Raffreddore batterico
A volte i sintomi delle infezioni virali e batteriche sembrano uguali. In realtà, c'è una grande differenza tra le due, che pertanto vengono trattate in modo diverso. Nella maggior parte dei casi, è un virus a causare tosse, mal di gola o febbre nei bambini, ma può capitare che si tratti di un raffreddore batterico. Ecco come riconoscerlo.
Raffreddore nei bambini
Il raffreddore è probabilmente la malattia più conosciuta e comune. Può essere provocato da più di 200 virus respiratori diversi, motivo per cui ci si può ammalare più volte durante una stagione. I virus più frequenti sono:
- rhinovirus (ne sono noti almeno 110)
- virus dell'influenza
- coronavirus
- virus respiratorio sinciziale
In generale, i sintomi del raffreddore iniziano due o tre giorni dopo l'infezione, comportando l'ostruzione delle vie respiratorie, naso che cola, starnuti, mal di gola, tosse e mal di testa. Di solito, la febbre è assente o molto bassa. I tempi medi di recupero sono di una settimana, ma può durare anche due settimane. Se i sintomi permangono più a lungo potrebbero derivare da un'altra causa. A volte, infatti, il raffreddore può combinarsi con altre infezioni secondarie di origine batterica. In questo caso si può manifestare:
- febbre alta
- infiammazione delle ghiandole
- attacchi di sinusite
- tosse con produzione di muco
Questi sintomi potrebbero indicare una condizione più seria, che rendono necessario il consulto di un medico per un eventuale trattamento con antibiotici.
Raffreddore nei bambini: differenza tra virale e batterico
Infezioni virali
Le comuni infezioni virali, come quella delle vie respiratorie superiori, sono in genere riconoscibili da sintomi come naso che cola, tosse, febbre lieve, mal di gola e difficoltà a dormire. In questo caso, generalmente non serve l'antibiotico. Rispetto agli adulti, le infezioni delle vie respiratorie superiori nei bambini possono durare più a lungo (fino a 14 giorni) e verificarsi più frequentemente (in media da sei a otto all'anno).
L'influenza è una malattia virale che può causare molti degli stessi sintomi, ma è spesso accompagnata da dolori intensi e febbre più alta. In questo caso, vanno somministrati farmaci come paracetamolo o ibuprofene.
Infezioni batteriche
Le infezioni batteriche possono essere il risultato di una "infezione secondaria" (il che significa che il virus ha iniziato il processo, ma poi è subentrato un batterio), quando:
- i sintomi persistono più a lungo dei 10-14 giorni previsti
- la febbre è più alta di quella che ci si potrebbe aspettare da un virus
- la febbre peggiora dopo alcuni giorni, invece di migliorare
Sinusiti, otiti e polmoniti sono esempi comuni di infezioni secondarie. Per esempio, un naso che cola che persiste oltre i 10-14 giorni può essere un'infezione sinusale che sarebbe meglio trattare con un antibiotico, previa prescrizione medica. Il dolore all'orecchio e la febbre dopo alcuni giorni di raffreddore sono probabilmente indice di un'infezione all'orecchio. A seconda dell'età del bambino, queste infezioni possono richiedere o meno un antibiotico.
Tra le malattie batteriche più gravi ci sono:
- le infezioni del tratto urinario, che possono essere difficili da individuare e, se non trattate, possono causare danni ai reni
- sepsi
- meningite batterica
Raffreddore batterico nei bambini: rinite acuta infettiva
Quando parliamo di raffreddore batterico, potrebbe trattarsi anche di rinite acuta infettiva. Sebbene i microbi più frequentemente coinvolti siano i virus, che stando a quanto riporta l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, determinano il 98% circa dei casi nei bambini, la rinite acuta può essere provocata anche da batteri. Questi ultimi possono essere la causa dell'infezione iniziale oppure possono subentrare ad una infezione virale provocando una sovrainfezione. Tra i batteri possono essere implicati:
- lo Streptococcus pneumoniae
- l'Haemophilus influenzae
- la Moraxella catarrhalis
Sarà comunque il medico a stabilire la natura dell'infezione e, di conseguenza, la terapia più indicata per il bambino.
In ogni caso, se non si è sicuri che il bambino abbia un raffreddore virale o batterico, la cosa migliore da fare è chiamare il pediatra.
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