Home Bambino Salute

Malattia di Lyme nei bambini

di Ines Delio - 04.05.2023 - Scrivici

malattia-di-lyme
Fonte: Shutterstock
La malattia di Lyme è un'infezione trasmessa dalle zecche, che può colpire i bambini che vivono o si recano in zone boschive. Quali sono i sintomi e come curarla

In questo articolo

Malattia di Lyme e bambini

Quando i bambini iniziano a trascorrere del tempo all'aria aperta, molti genitori si preoccupano che possano contrarre la malattia di Lyme, diventata la più comune patologia trasmessa dalle zecche negli Stati Uniti, ma frequente anche in alcune regioni italiane. A essere maggiormente soggetti all'infezione sono proprio i più piccoli e i giovani adulti che vivono o si recano in zone boschive.

Sebbene si manifesti durante tutto l'anno, la maggior parte dei casi si verifica in estate e a inizio autunno. Se non è diagnosticata in tempo, può manifestarsi con sintomi gravi e persistenti, assumendo un decorso cronico qualora non curata.

Malattia di Lyme: cos'è e perché si chiama così

La malattia di Lyme è stata identificata per la prima volta nel 1976, anno in cui verificarono diversi casi a Lyme, nel Connecticut, da cui il nome. Attualmente è l'infezione più comune trasmessa dalle zecche negli Stati Uniti, ma è presente anche in Italia, dove è più frequente in regioni come Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Liguria.

A causare la malattia sono i batteri del genere Borrelia, trasmessi dalla zecca del cervo (Ixodes), così chiamata in quanto le zecche adulte si nutrono spesso del sangue dei cervi, mentre le giovani (larve e ninfe) di quello dei roditori, ed è proprio nella fase di ninfe che infettano gli esseri umani. In Europa, gli ospiti delle zecche adulte sono, invece, ovini.

Malattia di Lyme: immagini

malattia di Lyme

Malattia di Lyme, Borreliosi o Borrelia: tipica eruzione cutanea o eritema migrante

Fonte: shutterstock

Come si contrae la malattia di Lyme

Di norma, si può contrarre la malattia di Lyme se la zecca infetta rimane attaccata alla pelle per un tempo superiore a 36 ore, quindi per almeno un giorno e mezzo. Nella fase iniziale, accade che i batteri si moltiplicano nel punto in cui si è stati punti, per poi migrare dalla sede della puntura alle zone adiacenti dopo un periodo che va dai 3 ai 32 giorni, causando un'eruzione cutanea definita 'eritema migrante'.

Se scoperta e trattata precocemente, la stragrande maggioranza dei bambini guarisce completamente. Qualora, invece, non si intervenga tempestivamente, i batteri che causano la malattia di Lyme possono attaccare altri organi del corpo tra cui la pelle, il cuore, il sistema nervoso e le articolazioni. Il bambino può, inoltre, contrarla più di una volta, anche se è già stato trattato in precedenza.

I sintomi della malattia di Lyme

La maggior parte dei bambini che sviluppano la malattia di Lyme non ricorda di essere stata punta da una zecca. I sintomi possono manifestarsi, generalmente, da pochi giorni a oltre un mese dopo la puntura. Il decorso della malattia di Lyme è suddiviso in tre fasi, solitamente separate da un periodo asintomatico:

  • fase precoce localizzata
  • fase precoce diffusa
  • fase tardiva

Fase precoce localizzata

In questa fase, generalmente compare una grande macchia rossa in rilievo, detta 'eritema migrante' nella sede della puntura, che di solito si può notare su cosce, natiche, tronco o sotto un'ascella.

La si può vedere aumentare lentamente di dimensioni fino a raggiungere un diametro massimo di 50 centimetri, spesso schiarendosi al centro. Il suo aspetto, però, può variare, e a volte l'eruzione cutanea somiglia a un occhio di bue, con macchia rossa al centro circondata da un anello chiaro, a sua volta circondato da un altro rosso. L'eritema migrante non causa prurito o dolore, ma la zona può risultare calda al tatto. Normalmente, la macchia scompare in 3-4 settimane. Tuttavia, circa il 25% dei soggetti infetti non la sviluppa o non la nota.

