Fonti: Indicazioni della Simeup (Società italiana di medicina di emergenza e urgenza pediatrica); materiale dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
FEBBRE:
- Se il bambino ha meno di tre mesi e non è possibile farlo visitare dal pediatra di famiglia.
- Se la febbre è elevata, persistente e c'è scarsa risposta agli antipiretici.
- Se c'è sofferenza e le condizioni generali appaiono compromesse.
- In presenza di convulsioni, soprattutto se il bimbo ha meno di un anno.
VOMITO:
- In caso di episodi ripetuti (più di 5 in poche ore), se intanto il bimbo non riesce ad assumere liquidi.
- In presenza di altri sintomi che possono condurre a disidratazione, come febbre e diarrea. Tra i segnali di disidratazione: secchezza della cute e della mucosa orale, occhi cerchiati, mancanza di lacrime, ridotta emissione di urine.
- Se il bambino vomita e non evacua da 24 ore.
- Se il vomito presenta sangue o contenuto verde scuro o di colore simile al caffè.
DIARREA:
- In caso di episodi ripetuti, se intanto il bimbo non riesce ad assumere liquidi.
- Se sono presenti altri sintomi che possono portare a disidratazione, come vomito e febbre.
- Se le feci contengono tracce di sangue o c'è emissione di sangue tipo "gelatina di ribes".
DOLORI ADDOMINALI (MAL DI PANCIA):
- Se il piccolo non evacua da oltre 24 ore, presenta vomito e febbricola e il dolore è localizzato in basso a destra (potrebbe essere appendicite).
- Se qualche ora prima della comparsa del dolore c'è stato un trauma nella stessa zona.
TRAUMA CRANICO:
- Se il bambino ha perso conoscenza al momento dell'impatto (commozione cerebrale).
- Se, qualche ora dopo il trauma, si presentano vomito, tendenza all'addormentamento, pianto inconsolabile, strabismo, difficoltà a camminare, mal di testa.
- Vomito e pianto anche prolungato subito dopo il trauma sono fenomeni normali e non devono destare preoccupazione.
CEFALEA (MAL DI TESTA):
- Se è accompagnata da febbre o vomito e non regredisce con la somministrazione di comuni antidolorifici e antifebbrili.
DIFFICOLTA' RESPIRATORIE:
- Se il bambino ha meno di un anno e non ci sono cause note che possano portare a questa condizione e prescrizioni del medico per affrontarla (per esempio in caso di asma).
TOSSE:
- Se sono presenti altri sintomi e in particolare: difficoltà a respirare, sofferenza generale, respiro "con la pancia", presenza di apnee, rientramenti a livello delle coste e della fossetta alla base del collo, pallore.
- Se improvvisamente compaiono una tosse di tipo abbaiante (come il verso di una foca), difficoltà a inspirare, febbre elevata e salivazione abbondante.
PUNTURE DI INSETTI:
- Se in seguito alla puntura il bambino presenta cute pallida, sudorazione elevata, vertigini, tosse, respiro irregolare, perdita di coscienza, orticaria diffusa, gonfiore delle palpebre.
INGESTIONE SOSTANZE TOSSICHE:
- Se il bambino ha ingerito una sostanza caustica o sicuramente tossica (alcuni esempi: insetticidi a base di esteri fosforici, antiruggine, smacchiatori, brillantante per lavastoviglie). Se possibile, portare con sé la confezione della sostanza ingerita.
- Se il piccolo ha ingerito una sostanza di cui non si conosce l'innocuità o la composizione, per prima cosa è opportuno contattare un centro antiveleni.
INALAZIONE DI CORPO ESTRANEO:
- Se il bambino ha inalato un corpo estraneo (noccioline, caramelle, monete) può andare incontro a ostruzione completa delle vie aeree, con rischio di soffocamento. In questo caso, chiamare il 118 e, se si sanno fare, praticare le manovre di disostruzione delle vie aeree. Nella grande maggioranza dei casi, la crisi si risolve senza problemi, ma è sempre meglio una valutazione al pronto soccorso per accertarsi che non siano rimasti nel bambino frammenti del corpo estraneo.
USTIONI:
- Se sono estese e profonde o interessano parti del corpo molto delicate come il viso, le mani o i genitali.
- Se si tratta solo di un arrossamento della cute o di qualche bollicina, si può gestire a casa, magari dopo aver consultato il medico: in genere basta una fasciatura.