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Cos’è la rinorrea nei bambini e come curarla

di Viola Stellati - 04.05.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La rinorrea nei bambini è una condizione molto comune: le cause, che cosa è esattamente e quali sono i rimedi più efficaci

In questo articolo

Rinorrea nei bambini

È praticamente impossibile per i più piccoli non essere afflitti, in alcune circostanze, da rinorrea. In realtà attacca anche gli adulti, ma certamente a preoccupare maggiormente è quando tutto questo succede ai nostri figli. Ma cos'è esattamente le rinorrea nei bambini? E cosa fare quando capita?

Cos’è la rinorrea nei bambini

Il nome potrebbe trarre in inganno, ma nei fatti la rinorrea nei bambini non è altro che il naso che cola. Una condizione che, come specifica il sito dell'Ospedale Bambino Gesù, è determinata da un'infiammazione delle alte vie respiratorie. La sensazione che tutti viviamo è quella di avere il naso chiuso e/o naso che cola con secrezione chiara (detta anche sierosa), secrezione filamentosa o mucosa, oppure purulenta (vale a dire di colore giallastro).

In sostanza è un vero e proprio sintomo di alcune malattie che stanno facendo capolino nella vita dei più piccoli e che sono a carico delle vie respiratorie.

Le cause e i sintomi

Le cause della rinorrea nei bambini possono essere di vario tipo ma, come riporta il Manuale MSD versione per professionisti le più frequenti sono:

  • infezioni virali;
  • reazioni allergiche

Tra le altre ci sono l'aria secca, una sinusite acuta o un corpo estraneo nel naso.

Il sito dell'Ospedale Bambino Gesù specifica anche che nel periodo che va da novembre ad aprile sono alcuni virus ad essere più frequentemente responsabili di questa condizione:

  • rinovirus (comune virus del raffreddore);
  • virus influenzali e parainfluenzali che possono essere accompagnati, soprattutto nei bambini più piccoli, da astenia, inappetenza e tosse;
  • virus respiratorio sinciziale che può comportare infiammazione dei bronchioli e un quadro clinico della tipica bronchiolite.

Nei casi di allergia, invece, i sintomi che sono più frequentemente riscontrabili sono:

  • secrezione acquosa;
  • starnuti che si ripetono;
  • ostruzione;
  • prurito nasale;
  • congiuntivite senza secrezione.

Cosa fare quando compare la rinorrea nei bambini

Nella maggior parte dei casi la rinorrea nei bambini non deve assolutamente scatenare le preoccupazioni degli adulti.

Quel che è però certo è che i più piccoli si trovano in uno stato di fastidio e di malessere generale.

La prima cosa da fare, quindi, è consultare il proprio medico pediatra che nei casi più complessi potrebbe indirizzare a rivolgersi a uno specialista otorinolaringoiatra o a un altro specialista.

Il parere del medico è comunque essenziale in quanto i rimedi e le cure per la rinorrea nei bambini sono legati alle cause che la scatenano. A livello generale, per la forma batterica o virale viene raccomandata l'assunzione di farmaci come antibiotici o antivirali.

Nelle eventualità di rinorrea o rinite allergica si fa in genere riferimento agli antistaminici che aiutano a ridurre il prurito, il gonfiore, mentre nei casi più gravi si può ricorrere ai cortisonici.

I rimedi naturali

La Società Italiana di Pediatria consiglia, per alleviare il raffreddore e quindi la rinorrea nei bambini, di fare lavaggi nasali con soluzione fisiologica in quanto favoriscono l'eliminazione del muco.

Poi ancora fargli bere bevande possibilmente tiepide perché rendono fluido il muco permettendo di liberare il naso. Non deve mancare il riposo a casa, vale a dire che i bambini devono evitare per qualche giorno di andare a scuola.

Da non utilizzare, invece, sono spray e gocce nasali a base di farmaci ad azione vasocostrittrice; gli sciroppi mucolitici perché possono comportare effetti collaterali e perché non vanno mai dati ai bambini di età inferiore ai due anni; brodo di pollo poiché non esistono prove scientifiche della sua efficacia nel migliorare le condizioni di salute dei più piccoli con raffreddore; vitamina C poiché non sono mai stati dimostrati effetti di una sua efficacia in caso di assunzione durante la fase intensa del raffreddore; zinco perché la sua assunzione in età pediatrica per la gestione del raffreddore non ha mai riscosso consenso unanime nella comunità scientifica.

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