Il nome probiotico deriva dalla fusione tra il prefisso latino "pro", cioè "a favore" e il sostantivo greco "bios", cioè vita. Probiotico significa quindi "a favore della vita". Ed è proprio così perché i probiotici, contribuendo a mantenere in equilibrio il microbiota, hanno una funzione positiva per il benessere di tutto l'organismo.
Certo, non possiamo considerare gli integratori a base di probiotici come miracolosi, ma li possiamo definire di certo molto utili per prevenire tante malattie!
La salute dei bambini (e degli adulti) parte dal microbiota
I probiotici, dicevamo, sono importantissimi per la salute del microbiota. Ma cos'è esattamente il microbiota?
Non tutti lo sanno, ma il nostro corpo ospita un numero molto grande di microrganismi, soprattutto batteri (sia "buoni" che "cattivi"), e tutti insieme formano il nostro microbiota. O meglio, nostri, perché in realtà la comunità scientifica suddivide il microbiota "generale" di ognuno di noi in tanti microbioti "distrettuali". Oltre al microbiota intestinale, quindi, il più famoso di tutti, ci sono anche il microbiota orale, il microbiota del polmone e così via. Il microbiota di ognuno di noi ha una composizione personalizzata, come fosse un po' la nostra impronta digitale
Il microbiota intestinale
Il microbiota intestinale, in passato chiamato anche flora intestinale, è il più conosciuto e anche il più studiato. L'equilibrio del microbiota intestinale è davvero importante per la salute dei bimbi e anche degli adulti. Le ricerche dimostrano infatti che fino all'80% delle difese immunitarie dei bambini risiedono nel loro intestino.
Il microbiota intestinale:
- ci difende dai germi patogeni;
- neutralizza alcune sostanze tossiche;
- scambia informazioni preziose con il sistema nervoso intestinale e centrale;
- sintetizza molte sostanze utili al corretto funzionamento dell'intestino.
Se il microbiota intestinale non è in equilibrio (disbiosi) possono insorgere patologie più o meno gravi che riguardano tutto il corpo, come obesità, stati allergici e malattie infiammatorie intestinali.
Alcuni dei sintomi più comuni in caso di alterazione del microbiota intestinale sono:
- mal di pancia;
- diarrea;
- stitichezza;
- gonfiore/tensione addominale;
- malessere;
- stanchezza/fiacchezza.
È quindi davvero molto importante prendersi cura del microbiota e tra poco vedremo come fare.
Il microbiota orale
Oltre al microbiota intestinale, anche il microbiota orale deve essere mantenuto in equilibrio per garantire la salute dei bimbi. Il microbiota orale, infatti, è il primo punto di contatto con tutto ciò che ingeriamo e respiriamo. Di conseguenza rappresenta la prima linea di difesa contro virus e batteri patogeni che cercano di attaccare le vie respiratorie.
È stato dimostrato in diversi studi che un microbiota orale in equilibrio è costituito prevalentemente da Streptococcus salivarius, una famiglia di batteri "buoni".
Se il microbiota orale non è in equilibrio, però, i batteri presenti nel cavo orale sono per lo più cattivi e di conseguenza la "linea di difesa" risulta indebolita. Se virus e batteri cattivi possono muoversi più liberamente, aumenta il rischio di infezioni delle vie respiratorie.
Inoltre, secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Oral Science, i batteri patogeni presenti nel cavo orale possono provocare anche:
- gengivite;
- carie;
- afte;
- herpes labiale;
- candida orale;
- alitosi.
Come fare allora per mantenere in salute sia il microbiota intestinale che quello orale?
Facile! In primis con alcune semplici regole.
Come prendersi cura del microbiota dei bimbi
Alimentazione. Un'alimentazione varia, equilibrata e ricca di vegetali come frutta, verdura, legumi e cereali (meglio integrali) è forse il regalo più grande che possiamo fare al nostro corpo. È vero che può essere difficile far mangiare molta frutta e verdura ai bimbi, ma con un po' di fantasia in cucina ci si può almeno provare. Le fibre sono davvero molto importanti per la loro salute.
Farmaci. Se utilizzati troppo frequentemente, e soprattutto quando non sono necessari, possono alterare il microbiota, soprattutto se si tratti di antibiotici.
Non date MAI ai bambini un antibiotico se non vi è stato espressamente prescritto dal pediatra e non modificatene i dosaggi.
Probiotici. Sono i migliori amici del microbiota, sia di quello orale che di quello intestinale. I probiotici aiutano il microbiota a restare in equilibrio e supportano le difese immunitarie. Addirittura, secondo uno studio dell'Università Tor Vergata di Roma e dell'Università di Bari l'assunzione di probiotici è particolarmente utile per prevenire e ridurre le infezioni della bocca e delle vie respiratorie.
È possibile trovare svariati tipi probiotici in commercio, ma vanno scelti con cura a seconda della situazione.
Domande e risposte
Cosa sono i probiotici?
Secondo la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e della FAO, un probiotico è "un microrganismo somministrato vivo, con le capacità di migliorare la salute dell'uomo attraverso interazioni con l'ospite, se assunto in quantità adeguate”. Si tratta quindi di microrganismi che vivono con noi e che interagiscono con il nostro organismo, producendo sostanze molto importanti per le nostre difese immunitarie. I probiotici arrivano vivi nell’intestino e qui convivono con i batteri già presenti, aiutandoli a svolgere meglio le loro funzioni, come inibire i batteri nocivi ed impedirne la proliferazione, produrre enzimi buoni, stimolare il sistema immunitario intestinale.
Quando utilizzare i probiotici
Come abbiamo detto, di probiotici ce ne sono vari tipi, ognuno caratterizzato da una determinata famiglia, specie e ceppo. I probiotici possono essere utili in tantissime situazioni: dalla diarrea alla stipsi, dalle allergie alle gastroenteriti e, perché no, anche per prevenire infezioni delle vie respiratorie.
Ogni specifico ceppo di probiotico può essere più utile in una determinata situazione rispetto ad un'altra. Ad esempio:
- il Lactobacillus Reuteri, è utile per le dissenterie di origine virale, ma secondo alcuni recenti studi potrebbe essere d'aiuto per alleviare le coliche gassose nel neonato;
- il Lactobaillus Casei infantis oppure il Johnsonii, possono essere utili in particolare se il bambino soffre di stipsi;
- lo Streptococcus salivarius K12 che da ormai alcuni anni viene studiato per la sua capacità di limitare la crescita di batteri patogeni responsabili di infezioni faringo-tonsillari;
Questi erano solo alcuni semplici esempi, ma è meglio affidarsi sempre al proprio medico che sceglierà i probiotici sulla base delle evidenze scientifiche. Al giorno d'oggi disponiamo infatti di una buona quantità di dati che permettono ai pediatri, e ai medici in generale, di suggerire ai propri pazienti cosa sia meglio acquistare.
I probiotici per bambini sono sicuri?
I probiotici sono generalmente molto sicuri per la maggior parte dei bambini, ma possono esserci delle eccezioni.
Per i bambini nati prematuri o con disfunzioni del sistema immunitario non sempre i probiotici sono indicati. In ogni caso, meglio prima chiedere un parere al pediatra.