Home Bambino Salute

Sangue dal naso nel bambino, cosa fare in caso di epistassi

di Angela Bisceglia - 03.08.2023 - Scrivici

sangue-dal-naso
Fonte: Shutterstock
Poche gocce di sangue dal naso possono spaventare e preoccupare un genitore. Ma si risolve spesso in pochi gesti. Come intervenire

In questo articolo

Sangue dal naso

Sangue dal naso o, in gergo medico, epistassi: può capitare a tutte le età, ma soprattutto nell'infanzia, in particolare tra due e dieci anni. Nella stragrande maggioranza dei casi è un evento assolutamente benigno, che non lascia alcuna conseguenza. Solo in rari casi può dipendere da condizioni più serie, come un trauma al naso o al volto, l'inserimento di un corpo estraneo nel naso, una malattia della coagulazione.

Quando si verifica

"L'epistassi è in genere dovuta a una maggiore fragilità delle mucose nasali, sulle quali scorrono tanti piccoli capillari superficiali che, se sollecitati, possono rompersi" spiega Arturo Sorbo, otorinolaringoiatra presso il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. "Può verificarsi se ci si soffia il naso più energicamente, oppure per l'abitudine che hanno spesso i bambini di infilarsi le dita nel naso o per altri piccoli eventi traumatici che possono coinvolgere la zona anteriore al setto nasale" afferma lo specialista.

"Ci sono poi alcuni fattori che possono favorire l'epistassi: in inverno, per esempio, soggiornare in ambienti caldi e secchi asciuga le mucose e dilata i vasi capillari, aumentando il rischio di rottura. Idem in estate, quando l'esposizione al sole accentua la vasodilatazione. Per chi soffre di rinite allergica, invece, una stagione a rischio è la primavera, poiché le mucose sono sottoposte a stimoli irritativi e si è portati a starnutire o soffiarsi il naso più di frequente".

Ovviamente anche il raffreddore aumenta il rischio di epistassi.

Perdere sangue dal naso di notte

Può capitare che il bambino perda il sangue dal naso di notte. Le motivazioni sono le stesse scritte sopra. Spesso è dovuto alla secchezza della mucosa nasale, da allergie o da raffreddore.

Se il sangue dal naso esce da una sola narice?

Niente di cui allarmarsi. Se esce sangue da una sola narice, potrebbe indicare una lesione o irritazione della mucosa nasale.

Sangue dal naso, rimedi

Cosa fare in caso di sangue dal naso? "Innanzitutto mantenere la calma e tranquillizzare il bambino" suggerisce l'otorino: "Se si agita, infatti, non fa altro che aumentare la pressione a livello del naso, accentuando l'uscita di sangue".

Poi: far piegare il bambino leggermente in avanti per liberare le vie respiratorie (e non indietro, dato che il sangue potrebbe andare in gola) e subito dopo tenere premute le narici tra indice e pollice per qualche minuto. La pressione crea un vasospasmo che fa cessare l'emorragia.

Secondo il sito HealthyChildren, dell'Associazione americana dei pediatri, la pressione va esercitata per una decina di minuti: durante questo periodo meglio non controllare se il naso ha smesso di sanguinare, perché si rischia di far ripartire un flusso che si stava arrestando. Se dopo dieci minuti l'epistassi non si è arrestata, la pressione va ripetuta per altri 10 minuti. Se persiste anche dopo questo intervallo di tempo, contattare il pediatra.

Anche sciacquare il naso con acqua fredda o avvicinare alla narice un cubetto di ghiaccio avvolto nel fazzoletto – consiglia lo specialista – può aiutare ad arrestare l'emorragia o ridurre il rischio che si ripeta, dopo che si è arrestata.

Sangue dal naso: quando preoccuparsi?

