Infezioni da virus respiratorio sinciziale
Il virus respiratorio sinciziale provoca infezioni delle vie aeree e dei polmoni. Negli adulti e nei bambini sopra i due anni è in genere asintomatico o provoca sintomi lievi, simili al raffreddore.
Nei bambini sotto i due anni e in particolare nei prematuri, invece, è uno dei responsabili principali di polmonite e bronchiolite. In questi casi si manifesta con febbre, tosse, difficoltà nella respirazione, respiro sibilante. In alcuni casi può essere necessario il ricovero in ospedale.
Mal d'orecchie
Se il bambino è grandicello dirà lui stesso di provare dolore a un orecchio. Ma anche i più piccoli lo "dicono": se sono irritabili, si toccano di continuo un orecchio e hanno la febbre, molto probabilmente è colpa di un'infezione e in genere si tratta di otite media.
I bambini sono facilmente soggetti all'otite per via delle piccole dimensioni delle trombe di Eustachio, le strutture che collegano le orecchie alle cavità nasali e alla faringe. Basta un raffreddore per facilitare la proliferazione di virus e batteri in queste strutture.
Molte vaccinazioni infantili proteggono da batteri che possono causare anche otiti.
Rispetto alla la terapia, a meno che il bambino non sia molto piccolo e in condizioni molto compromesse, le linee guida della Società italiana di pediatria suggeriscono di aspettare qualche giorno prima di prescrivere eventuali antibiotici. Per il dolore, si possono usare paracetamolo o ibuprofene.
Otite media secretiva
Anche detta otite media con effusione, con versamento, catarrale o, in inglese, glue ear ("orecchio di colla"), è caratterizzata dall'accumulo di un fluido mucoso nell'orecchio medio. Compare di solito dopo un'infezione acuta dell'orecchio o delle vie aeree superiori e si manifesta con una certa difficoltà uditiva del bambino, che fatica a seguire le conversazioni, chiede che gli vengano ripetute le cose e guarda la tv a un volume più alto del solito.
In genere si risolve da sola nel giro di qualche settimana o mese. Se questo non accade, può essere necessario un piccolo intervento chirurgico per il drenaggio del fluido.
Laringite acuta (croup)
Una tosse secca "abbaiante", simile al verso di una foca e che si manifesta all'improvviso, in particolare di notte; la voce roca e stridente; una certa difficoltà respiratoria. Sono i sintomi principali della laringite acuta o croup, una malattia che interessa soprattutto i bambini sotto i 5 anni, causata da infezioni e infiammazioni di laringe, trachea o bronchi.
In genere si tratta di una condizione lieve, che si cura a casa con cortisonici. A volte, però, se la difficoltà respiratoria è molto grave, può essere necessario il ricovero.
In ogni caso, la prima volta che si verifica è buona norma portare il bimbo al pronto soccorso o consultare il proprio medico, anche per venire tranquillizzati e per imparare come comportarsi, se il fenomeno dovesse ripresentarsi.
Scarlattina
A volte, la faringite da streptococco si accompagna a un'eruzione cutanea, con piccole macchie rossastre che, dal torace e dalla pancia, si estendono su tutto il corpo. Si tratta allora di scarlattina, malattia infettiva causata sempre da streptococchi. In passato era considerata una malattia pericolosa perché poteva portare a febbre reumatica e, in rari casi, a complicazioni cardiache. Oggi, però, può facilmente essere trattata con antibiotici.
Quinta malattia
Chiamata anche eritema infettivo o malattia delle guance schiaffeggiate, ha come sintomo caratteristico un arrossamento delle guance, che appaiono come se fossero state schiaffeggiate. L'eritema però può interessare anche il torace, le braccia o le gambe. Qualche giorno prima di questi sintomi, possono esserci un po' di febbre e del malessere generale.
La malattia, causata dal parvovirus B19, è infettiva nei primi giorni, ma non quando c'è l'eritema. Si risolve da sola in una decina di giorni.
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Varicella
Causata dal virus Varicella zoster, è una delle classiche malattie infettive dell'infanzia: tutti conoscono le tipiche vescicole rosa e pruriginose, che compaiono su testa, tronco, viso e arti, insieme a febbre e a lieve malessere generale. Se una volta era un rito di passaggio dell'infanzia, oggi può essere prevenuta con un vaccino. La vaccinazione è importante, perché la malattia può provocare complicanze anche gravi nei neonati, negli adulti e nelle donne in gravidanza.
