Sudore bambini: cosa fare e come evitarlo
Una delle paure più diffuse tra le mamme italiane è il colpo di freddo: un bambino accaldato che all'improvviso entra in una corrente di aria fredda e di conseguenza si ammala. Anche se non è del tutto sbagliato temere queste situazioni (che possono avere ricadute sulla salute), spesso la colpa è proprio di chi copre troppi i figli. Per non parlare dell'estate! Vediamo cosa fare in caso di sudore dei bambini e come evitarlo.
In questo articolo
Perché i bambini sudano molto?
Come abbiamo detto, il sudore bambini è tipico di molte situazioni, non solo dell'estate. I bambini, infatti, hanno un sistema di termoregolazione diverso da quello degli adulti, per questo sudano molto di più. La loro temperatura si alza più velocemente e sono più a rischio ipertermia, colpo di calore e disidratazione. Di per sé, quindi, il sudore bambini non rappresenta un rischio, ma è comunque un fenomeno da tenere sotto controllo.
Quando suda un bambino?
In inverno, può benissimo capitare che i bambini sudino. Ma perché, se fa freddo? La risposta è molto più semplice di quanto si possa pensare: i bambini sudano in inverno perché sono troppo coperti! Canottiere, diverse maglie, sciarpe, cappelli, piumini, magari se fuori ci sono 10 gradi, sono un'abitudine tutta italiana. Il problema è che i bambini, quando sudano, tendono a spogliarsi e questo può diventare pericoloso: la famosa "frescata" esiste davvero ed è una reazione agli sbalzi di temperatura.
Lo stesso avviene in autunno e primavera, molte volte, mentre in estate il sudore è ovviamente legato al caldo. Spesso i piccoli sono in movimento, e la questione della termoregolazione non aiuta: in un attimo hanno i capelli fradici e il viso perlato. Una situazione che di per sé non deve preoccupare, ma che può comunque mettere a disagio il piccolo, oltre a portarlo a disidratazione.
Come evitare che il bambino sudi troppo
Per evitare che il bambino sudi in inverno, come abbiamo detto, è sufficiente coprirlo meno. Se avete freddo voi non significa che sia lo stesso per i vostri figli, perciò ascoltate quello che vi dicono e le loro sensazioni.
In estate, è meglio verificare che il bambino si idrati regolarmente con acqua. Se è in casa, ricordategli di bere almeno ogni ora. Se va al campus, assicuratevi che abbia con sé una borraccia. Non uscite nelle ore più calde, se possibile, e in casa usate un condizionatore per deumidificare l'aria (bastano 2-3 gradi meno della temperatura esterna). Attenzione invece al ventilatore: più ecologico e senza rischi per la salute, a patto che ci si ricordi di bere. Il ventilatore infatti dà l'impressione che l'aria sia meno calda, smuovendola, ma in realtà la temperatura è la stessa e il rischio, non percependola, è di non bere abbastanza.
Usate abiti in cotone o altri tessuti naturali per lasciare che la pelle traspiri e cercate di far mangiare il bambino in maniera leggera e sana, evitando zuccheri, fritti e cibi confezionati. Una dieta ricca di frutta e verdura aiuta rimanere idratati e a sudare meno.
Sudore bambini e diabete
Uno dei sintomi testimoniati più di frequente dai genitori dei bambini diabetici è il sudore. Ovviamente da solo non è un elemento sufficiente che deve allarmare, ma se associato ad altre manifestazioni potrebbe essere da indagare. Tra queste per esempio:
- minzione frequente
- dimagrimento improvviso
- aumento della fame
- stanchezza
- alito acetonemico
Anche il sudore, oltre all'alito, risulta avere un odore dolciastro, come di frutta marcia.
Il sudore bambini è una situazione del tutto normale: i più piccoli sudano molto sia perché sono sempre in movimento, sia perché la loro termoregolazione non funziona come quella degli adulti. Per questo è necessario non vestirli troppo nelle stagioni fredde/fresche e fare in modo che in estate si idratino a sufficienza.
Domande e risposte
Cos'è la sudamina?
La sudamina, nota anche come miliaria, è una condizione cutanea comune che si verifica quando le ghiandole sudoripare nella pelle si ostruiscono e provocano un'eruzione cutanea. Questa condizione è particolarmente frequente nei neonati e nei bambini piccoli.
Revisionato da Francesca Capriati