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Lavaggi nasali con acqua del rubinetto: perché evitarli con i bimbi

di Simona Bianchi - 18.03.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
I lavaggi nasali con acqua del rubinetto non vanno fatti. L'avvertimento da un report dei Cdc a causa di rischio infezione da Acanthamoeba

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Lavaggi nasali con acqua del rubinetto

I lavaggi nasali con acqua del rubinetto sono sconsigliati nei bambini ma anche negli adulti.

A dare l'avvertimento sono i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani che in un report dichiarano che ci sono stati "10 casi di pazienti con infezione da Acanthamoeba" su persone che avevano riferito di aver fatto risciacqui nasali prima di ammalarsi.

Ad ammalarsi sono stati sette uomini e tre donne, "tutti immunocompromessi", come riportano i Cdc. Sette sono sopravvissuti. "La maggior parte faceva risciacqui da mesi o addirittura per anni e almeno la metà utilizzava acqua del rubinetto". Per questo motivo è importante "educare contro l'uso di acqua di rubinetto non bollita per il lavaggio nasale, perché può essere efficace nel prevenire le infezioni invasive da Acanthamoeba, in particolare tra gli immunodepressi".   

Lavaggi non con acqua del rubinetto

Il motivo è che il liquido che fuoriesce dal tubo non è filtrato o trattato e può contenere batteri. L'acqua del rubinetto può essere sicura da bere perché i succhi gastrici uccidono tutti i batteri. Attraverso le cavità nasali, però, i batteri possono continuare a vivere e anche causare pericolose infezioni che, in casi molto rari, possono raggiungere il cervello. Non sono l'ideale neanche i lavaggi nasali con semplice acqua perché può irritare l'interno del naso mentre la soluzione salina consente all'acqua di muoversi attraverso le delicate membrane nasali con poco o nessun bruciore.

"L'ameba è una grave infezione che può colpire il cervello. Secondo un report dei Cdc (gli americani Centers for Disease Control and Prevention, ndr) ci sarebbe un legame con l'utilizzo di acqua non sterile per i lavaggi nasali. Bisogna evitare di utilizzare acqua del rubinetto per i lavaggi nasali". Questo il commento di Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al San Martino di Genova, che commenta su X il rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention americani.

Cosa sono i lavaggi nasali

Il lavaggio nasale è il passaggio di acqua o soluzione salina attraverso la cavità nasale, che permette di lavare il muco ed eliminare eventuali residui dal naso e dai seni nasali. L'Humanitas segnala che il naso andrebbe lavato tutti i giorni, indipendentemente da avere o meno qualche disturbo, perché permette di evitare una qualsiasi reazione infiammatoria a causa, per esempio, di inquinamento o sporcizia. Questa pratica è nota fin dall'antichità con le prime testimonianze che risalgono alle tribù indù dell'Ayurveda indiano. Tra queste popolazioni era consuetudine eseguire quotidianamente jala-neti (pulire il naso con acqua), come parte della soucha (igiene personale secondo le scritture).

Quale soluzione usare per lavaggi nasali sicuri nei bambini

Le soluzioni più utilizzate per fare dei lavaggi nasali sicuri e igienici sono generalmente quelle fisiologiche o ipertoniche. Nei bambini piccoli viene spesso raccomandato l'uso della siringa da inserire nella soluzione fisiologica, per i lavaggi giornalieri. Una tecnica che può essere utilizzata anche dai più grandi, aumentando la quantità di acqua iniettata all'interno delle singole narici. La soluzione isotonica è invece più spesso indicata nel caso siano già presenti patologie come raffreddore, influenza o sinusite.

Come si fa il lavaggio nasale

Quando si fa un lavaggio nasale è utile assicurarsi che la soluzione di acqua salina sia a temperatura ambiente perché l'uso di liquido molto caldo potrebbe scottare o bruciare le vie nasali. In caso di sinusite cronica, l'acqua molto fredda può invece aumentare il rischio di sviluppare escrescenze ossee nel naso. Bisogna fare attenzione anche al dispositivo d'irrigazione che deve essere ben pulito, altrimenti si rischia di reintrodurre batteri nei passaggi nasali. Una volta usato, il dispositivo va fatto asciugare completamente. I passaggi da eseguire sono:

  • Aspirare la soluzione fisiologica con la siringa o aprire la fialetta nel caso di un prodotto già confezionato;
  • Inserire il beccuccio della siringa senza ago, o dell'erogatore, nella narice opposta (se la testa è inclinata a destra, nella narice sinistra, e viceversa);
  • Premere la siringa (o spremere la fialetta), in modo tale che il liquido riesca a passare nella narice adiacente, trascinando con sé tutti i residui;
  • Ripetere il procedimento con la seconda narice, inclinando la testa dall'altro lato.

Nel caso di neonati, per il lavaggio nasale è necessario sdraiare il piccolo sul fianco con la testa leggermente inclinata da un lato.

La punta del flaconcino con la soluzione (o della siringa senza ago) deve essere introdotta leggermente nella narice superiore, per poi spruzzare il liquido che uscirà dalla narice opposta. Dopo aver girato il bambino sull'altro fianco, si può procedere al lavaggio dell'altra narice. In questo modo l'acqua che uscirà dalle cavità nasali porterà con sé muco ed eventuali crosticine. La posizione della testa è molto importante: inclinando la testa del bambino all'indietro, per esempio, la soluzione finirà nella gola del piccolo, facendolo tossire.

Gli effetti collaterali dei lavaggi nasali

I lavaggi nasali, se ben effettuati, non hanno effetti collaterali. Alcuni fastidi possono comparire temporaneamente, per esempio i problemi più comuni possono essere una sensazione di bruciore o pizzicore al naso e una lieve irritazione nei passaggi nasali. Per evitarlo, il suggerimento è usare una soluzione salina con meno sale, come appunto quella fisiologica, e assicurarsi che l'acqua sia a temperatura ambiente quindi non troppo fredda e neanche calda. In ogni caso, i lavaggi nasali sono sicuramente il miglior modo, insieme agli spray medicamentosi, per una corretta pulizia e regressione di un patologia naso-sinusale. 

Revisionato da Luisa Perego

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