Lavaggi nasali preventivi, quando sono davvero utili
Esiste la stagione del naso chiuso? Ni. Vivere in un'area urbana o in un contesto in presenza di inquinamento atmosferico, così come trascorrere diverse ore al giorno in ambienti chiusi contribuisce - e non poco - alla produzione di muco al naso. Raffreddori e congestioni delle vie aeree superiori sono, dunque, spesso dovute a ostruzioni da micropolveri e le secrezioni possono causare difficoltà respiratorie. I lavaggi nasali preventivi sono una pratica molto diffusa, ma per quali fasce d'età e in quali condizioni hanno una reale efficacia? Ne parliamo con Paola Marchisio, direttrice della Pediatria - Pneumoinfettivologia della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico.
Naso: primo meccanismo di difesa
"Oltre alle attività respiratoria e olfattiva, il naso garantisce la depurazione, l'umidificazione e il riscaldamento dell'aria inspirata mentre le cavità nasali costituiscono il primo filtro delle vie aeree grazie alla mucosa nasale respiratoria, costituita a sua volta da uno strato superficiale dotato di cellule ciliate - premette la dottoressa -. Nell'epitelio respiratorio, ossia la superficie interna del naso su cui si trovano le ciglia, avviene il primo imprigionamento degli agenti esterni attraverso il muco. Questo, ancora, è spostato dalle ciglia nasali verso la gola, affinché questi scarti possano essere smaltiti ed espulsi correttamente dall'organismo. Il freddo, il fumo passivo se parliamo di bambini, e le infezioni virali incidono negativamente sull'attività delle mucose ed è per questo che per i più piccoli si può suggerire la pratica semplice e poco invasiva dei lavaggi nasali".
Cosa sono i lavaggi nasali preventivi?
"I lavaggi nasali con soluzione fisiologica sono utili per rimuovere secrezioni, polveri, allergeni e prodotti dell'inquinamento, che ostruiscono le prime vie aeree con conseguente difficoltà respiratoria - spiega la pediatra -. In questo modo è possibile mantenere le mucose (e il loro funzionamento) in condizioni ottimali. La corretta igiene nasale dovrebbe diventare, soprattutto per alcune categorie di bambini, una buona abitudine, come lavarsi i denti.
Infine, ripristinare la funzione di difesa del naso attraverso questa pratica ha senso soprattutto se si vive in una zona inquinata o se si soffre di allergie. Il lavaggio, infatti, serve anche a ridurre la quantità di allergeni a contatto con la mucosa respiratoria".
Per chi è utile la pratica dei lavaggi nasali preventivi?
"Tenere pulito il naso è sicuramente utile per i soggetti che vivono in situazioni a rischio e in cui c'è una concentrazione maggiore di virus e batteri, basti pensare alla frequentazione quotidiana dell'asilo nido o della scuola materna - chiarisce Marchisio -. Chi non soffre di allergie, vive in ambienti più salubri e non trascorre numerose ore in locali chiusi potrebbe non avere bisogno, invece, di una pulizia costante: in particolare nei neonati considerare il lavaggio nasale come forma di prevenzione non è decisivo ed è piuttosto consigliabile solo in presenza di naso chiuso. Nei bambini dopo i sei anni, inoltre, e negli adulti, la pratica non è particolarmente utile se non si è soggetti allergici o si è, appunto, raffreddati".
Lavaggi nasali: quali dispositivi usare a scopo preventivo?
Sono diverse le strategie che si possono adottare per pulire il naso dei più piccoli. Ecco i consigli di Paola Marchisio:
- Nel primo mese di vita del bambino - introduce il medico - preferiamo le fialette con fisiologica sterile usa e getta, per evitare qualunque rischio. Il neonato sta disteso supino, testa reclinata e la fisiologica si fa scorrere nella narice superiore, direzionando il getto verso l'orecchio.
- Dai 6 mesi di vita si può usare la siringa e sono disponibili adattatori che nebulizzano il liquido. La fisiologica, tiepida e lenta, deve entrare da una narice e uscire dall'altra per essere sicuri che arrivi al nasofaringe. Se il bambino può essere tenuto in braccio, meglio posizionarlo con la sua testa più in basso rispetto al piano delle sue spalle. Le bottigliette spray, invece, richiedono maggiori accorgimenti: innanzitutto perché il liquido erogato è frequentemente freddo, e poi perché il getto potrebbe essere troppo forte per il piccolo. Il volume della fisiologica dipende dall'età del bambino.
Soluzione fisiologica o soluzione ipertonica?
Acqua e sale. Di questo parliamo principalmente quando ci riferiamo alle soluzioni per i lavaggi nasali. Eppure non tutte le formulazioni per la pulizia delle vie aeree sono uguali.
"Tra le soluzioni disponibili in commercio, la fisiologica e l'ipertonica al 3% sono le più utilizzate – commenta Marchisio – e sono
- Soluzione fisiologica: ha un contenuto di NaCl di circa 9 g/L e garantisce un effetto meccanico di pulizia della mucosa nasale rimuovendo le impurità dell'aria e la presenza di allergeni e accelerando i processi di guarigione in corso di infezione.
- Soluzione ipertonica: il suo contenuto salino è superiore a 9 g/L e generalmente le più comuni sono concentrate al 3%, (contengono circa 30 g/L di NaCl). La soluzione ipertonica è osmoticamente attiva e richiama acqua dalla sottomucosa stimolando il riflesso della tosse e favorendo il distacco del muco dalla superficie delle vie aeree. Non sono, dunque, due alternative interscambiabili e consideriamo l'ipertonica non adatta a una funzione preventiva ma in caso di ostruzione nasale, o rilevante congestione, o episodio allergico in fase acuta".
L'intervistata
L'intervistata è Paola Marchisio, direttrice della Pediatria - Pneumoinfettivologia della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico.