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Pneumococco e bambini: cos'è, che cosa può causare e sintomi

di Sara Sirtori - 30.10.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Che cos'è lo pneumococco ( Streptococcus pneumoniae ) e quali malattie provoca? Ecco tutto quello che c'è da sapere sullo pneumococco nei bambini, che cosa può causare, come diagnosticarlo e come curarlo.

In questo articolo

Penumococco e bambini: cause, sintomi e trattamenti

Lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae) è un batterio che può facilmente trovarsi nelle vie aeree di bambini e adulti. Molto spesso rimane lì senza dar luogo ad alcuna malattia, oppure provoca infezioni a livello delle vie aeree superiori come otitisinusiti o anche bronchiti. Questo batterio è tra le cause più comuni di otiti medie acute e di sinusiti nei bambini e per questo è fondamentale sottoporsi a vaccinazione. Vediamo le cause, i sintomi e i trattamenti dello pneumococco nei bambini.

Cos'è lo pneumococco

Lo Streptococcus pneumoniae, comunemente detto pneumococco, è un batterio di cui si riconoscono oltre 90 sierotipi di pneumococco, alcuni inoffensivi, altri invece che frequentemente provocano malattie.
Questo batterio si trova generalmente nella gola o nel naso senza dare alcun sintomo. Può essere causa di malattie anche non gravi, come otiti, sinusiti, bronchiti. Meno frequentemente può invadere polmoni, sangue o raggiungere le meningi ed essere responsabile di meningiti, polmoniti o infezioni diffuse a tutto l'organismo (sepsi).
Lo pneumococco è responsabile di circa un terzo di tutte le otiti medie acute e di molte sinusiti del bambino – in particolare sotto i cinque anni e soprattutto sotto i due anni

Pneumococco: come si trasmette

Gli pneumococchi si trasmettono da persone malate o portatori sani, di solito attraverso l'aria, con le goccioline di saliva emesse, ad esempio, con tosse o starnuti.  
Specialmente in inverno e all'inizio della primavera, lo pneumococco si trova comunemente nel tratto respiratorio umano senza però causare alcuna malattia. Quando le difese immunitarie si indeboliscono, il batterio può diffondersi anche ad altre aree del corpo generando una risposta immunitaria che si manifesta con i sintomi della malattia. 
Le infezioni virali delle alte vie respiratorie, come l'influenza, predispongono all'infezione da pneumococco. Le infezioni pneumococciche si vericano soprattutto nel periodo invernale in cui le patologie respiratorie sono più comuni.

Il periodo di incubazione varia a seconda del tipo di infezione e può durare da 1 a 3 giorni.

Pneumococco: i sintomi

I soggetti più esposti alle infezioni da pneumococco sono i bambini nei primi 2 anni di vita nei quali il batterio causa frequentemente otiti dell'orecchio medio e polmoniti.

La polmonite è la più frequente infezione grave da pneumococco. Consiste in un'infiammazione acuta di uno o più lobi polmonari che vengono invasi dai batteri e riempiti da liquido infiammatorio. Per tale ragione, i polmoni non consentono più una respirazione normale, condizione che spesso costituisce un'emergenza clinica e che richiede pertanto un trattamento antibiotico adeguato e precoce. Gli pneumococchi provocano circa la metà di tutti i casi di otite media acuta dei lattanti (dopo il periodo neonatale) e dei bambini.

Gli pneumococchi possono provocare infezioni dei seni paranasali e sono una delle cause più frequenti di meningite acuta purulenta in tutte le età. La meningite è una grave infiammazione delle membrane che rivestono il cervello, che normalmente lo proteggono e lo tengono fisicamente separato da tutte le altre strutture del cranio. La meningite rappresenta il quadro clinico più grave legato alle infezioni pneumococciche nei bambini dei primi anni di vita: è per questo motivo la vaccinazione anti-pneumococcica viene praticata già nel primo anno di vita.

Altri sintomi dell'infezione da pneumococco possono includere:

  • Debolezza
  • Vomito
  • Diarrea
  • Perdita di appetito
  • Difficoltà a respirare o respirazione veloce e affannosa
  • Colore bluastro o grigio della pelle, delle labbra o delle unghie

Perché le infezioni da pneumococco possono essere pericolose?

Perché queste infezioni possono dare origine a malattie molto gravi come la meningite, che possono anche progredire fino alla sepsi, una condizione altamente letale caratterizzata dall'invasione disseminata di batteri nel sangue, con compromissione della funzionalità di molti organi.

Pneumococco: come si cura

La terapia principale per la maggior parte delle infezioni pneumococciche è rappresentata dalla penicillina G o uno dei suoi analoghi, a meno che il ceppo isolato non sia resistente. Purtroppo in tutto il mondo sono diventati frequenti i ceppi altamente resistenti alla penicillina, all'ampicillina e agli altri beta-lattamici, per questo motivo la soluzione migliore è la prevenzione attraverso la vaccinazione.

Prevenzione dello pneumococco: il vaccino

Esistono due tipi di vaccino contro lo pneumococco, entrambi polivalenti cioè in grado di proteggere contro numerosi ceppi responsabili di malattie invasive:

  • il vaccino 13-valente, specifico contro 13 tipi di pneumococco e indicato in particolare per i lattanti e per i bambini sotto i cinque anni.
  • il vaccino 23-valente, specifico contro 23 tipi di pneumococco ma indicato per i bambini più grandi e gli adulti. Per come è costruito, infatti, questo vaccino non è efficace nello stimolare le difese immunitarie dei bambini più piccoli.

In Italia in questo momento questa vaccinazione non è obbligatoria ma caldamente raccomandata. Il calendario vaccinale prevede tre dosi nel primo anno di vita, in concomitanza con la vaccinazione esavalente: a tre mesi, cinque mesi e 11 mesi d'età. Un'ulteriore vaccinazione è indicata dopo i 64 anni.

Il vaccino anti-pneumococco ha effetti collaterali?

Il vaccino anti-pneumococco è molto sicuro ed efficace nel prevenire l'infezione da pneumococco. Come qualunque altro farmaco, però, anche questo vaccino può avere effetti collaterali.

Dagli studi effettuati emerge che la maggior parte delle reazioni avverse al vaccino è di modesta entità e si tratta in particolare di

  • febbre (anche molto alta, sopra i 39.5 °C),
  • arrossamento e tumefazione della sede di puntura,
  • irritabilità e nervosismo,
  • sonnolenza
  • e perdita temporanea dell'appetito.

Effetti più gravi, come una reazione allergica, dono decisamente più rari.

Cosa fare per prevenire le infezione da pneumococco nel bambino?

Per aumentare le possibilità che il tuo bambino non contraga lo pneumococco:

  • Effettua le vaccinazioni seguendo il calendario vaccinale
  • Lavati spesso le mani e le mani di tuo figlio per prevenire la diffusione di germi
  • Non lasciare che tuo figlio condivida tazze o utensili
  • Lava regolarmente e disinfetta oggetti di uso comune come il telefono, i giocattoli, le maniglie delle porte e del frigorifero
  • Evita di fumare. Gli studi hanno dimostrato che i bambini che respirano fumo di sigaretta, anche per brevi periodi, si ammalano più spesso e sono più suscettibili a polmonite, infezioni delle vie respiratorie superiori, asma e otite.

Altre fonti per questo articolo:

WebMD: What is pneumococcal disease? 

BabyCenter: Pneumonia in babies 

Ospedale Bambino Gesù: Lo Pneumococco 

Domande e risposte

Le infezioni da pneumococco sono più frequenti nei bambini?

I bambini con meno di 5 anni e ancor più quelli con meno di 2 anni, così come gli anziani, hanno una maggiore probabilità di ammalarsi a causa di infezioni da pneumococco.

Pneumococco: a chi è raccomandato il vaccino?

Il vaccino anti-pneumococcicco è indicato per i lattanti e per i bambini fino ai 5 anni, oltre che per i bambini più grandi e per gli adulti che presentano determinate condizioni di rischio.  

Pneumococco: chi non deve essere vaccinato?

Non deve essere vaccinato chi ha avuto una reazione allergica grave a una dose precedente di vaccino o chi ha un'allergia grave nei confronti di qualunque componente del vaccino.

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