Probabilmente non avete mai sentito questa parola, ma sicuramente sapete di cosa si tratta: avete presente quando i bambini non riescono a pronunciare correttamente le lettere s e z? Ecco, questo difetto di pronuncia si chiama sigmatismo. Vediamo come riconoscerlo, quando preoccuparsi e come intervenire.
Sigmatismo nei bambini: che cos'è
Quando i bambini iniziano a pronunciare le prime parole poi non smettono più: ogni giorno, ogni settimana, impararano una parola o un verso nuovo e si divertono a perfezionarla. È molto difficile, però, che già dai primi tentativi queste parole escano perfette, quindi non bisogna preoccuparsi se a due, tre anni non riescono ancora a pronunciare la r o se la s non è perfetta. È importante non correggere i bambini, ma piuttosto ripetere le parole. Per esempio se il bambino dice: "guarda, una mosca" voi potete ripetere "davvero, è proprio una mosca", ancora meglio se guardandolo in faccia. È importante, infatti, che osservano come posizionate la bocca, la lingua e le labbra quando pronunciate le diverse lettere.
"Erre moscia" e "esse sibilante" sono quindi comuni dislasie diffuse tra i bambini, soprattutto nei primi anni di sviluppo del linguaggio. Nel caso della z e della s succede perché i bambini non riescono a posizionare bene la lingua e la inseriscono tra i denti o, più solitamente, la appoggiano al palato. Nella corretta pronuncia la lingua è appena dietro gli incisivi, tra cui passa l'aria.
Proprio per la caratteristica di questo difetto di pronuncia si tende a pensare che sia causato da cattive abitudini quali l'uso prolungato del ciuccio, del biberon o ancora del dito in bocca. In realtà, in alcuni paesi si dà per scontato che i bambini abbiano difetti di pronuncia di diverse lettere e per questo è praticamente sempre previsto un percorso col logopedista (per esempio nelle ex repubbliche sovietiche) mentre in Italia viene vissuto quasi come una vergogna.
Le più comuni dislasie
Proprio perché i cosiddetti difetti di pronuncia sono diffusi, non bisogna farne un cruccio ma nemmeno sottovalutarli. È bene intervenire prontamente per correggere subito le dislalie, di modo che siano ormai scomparse alla scuola primaria. Tra le dislalie più diffuse troviamo infatti:
- Rotacismo: chi non riesce a far "rollare" la r ha un difetto di pronuncia che non si chiama r moscia ma rotacismo; questo perché in realtà esistono ben due difetti, quello della r uvulare, cioè riprodotta col suono "alla francese" (anche se in realtà è molto diversa!) e quella più simile a una v, detta r monovibrante;
- Sigmatismo: nel caso della s mal pronunciata il difetto può avere tre caratteristiche, cioè essere interdentale quando la lingua si mette tra l'arcata superiore e inferiore, addentale quando la punta della lingua è appoggiata agli incisivi o ancora laterale quando la lingua si poggia al palato. In ogni caso, il suono distorto è prodotto dall'aria che esce dal posto sbagliato!
- Zetacismo: il sigmatismo della lettera z, in cui generalmente il suono è compromesso dalla lingua in mezzo ai denti, ed è spesso associato a una deglutizione atipica;
Esercizi
Ricordatevi di interpellare un logopedista se vostro figlio soffre di sigmatismo, ma intanto potete farvi un'idea di quali sono gli esercizi da fare per correggere il difetto della s sibilante causata dal posizionamento della lingua tra i denti (sigmatismo interdentale).
Mentre se siete di fronte a sigmatismo laterale, quindi la lingua contro il palato, ecco gli esercizi:
Il sigmatismo è una dislalia piuttosto diffusa tra i bambini piccoli. Molte volte si corregge da solo, altre necessità dell'intervento di uno specialista, solitamente il logopedista, che attraverso esercizi specifici educa il bambino a riposizionare correttamente la lingua.
Aggiornato il 21.04.2021