  • Rimanere calmi: il sangue dal naso può allarmare, ma raramente è una condizione grave.
  • Tenere il bimbo in piedi o seduto, con la testa lievemente in avanti.
  • Tenere le narici sulla parte morbida per 10 minuti (se il bimbo è abbastanza grande, può farlo da solo). Non curiosare prima per vedere se il sangue ha smesso di scendere.
  • Dopo 10 minuti, guardare se il sangue si è fermato e tenere il bambino calmo. Se scende ancora, premere ancora le narici per 10 minuti. Se dopo questo tempo scende ancora sangue, meglio contattare il proprio pediatra o rivolgersi al primo pronto soccorso della zona.

La chiusura del capillare

Se il problema è un capillare che stenta a cicatrizzarsi e provoca sanguinamenti ripetuti, lo si può chiudere definitivamente con la causticazione. "In età pediatrica la tecnica più utilizzata sono le toccature con una 'matita' emostatica di nitrato d'argento" evidenzia Sorbo. "E' una pratica assolutamente indolore, che si fa ambulatorialmente e dura pochi minuti".

Epistassi, prevenzione

Se il problema è la secchezza degli ambienti, in inverno, è opportuno utilizzare un umidificatore, specialmente in camera da letto. Potrebbero essere utili, nei bambini particolarmente soggetti al fenomeno, anche lavaggi nasali con soluzione salina, per mantenere umide e pulite le cavità nasali.

Come consigliato anche dal sito dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, come prevenzione nei periodi critici si può assumere – ovviamente sotto controllo medico, evitare il fai da te! - prodotti a base di vitamina C o K o applicare una pomata apposita per rinforzare la parete dei capillari. "Ce ne sono per esempio all'arnica, che ha attività riepitelizzante e ristrutturante, e mirtillo, che ha azione capillaroprotettrice" consiglia Sorbo.

Dopo un sanguinamento, per evitare che il fenomeno si ripeta meglio chiedere al bambino di non soffiarsi il naso energicamente e di non mettersi le dita nel naso (in ogni caso, è buona norma tenere sempre corte e pulite le unghie del bambino). Meglio evitare anche sforzi molto intensi.

Cosa non fare

  • Non farsi prendere dal panico.
  • Non far sdraiare il bambino: meglio se rimane seduto o in piedi.
  • Meglio evitare di far piegare la testa all'indietro, perché in tal modo il bambino ingoia o inala il sangue e questo può causargli difficoltà respiratorie e indurlo a tossire o a vomitare, aumentando l'emorragia.
  • Meglio evitare anche il cotone emostatico, perché ha un'azione lesiva sulla mucosa nasale. In generale è preferibile non inserire nulla nella narice che sta sanguinando, ma in alcuni casi il medico potrebbe consigliare l'uso di una garzina imbevuta di una soluzione antiemorragica da acquistare in farmacia.
  • Premere sull'osso e non sulla parte morbida del naso non fa bloccare il sangue da naso.
  • Non bisogna soffiare il naso dopo che il sangue si è bloccato o togliere eventuali crosticine.

Se succede spesso

Se l'epistassi si verifica molto di frequente, è consigliabile rivolgersi al pediatra, che prescriverà degli esami ematologici per escludere che ci siano problemi di coagulazione del sangue. Ma si tratta di una esigua minoranza di casi: in genere si tratta solo di un fenomeno locale, che non desta alcuna preoccupazione.

Altre fonti per questo articolo:

Domande e risposte

A cosa è dovuta l'epistassi?

L'epistassi è in genere dovuta a una maggiore fragilità delle mucose nasali, sulle quali scorrono tanti piccoli capillari superficiali che, se sollecitati, possono rompersi.

Cosa fare se il bambino perde sangue dal naso?

Innanzitutto mantenere la calma e tranquillizzare il bambino. Poi far piegare il bambino leggermente in avanti per liberare le vie respiratorie e subito dopo tenere premute le narici tra indice e pollice per qualche minuto.

Cosa fare se il bambino perde sempre sangue dal naso?

Se l'epistassi si verifica molto di frequente, è consigliabile rivolgersi al pediatra, che prescriverà esami ematologici. In genere si tratta solo di un fenomeno che non desta alcuna preoccupazione.

Revisionato da Valentina Murelli

TI POTREBBE INTERESSARE

ultimi articoli