Raffreddore e muco nei più piccoli
Raffreddore e muco sono molto frequenti nei bambini di tutte le età, ma quando si presentano non si possono trattare nella stessa maniera. In questa piccola e semplice guida scopriremo insieme cosa fare quando capitano sia nei neonati che nei bambini un po' più grandi.
Raffreddore e muco nei neonati
Per quanto riguarda raffreddore e muco nei neonati, occorre fare attenzione: durante le notte i nuovi venuti al mondo respirano spesso in maniera rumorosa, facendoci credere che siano raffreddati. Molto spesso, tuttavia, non è così poiché si tratta del caratteristico respiro della loro età.
Ciò non toglie che raffreddore e muco possano insorgere perché, come riporta Santagostino Magazine, esistono almeno 200 virus responsabili del problema, tra cui:
- Rhinovirus;
- Coronavirus;
- Adenovirus;
- virus dell'influenza;
- virus respiratorio sinciziale;
- Metapneumovirus.
La durata va da pochi giorni a circa una settimana o poco più e possono essere curati con l'instillazione nasale di soluzione salina che va somministrata più volte al giorno, e di regola 15-20 minuti prima dei pasti e del sonno notturno.
Occorre preoccuparsi e rivolgersi al pediatra in presenza di sintomi come:
- Febbre;
- Tosse;
- Perdita di gusto e olfatto;
- Problemi di respirazione;
- Tosse persistente:
- Arrossamento oculare:
- Cianosi:
- Muco giallo-verde per diversi giorni di seguito;
- Sangue nel muco.
Raffreddore e muco nei bambini
Anche raffreddore e muco nei bambini possono essere provocati da 200 virus differenti e sono assolutamente più frequenti che negli adulti. La Società Italia di Pediatria spiega che entrambi guariscono da soli nel giro di 5-7 giorni, ma che alcuni accorgimenti possono essere utili:
- Lavaggi nasali: con soluzione fisiologica prima dei pasti e prima di andare a dormire;
- Aerosol: seguire le indicazioni del proprio pediatra e non utilizzare farmaci in aerosol senza prescrizione medica;
- Idratazione: bere bevande possibilmente tiepide in quanto aiutano e a ripristinare le perdite di acqua che si possono verificare con la tosse, la febbre, etc;
- Riposo a casa: è importante evitare per qualche giorno di andare a scuola per non diffondere il contagio e a ridurre l'esposizione ai germi in una fase in cui il bambino può essere più vulnerabile.
- Antipiretico: in caso di rialzo della febbre (paracetamolo o ibuprofene).
Fare attenzione al colore del muco
Raffreddore e muco possono essere facilmente debellati nei bambini, ma ci sono circostanze in cui bisogna prestare attenzione al colore del muco che può indicarci molte informazioni sullo stato di salute dei più piccoli.
In condizioni normali il muco è trasparente e molto fluido, non provoca ostruzioni a livello della gola o nei canali dietro le orecchie e permette una respirazione normale. Se invece è giallo, bianco, rosso, verde, grigio o nero la situazione può essere più complessa.
Muco bianco
Se i nostri bambini presentano muco biancastro e molto denso potremmo essere di fronte al sintomo di un'infezione nasale o di un forte raffreddore.
Muco giallo
Il muco giallo deve destare un po' più di preoccupazione in quanto vuol dire che l'infezione sta peggiorando. In questa fase i più piccoli possono avere anche altri sintomi come febbre, tosse, mal di testa o mal di gola.
Muco verde
Il muco verde è uno dei primi sintomi della sinusite o di un'infezione batterica grave e non opportunamente curata. Se dovesse comparire, è più che fondamentale contattare immediatamente il pedriatra che prescriverà il trattamento più adeguato per curare l'infezione, anche in base all'età dei bambini.
Muco rosso
Il rosso è il colore del sangue, e la presenza di questa tonalità nel muco indica che c'è proprio del sangue: qualche capillare all'interno del naso si è rotto e sta sanguinando. Nei neonati capita molto difficilmente in quanto non possono soffiarsi il naso, nei bambini più grandicelli può invece succedere con più facilità. Nelle eventualità di sanguinamento intenso e duraturo, occorre segnalare il fenomeno al proprio medico.
Muco grigio o nero
Sì, il muco può essere anche grigio o nero: succede quando si vive in un ambiente molto inquinato e/o ricco di smog o se si soffre di infezioni fungine (ma in casi molto rari).