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Scolo retronasale: cos'è e come si cura

di Viola Stellati - 13.03.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Tutti, bambini compresi, ci siamo ritrovati ad avere a che fare con lo scolo retronasale, ma senza sapere cosa sia esattamente

In questo articolo

Che cos'è lo scolo retronasale

Il nome, scolo retronasale, potrebbe far preoccupare ma in realtà è una condizione che abbiamo sperimentato tutti e che, sicuramente, ci ricapiterà di affrontare altre volte nella vita. Nonostante possa risultare fastidioso, viene prodotto perché ha un'azione protettiva, ma ciò non toglie che debba essere eliminato se presente in quantità eccessive: scopriamo insieme di cosa si tratta e che bisogna fare.

Scolo retronasale: definizione

Come dice il nome stesso, lo scolo retronasale è del muco che scende nella parte retrostante e inferiore del naso. In poche parole, è quel muco che sputiamo o che ingoiamo quando tiriamo su il naso che cola. Sì, è sicuramente capitato a tutti, ma in molti non sanno che, come riporta un articolo di Vice che ha intervistato David M. Poetker, professore del dipartimento di rinologia all'Università di Medicina del Wisconsin, è un'importante sostanza protettiva.

Il motivo è molto semplice: lo scolo retronasale cattura polvere, pollini e inquinamento che vengono fatti gocciolare nella gola invece di andare a finire nei polmoni.

Quali sono le cause

La Cleveland Clinic sottolinea lo scolo retronasale si forma perché c'è una sovraproduzione di muco che va eliminato e tossendo, schiarendosi la gola, deglutendo o che da solo scende durante la notte. Tra le maggiori cause della presenza di questa sostanza troviamo:

Ciò vuol dire che, pur avendo una funzione protettettiva, va eliminato se in quantità eccessiva perché alla base c'è qualche problema di salute che non ci permette di stare bene.

Da non sottovalutare, inoltre, è anche l'inquinamento poiché le polveri possono restare intrappolate nel naso e generare lo scolo retronasale, che può associarsi anche tosse cronica. 

Infine, secondo uno studio pubblicato da Ingenta Connect, un'altra delle cause dello scolo retronasale potrebbe essere lo stress.

Come eliminarlo

Per eliminare definitivamente lo scolo retronasale è necessario rivolgersi a un medico che sarà in grado di individuare la causa e scegliere la terapia più adeguata per rallentare il gocciolamento. Attenzione: il termine rallentare non è usato a caso in quanto fermarlo del tutto sarebbe controproducente, proprio per la sua importante funzione protettiva.

In caso di allergia, che secondo quanto si può leggere sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità colpisce dal 10 al 20% degli italiani, in genere viene consigliato uno spray nasale steroideo, o un antistaminico, o una combinazione dei due.

Se la causa invece è una malattia infettiva, spesso di ricorre a farmaci antibiotici ed eventualmente a farmaci antinfiammatori. Per le infezioni virali, nella maggior parte dei casi non si segue una terapia a base di specifici farmaci, in quanto tende a passare da solo. Tuttavia, il medico potrebbe decidere di consigliare dei decongestionanti e mucolitici.

Se a causare lo scolo retronasale sono disturbi come l'ipertrofia dei turbinati, la deviazione del setto nasale o la presenza di polipi, ci sono poche cure risolutive. In genere si prova a ricorrere ad antibiotici o cortisonici per via nasale, oppure all'intervento chirurgico.

Nel caso di scolo retronasale abbondate dovuto allo stress, il consiglio è quello di rilassarsi ricorrendo a tecniche di respirazione tramite la meditazione.

Possiamo quindi concludere che nella maggior parte dei casi lo scolo retronasale non deve assolutamente preoccupare a qualsiasi età. Tuttavia, in caso di fastidi poiché prodotto in quantità eccessive è bene rivolgersi al medico che individuerà la causa e la terapia più adeguata per regolare la sua produzione.

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