Tipi di febbre
Il piccolo è particolarmente irritabile, piagnucola e poi, eccola, arriva la febbre. Temuta dai genitori, soprattutto quando è alta e ancora di più in questo periodo pandemico per tutto quello che comporta, la febbre non è una malattia ma un sintomo di diverse patologie. Vediamo quando si può parlare di febbre, i vari tipi e come misurarla nei bambini.
In questo articolo
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità si deve parlare di febbre sopra i 37,5 °C (presi esternamente) (WHO, 1996); 38°C se presi per via rettale. La temperatura del corpo varia poi da persona a persona e dal momento della giornata: è più bassa all'alba tra le 4 e le 6 del mattino e più alta intorno alle 16-18 di sera.
In base alla temperatura si distinguono:
- stato subfebbrile: 37 - 37,3°C
- febbricola: 37,4 - 37,6
- febbre moderata: 37,7 - 38,9
- febbre elevata: 39 - 39,9
- stato di iperpiressia: sopra i 40°C
I vari tipi di febbre
La febbre può avere un esordio brusco e improvviso oppure lento e progressivo.
In base all'andamento possiamo definire:
- febbricola: non supera i 37,8°C e si protrae per diversi giorni
- febbre continua: si mantiene per 24 ore sopra ai 38,5°C, con oscillazioni moderate
- febbre intermittente: a volte la febbre scompare ed è ciclica. Per esempio nella malaria
- febbre ondulante: la febbre si alza e si abbassa in lunghe fasi, tipica dalle brucellosi
- febbre ricorrente: si alternano periodi con febbre assente e febbre presente
- febbre periodica: ricorre con periodicità, per esempio un mese
Come si misura la febbre nei bambini
A casa si misura la febbre ai bambini con il termometro digitale (o elettronico) sotto l'ascella: è facile da leggere, fornisce il risultato in pochi minuti ed è dotato di un allarme acustico che segnala l'avvenuta rilevazione.
Sono da evitare invece la misurazione rettale e la misurazione orale.
Come cambia la temperatura in base al punto in cui viene misurata
- Temperatura ascellare: è quella da preferire. Si appoggia il termometro nell'incavo dell'ascella. E' febbre oltre i 37,5°C
- Temperatura rettale: si misura inserendo l'ampolla del termometro nel retto. E' febbre con più di 38°C
- Temperatura orale: con oltre 37,5°C c'è febbre
Antifebbrili
L'uso degli antipiretici serve a ridurre il senso di malessere del bambino, e non a trattare la febbre in quanto tale, perché è un meccanismo di difesa del corpo contro le infezioni.
Gli unici farmaci raccomandati dalle Linee Guida sono il paracetamolo e l'ibuprofene.
Paracetamolo
Si può dare il paracetamolo, da somministrare preferibilmente per bocca con un dosaggio che dipende dal peso del bambino e non dalla sua età. Il paracetamolo va utilizzato in gocce o in sciroppo, da misurare con il dosatore presente nella confezione. Le supposte, più invasive e fastidiose, vanno invece prese in considerazione solo quando il bambino vomita o proprio non si riesce a fargli assumere la medicina per bocca.
Ibuprofene
In alternativa al paracetamolo si può utilizzare l'ibuprofene, che però è sconsigliato sotto i tre mesi di vita (o sotto i 5,6 kg di peso corporeo), nei bambini disidratati e in quelli con la varicella.
L'importante è non alternare nella somministrazione ibuprofene e paracetamolo.
I rimedi della nonna per alleviare i sintomi
- Non è consigliabile effettuare spugnature sul corpo con acqua, per ridurre la temperatura e l'utilizzo della borsa di ghiaccio sulla testa non comporta alcun beneficio;
- Non è consigliabile eseguire spugnature con alcol perché porta a vasocostrizione piuttosto che a vasodilatazione, necessaria per la dissipazione del calore; l'alcol può essere inoltre assorbito attraverso la pelle con il rischio di tossicità.
Fonti per questo articolo:
- Il pediatra nel cassetto; Gianfranco Trapani, Giunti Demetra
- Febbre - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
- Linee guida sulla gestione del bambino con febbre della Società Italiana di Pediatria;
- documento della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale