Le malattie cardiovascolari e cerebrovascolari nei bambini
Cuore e cervello sono, anche idealmente, le due parti più importanti per la vita di un bambino. Ma cosa succede quando qualcosa non funziona come dovrebbe? Scopriamo i possibili scenari.
Le malattie cardiovascolari
Quando si parla di una malattia del cuore, in realtà si sta discutendo di una cardiopatia, la quale può dipendere da un danneggiamento del muscolo cardiaco o dei vasi sanguigni, o da una malformazione al cuore che interessa l'apparato cardiovascolare.
Circa un bambino su 100 nasce con un difetto cardiaco, tuttavia non tutti i cosiddetti "problemi al cuore" presentano la medesima gravità: esistono infatti le cardiopatie semplici, quando la malformazione riguarda solo una valvola o un setto cardiaco (interatriale, interventricolare o dotto di Botallo) e le cardiopatie complesse, dove invece i difetti sono estesi a diverse parti del cuore.
Cause
Le cardiopatie congenite sono quei difetti cardiaci che si sviluppano quando il feto è ancora dentro all'utero. Ancora oggi si sa ben poco sulle effettive cause che dietro simili malformazioni, tuttavia gli esperti ritengono che siano i fattori genetici a giocare un ruolo decisivo.
Le cardiopatie acquisite, invece, si sviluppano in seguito ad un funzionamento "sballato" del cuore nel corso della vita, il che spesso è dovuto a comportamenti non corretti (fumo, alimentazione scorretta ecc…) o patologie come l'ipertensione. Tra queste si può citare la cardiopatia ischemica, che a causa di un flusso insufficiente di sangue nel muscolo cardiaco può provocare svenimenti o, nei casi peggiori, infarti.
Le cardiopatie congenite più comuni tra i bambini comprendono:
- Difetto interatriale
- Difetto interventricolare
- Difetto al canale atrioventricolare
- Dotto arterioso pervio
- Stenosi polmonare, ossia un restringimento della valvola che regola il flusso di sangue ai polmoni
- Stenosi aortica, ossia la riduzione della capacità di apertura della valvola aortica
- Coartazione aortica.
- Tetralogia di Fallot (cardiopatia congenita cianogena)
Malattie del cuore nei bambini: quali sono i sintomi più comuni?
Quali sono i sintomi più comuni nei bambini per accorgersi di eventuli problematiche legate al cuore?
Il soffio al cuore
Nei bambini, la malformazione più comune riguarda il cosiddetto soffio al cuore, il cui nome è dato dallo strano rumore emesso dal passaggio del sangue attraverso le valvole cardiache.
Si tratta infatti di un sintomo, e non di una patologia precisa, anche se spesso vi è confusione a riguardo.
La causa del "soffio" non sempre è dovuta a malformazioni cardiache - può essere provocato anche da condizioni temporanee come febbre, anemia o eccessiva magrezza - tuttavia quando interessa valvole del cuore, setti, vasi o muscoli cardiaci, si dice che il soffio è "organico" e occorre sottoporre i piccoli ad accertamenti.
I sintomi più comuni del soffio al cuore sono fiatone, stanchezza, vertigini, fegato ingrossato, dolore al torace, gonfiore e cianosi.
Aritmia
L'aritmia cardiaca è una condizione che altera la frequenza e la regolarità del battito cardiaco. Si divide in:
- Tachicardia è l'eccessivo aumento di frequenza del battito. I sintomi sono pallore, sudorazione e respiro affannoso.
- Bradicardia è l'eccessiva diminuzione di frequenza del battito, che nei suoi eccessi si manifesta con svenimenti e vertigini.
L'aritmia può presentarsi in forma lieve - spesso dovuta all'assunzione di sostanze eccitanti (come o nicotina), una digestione difficoltosa o sforzi fisici - o in forma più seria, soprattutto quando la causa è un difetto alle valvole cardiache o alle arterie coronariche o delle valvole cardiache.
Quando si sospetta che un bambino possa soffrire di qualche disturbo cardiaco, è necessario rivolgersi in tempi brevi al proprio medico e sottoporre il piccolo ad esami come un elettrocardiogramma.
Le malattie cerebrovascolari
Le malattie cerebrovascolari invece, sono delle alterazioni dei vasi sanguigni cerebrali che possono provocare emorragie o ischemie cerebrali. Sei tratta di condizioni in genere molto gravi, che possono provocare invalidità permanenti o il decesso del soggetto.
Spesso simili malattie si palesano con effetti estemporanei ed improvvisi, come svenimenti, nausee o il tristemente celebre ictus, ossia l'improvvisa chiusura o rottura di un vaso cerebrale e che provoca un colpo apoplettico.
Possibili cause
I motivi scatenanti dietro alle malattie cerebrovascolari possono sono diversi:
- Malformazione aneurismatica della vena di Galeno (MAVG): un aumento della pressione all'interno della vena profonda provocata da una malformazione che impedisce la corretta comunicazione tra vene e tra arterie cerebrali.
- Malattia di Moyamoya: la graduale chiusura delle arterie nel cranio, con conseguenti impedimenti nella circolazione del sangue.
- Anomalie congenite del tratto vascolare cerebrale: malformazioni congenite nello sviluppo dei vasi arteriosi e venosi del cranio. A differenza delle altre anomalie citate, queste sono spesso benigne e possono non richiedere alcun trattamento.
- Aneurismi cerebrali: provocati dalla dilatazione della parete di un'arteria (con conseguente sanguinolento), è una condizione pericolosa ma piuttosto rara nei bambini.
- Malformazioni artero-venose: anomalie nella formazione dei vasi sanguigni.
- Malformazioni cavernose: anomalie nelle strutture vascolari venose a basso flusso.
Oltre alle cause congenite, anche lo stile di vita può favorire lo sviluppo di complicazioni cerebrovascolari (fumo, droghe ecc…), anche se tale casistica non riguarda - o almeno si spera - i più giovani.
Ischemie, svenimenti, sonnolenza e crisi epilettiche sono le conseguenze più frequenti. In caso si sospettasse l'insorgere di una malattia cerebrovascolare, la diagnosi di solito viene effettuata attraverso esami neuroradiologici: angiografia, tomografia computerizzata o risonanza magnetica.
Come si trattano le malattie cerebrovascolari
La cura delle malattie cerebrovascolari è un processo delicato, che varia molto in base alla tipologia e alla gravità della condizione. Il trattamento infatti può prevedere:
- Sessioni di radioterapia mirata per "chiudere" il difetto
- Rivascolarizzazione (per mezzo di farmaci, stent o bypass)
- Asportazioni chirurgiche della malformazione
FONTI: Ospedale Bambino Gesù; Humanitas;