In questo articolo
Che cos'è
Il paracetamolo è il farmaco più utilizzato per il trattamento della febbre nei bambini. E' inoltre efficace anche come antidolorifico. E' un farmaco da banco (acquistabile senza ricetta medica); ne esistono vari nomi commerciali e varie formulazioni:
- gocce
- sciroppo
- compresse
- bustine orosolubili e compresse flash tab
- supposte
Quando è indicato
Il paracetamolo è considerato il farmaco di prima scelta come antifebbrile nei bambini, e può essere utilizzato anche come antidolorifico, poiché è uno dei principi attivi rispetto ai quali ci sono più studi in termini di sicurezza ed efficacia in età pediatrica.
Per quando riguarda la febbre, le Linee guida della Società italiana di pediatria ricordano che si tratta di un meccanismo di difesa dell'organismo contro gli agenti infettivi. Per questo, gli antipiretici vanno usato solo quando la febbre si accompagna a segni di malessere generale.
Le condizioni che più di frequente possono provocare dolore nel bambino, all'occorrenza da trattare con farmaci, sono:
- mal di gola;
- mal di testa;
- mal d'orecchie;
- mal di denti;
- trauma;
- dolore post chirurgico.
Come si somministra
Come anticipato, il paracetamolo è disponibile in varie formulazioni. In generale è preferibile l'assunzione per via orale, perché:
- dà la possibilità di dosare la posologia con più precisione;
- garantisce un assorbimento più regolare del farmaco;
- è tendenzialmente più gradita al bambino rispetto alle supposte (che comunque possono essere utilizzate in situazioni particolari, come in caso di vomito).
In genere, le gocce sono consigliate per bambini da 0 an7 kg, lo sciroppo per bimbi dai 7 kg in su, le bustine orosolubili e le compresse flash tab da 250 mg per bambini dai 20 kg in su e da 500 mg per bambini dai 40 kg in su.
Qual è il dosaggio consigliato
Il consiglio generale è quello di attenersi a quanto indicato dal pediatra e sul foglietto illustrativo del medicinale, tenendo in considerazione il fatto che la dose di farmaco da assumere varia in relazione al peso del bambino e NON in base all'età.
I foglietti illustrativi presentano in genere tabelle con l'indicazione del volume in ml o del numero di gocce da somministrare. Se presente, importante utilizzare il dosatore contenuto nella confezione, per un dosaggio preciso.
Il dosaggio standard è di 10-15 mg/kg/dose per 4 o 6 somministrazioni al giorno, ogni 4-6 ore; il dosaggio terapeutico massimo è di 60 mg/kg/die nel bambino fino a 3 mesi, 80 mg/kg/die nel bambino sopra i 3 mesi di età.
Il farmaco può essere assunto sia a stomaco vuoto sia a stomaco pieno.
I possibili effetti collaterali
Il paracetamolo è in genere ben tollerato. Tra i disturbi che possono verificarsi in seguito all'assunzione del farmaco si trovano:
- reazioni allergiche (arrossamenti della pelle, prurito, difficoltà respiratorie)
- disturbi di stomaco
- vertigini
- colorazione giallastra della pelle.
Quando non è indicato
Oltre ai casi in cui il bambino è allergico o intollerante al farmaco, il paracetamolo non va utilizzato con il solo scopo di abbassare la febbre (nel caso in cui non non sia presente anche malessere) o con lo scopo di prevenire convulsioni febbrili, perché in questo senso non è efficace. Inoltre bisogna valutare se il bambino sta assumendo altri medicinali (perché possono esserci controindicazioni) o se presenta determinate condizioni di rischio all'assunzione del farmaco, come:
- diabete
- obesità
- malnutrizione
- storia familiare di reazione epatotossica
- condizioni di digiuno prolungato
Un'avvertenza, valida sia per il paracetamolo sia per l'ibuprofene: se entro 3-4 giorni i sintomi non migliorano, è necessario rivolgersi al pediatra; in ogni caso la terapia non va protratta oltre i 5 giorni senza aver consultato il medico.
Attenzione: da evitare assolutamente l'associazione o l'alternanza di ibuprofene e paracetamolo, perché in entrambi i casi aumenta il rischio di effetti collaterali
Fonti per questo articolo
- La gestione di febbre e dolore in età pediatrica, su Pediatria, 2017
- consulenza di Antonio Clavenna, responsabile Unità di farmacoepidemiologia Istituto Mario Negri di Milano
Domande e risposte
Cosa fare in caso di febbre nei bambini?
Antizutto dipende dall'età. Se il bambino ha meno di un mese va portato il prima possibile al pronto soccorso. Tra un mese e anno, se è in buone condizioni generali, basta programmare una visita in giornata, anche dal pediatra. Se è più grande lo si può tenere in osservazione, a riposo e somministrando antipiretici se c'è malessere generale, ma consultando subito il medico se la febbre si accompagna a rapido peggioramento delle condizioni generali.
Quanta tachipirina dare ai bambini?
Tachipirina è uno dei nomi commerciali del principio attivo paracetamolo. Ce ne sono altri (acetamol, efferalgan, sanipirina...) oltre naturalmente al generico. Il dosaggio dipende dal peso: il dosaggio standard è di 10-15 mg/kg/dose per 4 o 6 somministrazioni al giorno, ogni 4-6 ore.
Revisionato da Valentina Murelli