Fase precoce diffusa

Questa fase inizia quando i batteri si diffondono nel corpo, da qualche giorno a qualche settimana dopo la comparsa della macchia. Tra i principali sintomi, che possono durare anche settimane, ci sono:

  • affaticamento
  • brividi
  • febbre
  • mal di testa
  • rigidità del collo
  • dolori muscolari
  • articolazioni gonfie e dolenti

Purtroppo non è semplice distinguerli da quelli dell'influenza o da comuni infezioni virali, soprattutto in assenza di eritema migrante. A volte, inoltre, si possono sviluppare sintomi più gravi, e i batteri possono colpire il sistema nervoso o comportare problemi cardiaci.

Fase tardiva

Nei casi in cui la fase iniziale non venga trattata, si possono sviluppare altre complicazioni, anche molto dopo essere stati infettati. In particolare, oltre la metà dei bambini non trattati sviluppa l'artrite, più frequentemente del ginocchio, dopo settimane o mesi dalla puntura della zecca.

Diagnosi

Oltre a ricorrere ai sintomi, la diagnosi per la malattia di Lyme viene effettuata con un'analisi del sangue (test ELISA).

Malattia di Lyme nei bambini: c'è una cura?

Una volta diagnosticata, la malattia di Lyme può essere trattata con una terapia antibiotica mirata, tenendo presente che la scelta del farmaco e la durata del trattamento dipendono dal tipo di manifestazione clinica individuata dal medico. Ovviamente, un trattamento precoce è più efficace per prevenire le complicanze. La terapia più utilizzata nei bambini, nelle forme a localizzazione solo cutanea, è l'amoxicillina, mentre la doxiciclina viene somministrata solitamente ai bambini di età superiore a 8 anni. Gli antibiotici possono inoltre contribuire ad alleviare molti dei sintomi della malattia di Lyme.

Malattia di Lyme: si guarisce? A chi rivolgersi?

Certamente. Se si effettua il trattamento nel modo giusto, e nei tempi, si guarisce. Questa malattia risponde bene agli antibiotici. Quello che conta è rivolgersi a medici informati e preparati sulla malattia.

Si muore per la malattia di Lyme? Solo nei casi più gravi, dato che sia la forma neurologica sia quella cardiaca possono compromettere la vita.

Malattia di Lyme e vaccino

Non esiste un vaccino per la malattia di Lyme e ci si può ammalare più volte. Il morso di una zecca può però causare anche un'altra malattia: la meningoencefalite da zecca o TBE.

E' una malattia di natura virale che può colpire il sistema nervoso centrale e/o periferico e che può avere un decorso serio e potenzialmente grave.

Non esiste una cura specifica e si può prevenire con comportamenti atti a evitare le punture di zecca e la vaccinazione.

Il vaccino è entrato in commercio nel nostro Paese all'inizio del 2006, ma è da tempo utilizzato in vari Paesi europei. Chi è esposto al rischio di morso di zecche in aree endemiche per TBE, è consigliata la vaccinazione, che consiste in tre dosi da somministrare ad un intervallo di 1-3 mesi tra le prime due dosi e 9-12 mesi tra la seconda e la terza dose. La protezione conferita dal ciclo vaccinale è di circa tre anni. La formulazione pediatrica è per bambini da 1 a 15 anni. Per ottenere la protezione immunitaria prima dell'inizio dell'attività stagionale delle zecche, che avviene in primavera, la prima e la seconda dose devono essere somministrate nei mesi invernali.

Il vaccino utilizzato ora in Italia è un vaccino inattivato. In alcune Regioni (per esempio in Friuli Venezia Giulia) viene offerto gratuitamente.

Malattia di Lyme e personaggi famosi

Sono diversi i personaggi famosi che sono stati colpiti dalla malattia di Lyme e hanno raccontato pubblicamente il loro calvario.

Tra questi:

  • Bella Hadid e sua madre,
  • Richard Gere,
  • Alec Baldwin,
  • Victoria Cabell
  • Ben Stiller,
  • Avril Lavigne
  • George W Bush
  • Justin Bieber
  • Peter Sarsgaard
  • Kelly Osbourne

Revisionato da Luisa Perego

TI POTREBBE INTERESSARE

ultimi articoli