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Long Covid nei bambini: Omicron sarebbe più a rischio

di Elena Berti - 18.01.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Omicron e Long Covid nei bambini: l'incidenza potrebbe essere molto più alta rispetto ad altre varianti a causa dell'alta contagiosità.

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Omicron e Long Covid nei bambini

Ormai è risaputo che Omicron sia altamente contagiosa e che stia colpendo tantissimi bambini, soprattutto perché ancora in minima parte vaccinati e solo nella fascia 5-11. Sappiamo però anche che si tratta di una forma virale con pochissime possibilità di sviluppare conseguenze gravi. Questo però non le esclude del tutto: vediamo cosa è noto riguardo a Omicron e Long Covid nei bambini

Che cos’è il Long Covid

Per Long Covid si intende non tanto una positività al virus che si trascina per molto tempo, quanto conseguenze diverse sull'organismo a seguito dell'infezione. Inizialmente scambiato per stress, il Long Covid è stato delineato già dopo i primi mesi di pandemia, con persone che manifestavano ancora almeno un sintomo a distanza anche di 120 giorni dopo la diagnosi. 

Tra i sintomi più comuni, specie nei bambini: cefalea, insonnia, problemi respiratori, aritmie, dolori muscolari e articolari, stanchezza. 

Omicron più a rischio Long Covid

Anche se la variante Omicron sembra più leggera e con conseguenze raramente gravi, soprattutto in soggetti sani, purtroppo è altamente contagiosa e sta colpendo tantissimi bambini. Per questo non è difficile immaginare che molti dei piccoli che avranno contratto il Covid-19 in questo periodo avranno conseguenze a lungo termine. 

Secondo Moshe Ashkenazi, pediatra israeliano, circa il 7-10% dei contagiati dalle ondate precedenti avrebbe sviluppato il Long Covid, "ma con Omicron, il numero di contagiati è così alto che, anche se solo l'1% dei bambini infetti si ammalasse di Long Covid, questo causerebbe più casi pediatrici di Long Covid rispetto a Delta". 

Reparti pediatrici già saturi

In molti ospedali i reparti pediatrici, proprio a causa dell'altissima contagiosità del virus e di un numero di infetti mai registrato prima, i posti già scarseggiano. Sempre secondo il medico israeliano, il nuovo reparto pediatrico creato apposta per Omicron allo Sheba Medical Center di Ramat Gan potrebbe già essere riempito entro un paio di settimane.

Anche in Italia, molti reparti pediatrici lamentano un'occupazione preoccupante e non sono rari casi di neonati colpiti da Omicron

Come riconoscere il Long Covid nei bambini

Se vostro figlio ha contratto il Covid e volete osservare il suo stato di salute, tenete come riferimento alcuni parametri e i sintomi più comuni del cosiddetto Long Covid. Per esempio, i più comuni sarebbero astenia - cioè una perpetua stanchezza - e la "fame d'aria": se dopo aver salito le scale o fatto un minimo sforzo il bambino ha il fiatone, se lamenta spesso stanchezza ma anche se prova dolori alle ossa o ai muscoli e sente le palpitazioni, parlatene col pediatra, che potrà consigliarvi cosa fare. 

Il Long Covid nei bambini è una possibilità già osservata durante le precedenti ondate, che erano molto meno contagiose di Omicron. Con l'alta diffusione di questa variante, è anche probabile che le conseguenze sul lungo periodo siano molto più diffuse, in proporzione. Per questo è bene non sottovalutare i sintomi dei bambini, e parlarne sempre col pediatra. 

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