Parotite (orecchioni)
Il sintomo principale - l'ingrossamento delle ghiandole salivari, con un caratteristico gonfiore del collo, appena sotto alle orecchie - difficilmente passa inosservato. Si tratta di una malattia infettiva virale, che in genere si risolve da sola. Sono comunque possibili alcune complicanze (più frequenti negli adulti). Può essere prevenuta con il vaccino trivalente (anche contro morbillo e rosolia).
Influenza
Febbre alta, brividi, dolori muscolari, stanchezza estrema, nausea o vomito: sono i sintomi più comuni dell'influenza, malattia di origine virale che si manifesta tipicamente durante il periodo invernale. Nella maggior parte dei casi, nei bambini l'influenza fa il suo corso senza bisogno di terapie e senza causare problemi particolari. Più raramente, però, può portare a complicazioni anche serie, come la polmonite.
Per alcuni bambini considerati a rischio (per esempio perché affetti da malattie respiratorie o cardiache) è consigliata la vaccinazione.
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Rosolia
Malattia infettiva causata da un virus, si manifesta in modo conclamato solo nella metà dei casi, con febbre non molto alta, malessere generale e un'eruzione cutanea (macchioline rosa che compaiono prima sul viso e poi sul resto del corpo). È in genere una malattia innocua (qualche complicazione è possibile soprattutto negli adulti). Se contratta in gravidanza, però, può avere conseguenze molto gravi per il feto: per questo è bene prevenirla attraverso un vaccino (il trivalente, anche contro morbillo e parotite).
Morbillo
Prima compaiono febbre, tosse, naso che cola. E quando questi sintomi svaniscono, è la volta dell'eruzione cutanea: una miriade di piccoli puntini rossi dietro le orecchie e sul viso, e via via su tutto il resto del corpo. Nella maggior parte dei casi, la malattia - di origine virale - guarisce da sola in pochi giorni. Le complicazioni sono rare, ma possono essere anche molto gravi (per esempio polmonite ed encefalite). La disponibilità di un vaccino ha ridotto di molto la frequenza della malattia, ma è importante continuare a vaccinare i bambini per tenerla davvero sotto controllo.
Pertosse
Nelle forme non complicate si distinguono tre fasi: la prima è detta catarrale e si manifesta con starnuti, lacrimazione, raucedine, svogliatezza, tosse notturna e, a volte, una leggera febbre. Segue la fase convulsiva, in cui gli accessi di tosse diventano incontenibili, fino a rendere difficile respirare, e sono spesso seguiti da vomito. Infine c'è la fase di convalescenza, in cui i sintomi si attenuano e le condizioni migliorano.
La malattia, di origine batterica, può essere molto pericolosa nei lattanti, perché può dare complicanze gravi come polmoniti ed encefaliti.
Per fortuna è disponibile un vaccino, il cosiddetto DTPa (anche contro difterite e tetano), che però può essere somministrato solo dopo i due tre mesi di vita. Per questo in molti paesi si sta diffondendo la vaccinazione delle mamme nell'ultimo trimestre di gravidanza.
Rotavirus
Il rotavirus è la causa più comune di gastroenterite nei neonati e nei bambini sotto i 5 anni. I sintomi principali dell'infezione sono febbre, vomito e diarrea che possono portare a disidratazione, anche grave. La malattia è particolarmente pericolosa nei paesi in via di sviluppo, dove è difficile mettere in atto i trattamenti adeguati. Esistono però due vaccini, che hanno permesso di ridurre il numero di casi.
Faringite da streptococco
Spesso i bambini hanno mal di gola e in genere la causa è il classico raffreddore o la classica influenza. Se però il mal di gola non passa dopo qualche giorno e si accompagna a difficoltà a deglutire, stanchezza, febbre, potrebbe trattarsi di un'infezione da streptococco. Per essere sicuri, occorre fare il tampone faringeo: in caso, la terapia sarà antibiotica.
https://www.nostrofiglio.it/bambino/bambino-3-6-anni/scuola-materna/aiuto-il-bambino-ha-lo-streptococco
Impetigine
È un'infezione batterica della pelle, causata in genere da streptococchi o stafilococchi. È abbastanza frequente, soprattutto in estate, in bambini sotto i dieci anni e si manifesta con piccole bollicine acquose circondate da un alone rosso che compaiono prevalentemente su viso, collo e mani. Il trattamento prevede l'uso di disinfettati e di creme antibiotiche.
Malattia mani-piedi-bocca
È una malattia virale che colpisce in genere i bambini sotto i 10 anni e ancora di più sotto i 5. Il primo sintomo è la febbre, seguito da malessere generale e dalla comparsa di vescicole simili a quelle della varicella in bocca, sulle palme delle mani e sulle piante dei piedi, ma anche sulle natiche e nella zona genitale e su gomiti e ginocchia. Non tutti i piccoli pazienti manifestano contemporaneamente tutti i sintomi.
