Nuovo test Sindrome di Down: basterà un prelievo del sangue
La Sindrome di Down colpisce molti nuovi nati, anche se con conseguenze diverse e soprattutto disabilità intellettive di vario genere, più o meno gravi. Un gruppo di ricercatori avrebbe però fatto una scoperta che potrebbe aiutare a capire il perché dell'insorgere di malattie come l'Alzheimer in chi è affetto tra Trisomia 21.
Un prelievo di sangue per la Sindrome di Down
I ricercatori della Sapienza di Roma, in collaborazione con il Centro Sindrome di Down dell'Ospedale pediatrico Bambin Gesù, hanno evidenziato per la prima volta come le alterazioni dell'insulina a livello cerebrale - tipiche di alcune malattie degenerative - siano in realtà già molto precoci nei bambini, anche molto piccoli, affetti da Sindrome di Down.
Per capire il ruolo dell'insulina nel cervello, basterà fare un esame del sangue, niente di invasivo: questo rivoluzionerebbe in maniera definitiva non solo la diagnosi, ma anche lo studio dei trattamenti per curare le disabilità intellettive e, eventualmente, le malattie degenerative.
Cosa fa l’insulina in chi ha la Sindrome di Down
In pratica, l'insulina invia segnali al cervello: quando questa comunicazione è compromessa, lo sono anche alcune funzioni cognitive, come per esempio la memoria e l'apprendimento. L'insulino-resistenza cerebrale è un processo che avviene con l'invecchiamento, e in maniera più importante in chi è affetto dall'Alzheimer, che ha i sintomi appunto della demenza. I bambini con Sindrome di Down avrebbero già queste alterazioni da piccolissimi, e sarebbero alla base delle loro eventuali disabilità intellettive.
Una migliore qualità della vita
Lo scopo di questa ricerca è, oltre a capire il ruolo dell'insulino-resistenza nello sviluppo delle degenerazioni intellettive, anche diagnosticarle prima e con più precisione, in modo da poter intervenire per tempo. In particolare, è utile per studiare i trattamenti che possono migliorare notevolmente la qualità della vita in chi è affetto da Sindrome di Down che, a causa delle disabilità, non può vivere un'esistenza piena.
Le disabilità intellettive non sono infatti le stesse per tutte le persone affette da Sindrome di Down: alcuni vivono una vita soddisfacente, lavorano, hanno una relazione, abitano da soli. In altri casi, invece, c'è bisogno costante di essere seguiti, sia in casa che fuori. Per questo il ruolo dell'insulina nel cervello dei bambini con Trisomia 21 viene analizzato: d'ora in poi sarà più semplice farlo grazie a questo test.
La ricerca costante permette di migliorare la qualità della vita di persone affette da diverse patologie: per questo è importante sostenerla sempre, domani potrebbe toccare a noi.
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