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Nei e bambini: tutto ciò che c’è da sapere

di Francesca De Ruvo - 02.09.2024 - Scrivici

nei
Fonte: shutterstock
Nella maggior parte dei casi i nei sono innocui, ma controllarli è importante per la prevenzione del melanoma.

In questo articolo

La comparsa di nuovi nei sulla pelle del bambino spesso allarma mamme e papà, ma durante la crescita questo evento è assolutamente normale. Tuttavia, è cruciale che i genitori sappiano come identificare eventuali cambiamenti e campanelli d'allarme. In questo articolo vediamo tutto ciò che c'è da sapere sui nei, come controllarli e monitorarli correttamente, come prevenire il rischio del temutissimo melanoma nei bambini e capiremo quando è il caso di consultare un dermatologo.

Che cosa sono i nei?

I nei, chiamati anche nevi nel linguaggio medico, sono macchie pigmentate che si formano sulla pelle quando i melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina (il pigmento che dà colore alla pelle), si accumulano in un'area specifica. Possono localizzarsi su qualsiasi parte del corpo e ne esistono diversi tipi: piatti o palpabili al tatto, rugosi o lisci, con o senza peli. Inoltre, i nei possono essere presenti nei bimbi alla nascita o svilupparsi nel corso della vita. 

I nei congeniti

Sono quelli presenti alla nascita o che compaiono entro i primi due anni di vita del bambino e possono avere dimensioni diverse, da piccole macchie a grandi lesioni che coprono ampie aree della pelle. Anche il colore può variare, alcuni sono più chiari e altri invece possono essere molto scuri, quasi neri. In media, solo un neonato su cento nasce con uno o più nei.

I nei acquisiti 

Sono i più comuni; possono comparire durante l'infanzia e l'adolescenza. I nei acquisiti spesso iniziano come piccoli punti e possono crescere gradualmente. La comparsa di nuovi nei sulla pelle di bambini e bambine, specie se di carnagione chiara, è quindi assolutamente normale e non deve preoccupare i genitori.

La maggior parte dei nei presenti alla nascita o sviluppatosi in seguito è innocua e non richiede intervento medico.

Tuttavia, è essenziale che i genitori sappiano come monitorare i nei e cogliere subito i potenziali segnali di allerta.

Perché è importante monitorare i nei

Ogni individuo adulto ha in media tra i 20 e i 40 nei e sarebbe davvero assurdo far controllare i bimbi da un dermatologo ogni volta che compare un nuovo neo. Ciò che invece è davvero importante è che i nei vengano monitorati, sia quelli dei bimbi e ancora di più quelli degli adulti perché, sebbene la maggior parte dei nei siano benigni, alcuni possono cambiare nel tempo ed evolvere in condizioni più gravi come il melanoma. I cambiamenti nei nei, come variazioni nella dimensione, nella forma e nel colore possono indicare la necessità di consultare il medico/pediatra e poi in caso un dermatologo. 

La regola dell'ABCDE

Per distinguere un neo da un melanoma si consiglia di seguire la regola dell'ABCDE che, come ricorda l'Istituto Superiore di Sanità, pone l'attenzione su 5 caratteristiche:

  • A - asimmetria: i nei sono simmetrici, mentre il melanoma presenta una metà più grande dell'altra;
  • B - bordo: i bordi di un neo sono regolari, quelli di un melanoma sono frastagliati e irregolari;
  • C - colore: i nei hanno un colore unico e uniforme, mentre il melanoma può avere più colori;
  • D - dimensioni: i nei crescono fino a un diametro di 6 mm, le dimensioni dei melanomi di solito superano i 6 mm;
  • E - evoluzione: la rapida crescita di un qualunque neo o macchia pigmentata deve destare sospetto.

Altri segnali di allarme sono il sanguinamento o il prurito, così come la comparsa di un nodulo o di un'area arrossata intorno al neo.

Bisogna poi precisare che i nei dei bambini sono in una fase di "assestamento" e possono quindi verificarsi alcune modificazioni innocue. In caso di dubbio è sempre meglio chiedere al pediatra.

Mappatura dei nei: sì o no?

Negli ultimi anni, la mappatura dei nei, realizzata tramite epiluminescenza digitalizzata, è diventata un metodo importante per monitorare i nei, consentendo di valutare le caratteristiche non visibili a occhio nudo. Tuttavia, questo tipo di controllo non è generalmente necessario nei bambini sotto i 12 anni. Solo se uno o più nei appaiono asimmetrici e di colori differenti allora è il caso di contattare il pediatra. Tramite il dermatoscopio, uno strumento manuale che consente di visualizzare i dettagli dei nei, il curante potrà avere un quadro della situazione e valutare se è il caso o meno di effettuare una visita specialistica.



I fattori di rischio per il melanoma

Come abbiamo già ripetuto, la maggior parte dei nei è benigna, in alcuni casi però i nei possono trasformarsi in melanomi, ovvero tumori della pelle. Il melanoma in età pediatrica è tuttavia molto raro: sotto i 21 anni si contano in media 5 o 6 casi ogni milione di persone.

Tra i fattori di rischio che dovrebbero essere presi in considerazione ricordiamo:

  • la presenza di un nevo congenito, specie se di tipo gigante (più di 20 cm di diametro);
  • la familiarità per il melanoma;
  • il fototipo (pelle e capelli chiari, lentiggini, facilità a scottarsi al sole);
  • presenza di oltre 50 nei acquisiti;
  • eccessiva esposizione ai raggi UV;
  • immunosoppressione;
  • alcune terapie oncologiche.

Ci sono poi altri nei a rischio, ovvero quelli acquisiti durante la crescita e che mostrano caratteristiche irregolari nella forma e/o nel colore. In questo caso si parla di nei atipici ed è bene tenerli sempre sotto controllo. 



Come ridurre il rischio di melanoma?

Per ridurre il rischio di melanoma è importante proteggere i bimbi dai raggi UV, soprattutto nei primi anni di vita. Non tutti lo sanno, ma ogni scottatura aumenta il rischio di sviluppare un melanoma in età adulta.

Per proteggersi dai danni causati dai raggi ultravioletti basta seguire alcune semplici misure di precauzione, quali:

  • utilizzare creme solari ad alta protezione (SPF 30 o 50);
  • restare all'ombra nelle ore più calde della giornata;
  • utilizzare occhiali da sole e cappellino.

E per gli adulti, è importantissimo evitare l'uso di lampade e lettini abbronzanti poiché aumentano il rischio di melanoma.



Domande e risposte

È vero che i nei presenti alla nascita devono essere controllati con più attenzione?  

Bisogna prestare una maggiore attenzione ai nei congeniti, ma senza troppe ansie. I nei a rischio sono prevalentemente quelli di grandi dimensioni.

A partire da che età è consigliata la mappatura dei nei?  

La mappatura dei nei, eseguita tramite l’epiluminescenza digitalizzata, ha poco senso se effettuata prima dei 12 anni, o comunque prima della pubertà.  

È vero che bisogna rimuovere i nei su mani e piedi?  

Spesso si sente ancora dire che i nei sulle mani e sui piedi vanno necessariamente rimossi, ma si tratta di una falsa credenza. Oggigiorno si asportano unicamente i nei che presentano alterazioni e irregolarità. Se il vostro bambino presenta un neo palpabile al tatto su mani e piedi allora è buona norma tenerlo sotto osservazione e valutare il da farsi con il pediatra.

Fonti utilizzate per l'articolo:

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