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Rimedi per il mal di testa nei bambini, come aiutarli a stare meglio

di Viola Stellati - 03.03.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Le cefalee nei più piccoli sono molto più comuni di quanto si creda: i rimedi per il mal di testa nei bambini e come prevenirlo

In questo articolo

I rimedi per il mal di testa nei bambini

Purtroppo il dolore alla testa non è una condizione che sperimentano solo gli adulti. A soffrirne, ogni tanto, sono anche i più piccoli. Ma se i genitori hanno le capacità di gestire in autonomia questo malessere, i nostri figli non ce le hanno e per cui in alcune situazioni è opportuno intervenire. Ecco quali sono i rimedi per il mal di testa nei bambini.

Perché ai bambini viene il mal di testa

Prima di scoprire quali sono i rimedi per il mal di testa nei bambini, come tutti i disturbi è necessario capirne le cause. La prima cosa da sapere è che è una condizione molto comune: come riportato sul sito dell'Ospedale Bambino Gesù, il mal di testa è frequente specialmente in età scolare: circa il 25% dei ragazzi in quella fascia di età riferisce di aver avuto almeno un episodio di mal di testa nel corso dell'anno.

Si legge sempre sul sito che tra i vari motivi per cui i bambini possono sperimentare questa condizione ci sono situazioni familiari con problemi, stress scolastico, ansia e tempo libero insufficiente.

Nei bambini, infatti, l'emicrania cambia durante l'anno in base alle stagioni e, con molta probabilità, anche in base alla frequenza scolastica, con un rischio di cronicizzare e durare nel tempo durante i mesi invernali.

Ciò che più facilmente lo scatena è quindi lo stress, riportato dal 75,5% dei pazienti, come situazioni scolastiche negative, bullismo, timore eccessivo delle interrogazioni e verifiche scolastiche, clima familiare teso e conflittuale. C'è anche una stretta associazione tra sonno e cefalea.

I diversi tipi di cefalea

Prima di capire quali sono i rimedi per il mal di testa nei bambini c'è da fare una piccola premessa: bisogna distinguere tra le due tipologie più comuni, cefalea primaria e secondaria.

La prima è correlata a una predisposizione costituzionale, la seconda è sintomo di una condizione sottostante che va individuata e poi curata.

In qualsiasi caso, quindi, è sempre opportuno non sottovalutare un mal di testa nei bambini ma rivolgersi al proprio pediatra di fiducia che saprà valutare la situazione e intervenire con le modalità più opportune.

Cosa fare

Per capire quali sono i giusti rimedi per il mal di testa nei bambini è doveroso prestare attenzione a ogni singolo caso. Ciò vuol dire che insieme allo specialista si può scegliere l'approccio più corretto, che nel caso delle due cefalee più frequenti preveda una terapia sintomatica con una posologia adeguata all'età e al peso corporeo e, quando necessario, una terapia preventiva farmacologica o di supporto psicoterapico.

A livello generale, però, per le cefalee secondarie la terapia deve curare la causa del mal di testa, mentre per le cefalee primarie ci sono molti possibili trattamenti che devono essere comunque effettuati sotto controllo medico.

I rimedi per il mal di testa nel bambino: la prevenzione

Durante uno degli ultimi convegni dell'Associazione Nazionale Italiana Ricerca sulle Cefalee (Anircef), gli esperti si sono trovati d'accordo sul fatto che i bambini, tanto quanto gli adulti, dormono meno rispetto a quanto dovrebbero, anche a causa dell'utilizzo sempre più precoce degli strumenti elettronici.

E, come riportato da Fondazione Umberto Veronesi, la deprivazione del sonno è considerata un elemento in grado di favorire la comparsa del mal di testa. Quindi, più che di rimedi per il mal di testa nei bambini, è meglio parlare di prevenzione in quanto è opportuno che il bambino dorma sempre nella stessa stanza rispettando l'orario in cui va a nanna.

Dal quarto mese e durante tutto il primo anno di vita, invece, è necessario correggere e limitare i fattori di rischio perché le abitudini prese in questa fase sono importanti per il futuro. Ciò vuol dire che è fondamentale prestare attenzione all'alimentazione e, al tempo stesso, se si stanno per addormentare bisogna staccarli dal seno o dal biberon e metterli sul lettino.

La fase della suzione, quindi, deve piano piano essere dissociata dal sonno.

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