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Pancreatite nei bambini: cause e cosa sapere

di Simona Bianchi - 31.03.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La pancreatite è un processo infiammatorio a carico del pancreas. Come si previene, come si cura, come si manifesta e la diagnosi

In questo articolo

Cosa sapere sulla pancreatite nei bambini

La pancreatite è un processo infiammatorio del pancreas provocato dagli enzimi digestivi prodotti all'interno dell'organo che si attivano prima dell'inizio della digestione, con conseguente infiammazione del pancreas. Se gli episodi sono ricorrenti si parla di pancreatite cronica che può portare alla perdita della funzione digestiva per la ridotta produzione di enzimi e metabolica per un deficit di insulina. In casi sporadici si tratta di pancreatite acuta. In età pediatrica, il decorso di quest'ultimo caso è benigno e non porta conseguenze. Le complicanze a lungo termine della pancreatite cronica nei bambini, invece, vanno diagnosticate e trattate tempestivamente.

Le cause della pancreatite

I fattori che possono provocare pancreatite acuta sono:

  • cause infettive o metaboliche
  • farmaci
  • malattie sistemiche sottostanti
  • calcolosi
  • traumi addominali

In età pediatrica non è raro che la pancreatite evolva in cronica e le cause sono, solitamente, predisposizione genetica o malformazioni anatomiche delle vie biliari all'interno del pancreas. Il gene che più frequentemente è coinvolto nel disturbo è il CFTR, responsabile della fibrosi cistica, poi ci sono anche i geni SPINK1, dell'inibitore della tripsina, e il PRSS1, del tripsinogeno. Altre cause della pancreatite cronica sono:

  • alterazioni metaboliche
  • malattie autoimmuni
  • farmaci

In circa un terzo dei casi, tuttavia, le cause della pancreatite cronica rimangono sconosciute.

I sintomi della pancreatite

La pancreatite acuta è caratterizzata da dolori addominali che, però, nei bambini più piccoli possono mancare. Altri sintomi sono:

  • irritabilità
  • inappetenza
  • vomito
  • debolezza

Per anni si può anche avere una pancreatite asintomatica che diventa manifesta sono alla comparsa di segni di insufficienza funzionale pancreatica, con assenza di enzimi necessari alla digestione e deficit di insulina che causa diabete. In ogni caso, in età pediatrica, generalmente le pancreatiti sono meno gravi rispetto all'adulto.

Come si fa la diagnosi

La pancreatite viene sospettata dalla combinazione del rialzo dei valori ematici degli enzimi pacreatici e dal riscontro di un coinvolgimento dell'organo tramite ecografia o tomografia computerizzata.

La diagnosi si basa sui sintomi, sull'evidenza di un danno pancreatico, visibile appunto all'eco o TC, e dosando gli enzimi pancreatici su sangue: sono sufficienti 2 dei 3 criteri descritti. Spesso c'è una familiarità per pancreatite. In età pediatrica è essenziale escludere le cause genetiche nelle forme ricorrenti e croniche. Per verificare se si è in presenza di pancreatite, è importante ricercare mutazioni del gene CFTR in quanto la fibrosi cistica nel 5% dei casi esordisce sotto forma di pancreatite, prima dei sintomi respiratori.

Pancreatite nei bambini: come curarla

La pancreatite acuta può migliorare con un periodo di digiuno associato a una buona idratazione. In alcuni casi può essere necessario il ricovero in ospedale per sottoporre il bambino a trattamenti più avanzati. In alcuni casi si consiglia l'esecuzione della colangiopancreatografia retrograda per via endoscopica (CPRE) in presenza di dilatazione e ostruzione delle vie bilio-pancreatiche. Questo permette la rimozione di calcoli o precipitati proteici che rallentano e ostacolano il flusso pancreatico. Alcune pancreatiti croniche correlate a specifiche mutazioni del gene CFTR sono trattabili con modulatori genici. Le complicanze a lungo termine della pancreatite cronica (insufficienza digestiva e diabete) vanno diagnosticate tempestivamente e possono essere trattate efficacemente una volta riconosciute per evitare ritardi nel normale sviluppo e nella crescita del bambino.

Come prevenire la pancreatite nei bambini

La pancreatite acuta ricorrente e quella cronica sono patologie complesse e non sempre è facile prevenirle. Alcuni comportamenti sono però capaci di ridurre il rischio di nuovi episodi:

  • mantenere una buona idratazione, importante soprattutto nei pazienti portatori di mutazioni del gene CFTR
  • assumere pasti piccoli e frequenti
  • ridurre i grassi.

In caso di diagnosi di Fibrosi Cistica verrà iniziata una terapia di prevenzione della patologia respiratoria, prima che si sviluppi il danno polmonare e i sintomi correlati.

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