La malattia si risolve da sola in una decina di giorni (al massimo si usano farmaci per abbassare la febbre). Il rischio principale è la disidratazione, perché le vescicole in bocca possono dare fastidio, facendo sì che il bimbo mangi e beva meno del solito.
Allergia stagionale
Sembra raffreddore, ma in realtà è rinite allergica, scatenata dalla presenza nell'ambiente di pollini, sostanze generalmente innocue, ma che in alcuni bambini provocano una risposta eccessiva del sistema immunitario. Ecco allora che durante la stagione di impollinazione di piante come cipressi, betulle e graminacee i bambini starnutiscono, hanno il naso chiuso, che cola e prude e spesso anche congiuntivite. Alcuni farmaci aiutano a tenere sotto controllo i sintomi.
https://www.nostrofiglio.it/bambino/bambino-1-3-anni/allergie-e-bambini/stagione-allergie
Malattia di Lyme
È causata da un batterio (Borrelia burgdorferi) e viene trasmessa dalle zecche, che ospitano il batterio stesso. In caso di puntura di zecche, dunque, bisogna stare attenti a eventuali sintomi. In genere, la prima manifestazione è una macchia rossastra in corrispondenza della puntura, che compare 1-2 settimane dopo che si è stati punti. L'eritema cutaneo può essere accompagnato da febbre, brividi, dolori articolari. Se non viene trattata, la malattia può estendersi ad articolazioni, cuore e sistema nervoso. In genere viene trattata con successo con una terapia antibiotica.
Sindrome di Reye
Condizione molto rara, ma che purtroppo può provocare danni seri al fegato e al cervello. I sintomi si manifestano in genere pochi giorni dopo un'infezione virale, e possono comprendere vomito persistente, svogliatezza, apatia, respirazione molto rapida, convulsioni. Se la malattia progredisce, si può arrivare a cambiamenti dell'umore (come aggressività) e al coma.
La causa è sconosciuta: poiché spesso si manifesta in bambini e ragazzi che abbiano assunto aspirina durante un'infezione virale, questo farmaco è assolutamente controindicato sotto i 16 anni (in caso, va assunto solo dietro stretta sorveglianza medica). Per affrontare la sindrome è necessario il ricovero.
Occhi rossi (congiuntivite)
Occhi che si arrossano, prudono, bruciano e lacrimano: sono i sintomi della congiuntivite, un'infiammazione dell'occhio che può avere diverse cause (in genere infezione batterica o virale, ma anche allergie). È molto comune nei bambini, perché si diffonde facilmente a scuola e negli asili.
La terapia dipende dalle cause: a volte può bastare un'accurata pulizia.
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Sindrome di Kawasaki
È una malattia rara, dalle cause ancora sconosciute, che comporta un'infiammazione dei vasi sanguigni e colpisce soprattutto i bambini sotto i cinque anni. I sintomi principali sono febbre alta, ingrossamento dei linfonodi, congiuntivite, ingrossamento e arrossamento delle labbra e della lingua, rigonfiamento di mani e piedi. Inoltre possono esserci dolori articolari ed eruzioni cutanee. A volte si risolve da sola, ma è possibile una terapia a base di immunoglobuline: nei casi più gravi, se non trattati, possono manifestarsi complicazioni cardiovascolari.
Meningite
Si tratta di un’infiammazione delle membrane (le meningi) che avvolgono il cervello e il midollo spinale e può essere causata da infezioni virali (più comuni e benigne) o batteriche (più rare, ma anche più serie, con conseguenze anche gravi o addirittura fatali). Indipendentemente dall'origine, si manifesta con febbre, mal di testa, nausea, irrigidimento della parte posteriore del collo. Nei neonati, però, i sintomi possono essere meno evidenti e più sfumati: sonnolenza, scarso appetito, irritabilità, febbre, pianto continuo, convulsioni.
Sono disponibili vaccini contro alcuni batteri responsabili della malattia, in particolare l'Hameophilus influenzae, il meningococco B e il meningococco C.
Tigna
Anche in questo caso si tratta di un'infezione della pelle, causata però da funghi. Può interessare la testa (allora compaiono chiazze tondeggianti prive di capelli) oppure il corpo: in questo caso il bambino colpito mostra chiazze ad anello, rossastre o argentate. L'infezione è piuttosto comune e viene facilmente trattata con farmaci antimicotici.
Le chiazze vanno coperte, per evitare il contagio (e l'autocontagio) della malattia, che si trasmette per contatto diretto, oppure indiretto tramite lo scambio di pettini, spazzole, asciugamani contaminati.