infezione. In presenza di germi particolarmente aggressivi e in casi di maggiore vulnerabilità dell'organismo (malattie preesistenti, stress, debolezza costituzionale), invece, tale barriera può essere violata e si arriva alla meningite". 

Da che cosa è causata la meningite virale

La meningite virale può essere causata da molti virus, che nella gran parte dei casi interessano altri organi, ad esempio:

Meno frequentemente, e questo grazie alle vaccinazioni, la meningite virale può essere causata anche dai virus del morbillo, della parotite e della rosolia.

Più raramente, anche alcuni parassiti, come le zecche o la zanzara tigre potrebbero trasmettere virus attraverso la morsicatura o la puntura della vittima. 

Ad oggi, grazie alla vaccinazione contro la poliomielite che ha permesso di eradicare questa brutta malattia, in Italia sono sparite le meningiti da poliovirus.

Quali sono i sintomi della meningite virale

La meningite virale ha un periodo di incubazione (ossia il tempo che passa dal momento del contagio alla comparsa dei primi sintomi) di circa 3-6 giorni. Inizialmente, nelle prime fasi della malattia, possono manifestarsi sintomi simili all'influenza come malessere, mal di testa, sonnolenza e mancanza di appetito. Dopo un paio di giorni questi disturbi, che possono variare in base all'età del malato, possono peggiorare.

Come sostiene l'Istituto Superiore di Sanità, i sintomi caratteristici della meningite virale sono simili a quelli della temuta meningite batterica:

  • febbre elevata e persistente, sopra i 37.5°;
  • nausea;
  • vomito;
  • mal di testa;
  • irrigidimento del collo e della nuca;
  • confusione mentale;
  • problemi di linguaggio e deambulazione.

Altri segni comunemente associati alla meningite sono:

  • fotofobia: fastidio provocato dalla luce;
  • inappetenza;
  • irritabilità;
  • dolore alle gambe;

Nei neonati si possono poi manifestare anche pianto continuo, rigidità del corpo e rigonfiamento delle fontanelle.

In generale, però, i sintomi possono essere presenti più o meno simultaneamente. "La maggior parte delle meningiti virali però presenta una sintomatologia molto sfumata, tant'è vero che la malattia non viene neanche diagnosticata perché si scambia per un altro tipo di infezione" dice Alberto Villani, Responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. 

Come si fa la diagnosi di meningite virale

La meningite virale, come abbiamo visto, esordisce in modo molto simile alla meningite batterica, malattia più rara, ma anche molto più pericolosa. Poiché i sintomi sono pressoché gli stessi, per i medici è importantissimo capire se si tratta di meningite virale o batterica e quale sia l'agente responsabile.

La diagnosi più sicura si ha con una puntura lombare che aspira e permette di analizzare il liquido encefalo rachidiano e di distinguere se la meningite è di natura virale o batterica. Si tratta di un'indagine che si esegue necessariamente in ospedale. 

Come si cura la meningite virale

Fortunatamente, la meningite virale è una malattia che guarisce da sola, magari con l'aiuto di terapie che vadano ad attenuare i sintomi, se per il bambino sono particolarmente intensi. La meningite virale, a differenza i quella batterica e fungina che richiedono il ricovero in ospedale, può essere curata a domicilio se le condizioni di salute del bimbo lo consentono.

Il bambino con meningite virale dovrà stare a riposo ed eventualmente assumere degli analgesici contro il mal di testa e degli antiemetici contro il vomito. "Nella stragrande maggioranza dei casi il decorso è benigno e, anche se non si fanno cure, nell'arco di una decina di giorni si risolve tutto, con una ripresa perfetta delle condizioni generali" dice Villani. 

Solo in presenza di alcuni virus particolarmente aggressivi, come l'Herpes Simplex o Zoster, sarà necessaria una terapia con specifici antivirali che accelerano la guarigione.

La meningite virale generalmente non è pericolosa, o almeno non tanto quanto la meningite batterica, ma se colpisce un bambino con disturbi del sistema immunitario, allora il quadro clinico potrebbe essere più grave e può essere necessario il ricovero.

La meningite virale è contagiosa?

Fortunatamente la meningite virale è una malattia con una bassa contagiosità. Come evidenziato dai CDC americani (Centers for Disease Control and Prevention), le persone che sono state a stretto contatto con una persona con meningite virale potrebbero essere infettati dal virus che ha fatto ammalare quella persona, ma è improbabile che anch'esse sviluppino la meningite.

Come precisa il dott. Pregliasco "la meningite virale ha una bassissima contagiosità, che diventa nulla nelle forme trasmesse da un vettore, cioè in caso di punture di zanzare o morsi di zecche".

Non per niente non sono richieste precauzioni o profilassi per i famigliari o per il compagno di banco, a differenza di quanto accade per la meningite batterica. 

È necessario che il paziente stia in isolamento?

Fino a quando non si capisce di cosa si tratta, l'ospedale per precauzione potrebbe tenere il paziente in isolamento. "E' una forma di protezione anche per il bambino, che durante l'infezione è più depresso dal punto di vista immunitario, quindi potrebbe andare soggetto a sovra infezioni" sottolinea Pregliasco.

È possibile prevenire la meningite virale?

In alcuni casi la meningite virale si può prevenire. Come? Con i vaccini. Nel nostro paese disponiamo della vaccinazione MPRV (contro morbillo, parotite, rosolia e varicella) che protegge indirettamente anche dalle complicanze di queste malattie, tra cui la stessa meningite. Per gli altri virus che potrebbero causare la meningite virale, invece, al momento non esistono vaccini.

Le altre regole di prevenzione importanti sono quelle del buonsenso: sia per il bambino che per l'adulto è importante dormire un numero adeguato di ore e alimentarsi in modo corretto.

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Revisionato da Francesca De Ruvo

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