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Otite catarrale nei bambini, cos'è e come curarla

di Elena Cioppi - 23.02.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
L'otite catarrale nei bambini è una forma di otite molto diffusa che causa non poco dolore ai piccoli. Ecco le cause e i sintomi e come curarla.

In questo articolo

Otite catarrale

L'otite nei bambini è una malattia che fa penare molto sia il piccolo che i genitori, che lo vedono soffrire per il mal d'orecchio. Quando sono molto piccoli il dolore e il pianto sono accompagnati dall'azione di toccarsi proprio il padiglione auricolare, un segno evidente che c'è qualcosa che non va anche se il bimbo non sa comunicarlo. Quando invece possono dire dove hanno dolore, l'otite diventa un nemico da combattere con la terapia giusta, spesso anche diverse volte nell'arco dell'infanzia, essendo una delle malattie dei bambini più diffusa (preceduta solo dal raffreddore). In alcuni casi però le conseguenze dell'otite nei bambini provocano degli effetti a lungo termine, per fortuna non più accompagnati da dolore ma solo da fastidio: è il caso dell'otite catarrale nei bambini, una declinazione molto diffusa. Quali sono le cause, i sintomi e le cure di questa particolare forma di otite causata dal muco che staziona, sottoforma di catarro, nell'orecchio generando la tipica sensazione di pressione?

Otite catarrale nei bambini, quali sono le cause?

L'otite catarrale si scatena a causa dell'aumento della secrezione di muco a livello auricolare, spesso in conseguenza a un'otite media acuta non curata o non arrivata a risoluzione. L'otite nei bambini a sua volta è causata da un'infiammazione delle alte vie respiratorie: un raffreddore o ad esempio un'influenza che mettono alla prova il piccolo non soltanto durante l'apice della malattia ma anche dopo, con conseguenze che possono sfociare in un'otite. Si può considerare più facilmente come una conseguenza di un'infezione del canale uditivo che può essere di natura batterica o virale: questi agenti esterni arrivano dalle vie respiratorie dopo un raffreddore o altre patologie. 

L'infiammazione dell'otite in prima battuta avviene tra la membrana del timpano e le strutture dell'orecchio medio: non bisogna dimenticare che l'orecchio è collegato alle vie aeree superiori, quindi il muco che stagna nei canali nasali e non viene ad esempio espulso può prendere la via "sbagliata", introducendosi nella cavità in cui si trovano gli ossicini che hanno il compito di trasmettere il suono al nervo predisposto all'udito e portando con sé virus e batteri. L'orecchio medio in questo senso deve essere considerato come una sorta di cavità dentro il quale la tuba di Eustachio porta aria in arrivo dal rinofaringe, lì dove si trovano le adenoidi. Se queste si ingrossano, la Tuba si blocca e il liquido di accumula nell'orecchio medio.

Quando un'otite acuta non curata per bene ha come conseguenza un eccesso di muco che staziona ancora un a volta nell'orecchio medio, questo induce la membrana del timpano a sentire come una sensazione di pressione, di pienezza. Le otiti catarrali non sono più causate da infezione, ma vengono spesso riconosciute perché il bambino subisce un abbassamento dell'udito. Nei bambini, secondo un articolo dei dottori di Humanitas Cellini, le otiti medie acute sono più frequenti perché i batteri e i virus fanno prima a minare il loro sistema immunitario e anche perché, sotto i due anni, la "loro tuba di Eustachio è più corta e favorisce quindi il passaggio di agenti infettanti nel cavo del timpano". Le conseguenze delle otiti acute come quelle catarrali sono quindi a loro volta molto frequenti.

Parliamo ora però anche di prevenzione: come riconoscere una otite in modo da curarla al meglio? Il mal d'orecchio non lascia scampo: il dolore provocato dall'otite è probabilmente il più forte che a un bimbo solitamente in buona salute può capitare di provare. Così, il bimbo colpito lo riconosce immediatamente e se ne lamenta con chiarezza.
 
Se però il bambino è ancora piccolo, invece, si mostra particolarmente irritabile, fa fatica a dormire o a mangiare o piange disperato (spesso durante la notte), mettendosi una mano sull'orecchio o tirandosi il lobo. Tutti sintomi che devono far sospettare un'otite acuta.

I sintomi dell'otite catarrale

Come riportato dal paper "Infezioni acute dell'orecchio medio nei bambini" pubblicato su MSDManuals, i sintomi dell'otite media catarrale possono essere diversi da quelle delle otiti medie, in quanto non prevedono nella maggior parte dei casi dolore (non essendo più in corso l'infezione).

  • presenza di catarro nelle orecchie
  • senso di ovattamento dei rumori o sensazione di rimbombo (autofonia);
  • Sensazione di pienezza (ovvero di "orecchie tappate")

L'otite catarrale non provoca dolore acuto nei bambini, ma solo una sensazione di pienezza proprio per la presenza di siero stagnante. L'otite media acuta è invece uno stato infiammatorio che può precedere l'otite catarrale e avere questi sintomi : 

  • Dolore 
  • Linfonodi gonfi
  • Alterazioni dell'equilibrio
  • Acufeni (simili a ronzii)
  • Abbassamento della capacità uditiva

A questi sintomi dell'otite media acuta si possono associare anche febbre, dolore mentre si mastica, mal di testa e lacrimazione, tosse e altri segni di congestione e, nei casi più gravi, anche otorragia, ovvero sanguinamento dall'orecchio.

Come si cura l'otite catarrale nei bambini

Per intervenire tempestivamente è necessaria la visita dal pediatra che, tramite osservazione con apposito strumento, può diagnosticare l'otite catarrale. Se il bambino ha avuto un raffreddore o una influenza, il pediatra può infine, sempre tramite l'osservazione, riconoscere una precedente otite acuta che ha generato dolore e infiammazione e si è evoluta in una nuova forma meno dolorosa. Con la visita il pediatra può valutare la presenza di muco e indirizzare i genitori verso la terapia adeguata, che, secondo i pediatri dell'Ospedale Bambin Gesù, se non si risolve da sola e diventa cronica, può andare incontro una soluzione chirurgica. Il drenaggio transtimpanico è una procedura molto usata per questo tipo di otite effusiva diventata cronica. Si procede in anestesia totale e poi con lo strumento che si chiama otomicroscopio; si fa un piccolo taglio sulla membrana timpanica, per aspirare il fluido in eccesso e posizionare il tubicino attraverso il foro creato. L'obiettivo è migliorare l'udito del bambino.

Otite e antibiotico

Anche nel caso dell'otite, come pure per le altre malattie infettive di origine batterica, gli antibiotici vanno usati con giudizio: senza esagerare, perché a volte non sono effettivamente necessari, ma senza averne paura, perché in alcune circostanze sono importantissimi per arrestare l'infezione.

Fonti per l'articolo: Humanitas Cellini, "Otite"; MSD Manuals, "Infezioni acute dell'orecchio medio nei bambini"; AIOLP, "Linee guida sull'Otite Media Secretiva"; IRRCS Bambin Gesù, "Otite media effusiva (OME)"

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