Il passaggio dal pannolino al vasino è uno dei momenti più delicati e importanti per tanti bambini e per i loro genitori. Come bisogna comportarsi? Quando arriva il momento giusto? E soprattutto, cosa fare se una volta tolto il pannolino il bambino smette di fare i suoi bisogni? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Daniela Callegari, pediatra presso il Centro Medico Santagostino di Milano.
Un momento importante
Generalmente, il passaggio al pannolino è previsto verso i 2 anni per le femminucce e 3 anni per i maschietti, ma ognuno ha il suo momento: ce ne sono alcuni molto precoci che già molto prima sono pronti a utilizzare il vasino. Sta ai genitori cogliere i segnali per comprendere che è arrivato il momento giusto.
«Questo passaggio fisiologico va vissuto con attenzione da parte dei genitori: devono saper cogliere i segnali che mandano i bambini e aiutarli a vivere questa esperienza come un gioco, senza pressioni, ricordando che ogni bambino ha il proprio carattere e il proprio modo di affrontare i cambiamenti. In generale, consiglio di provare a metterli sul vasino dopo i pasti, per sfruttare il riflesso gastro-colico. In più, è bene non ritardare questo momento, ad esempio continuando a utilizzare le mutandine assorbenti o altri espedienti che simulino il pannolino».
Come comportarsi
«Togliere il pannolino è un momento di passaggio delicato, sia per il bambino, per il quale rappresenta una tappa di indipendenza, che per i genitori. Deve essere vissuta come un’esperienza di gioco e non come un’imposizione. Per far leva sul bambino, si può puntare sull’imitazione: i genitori devono mostrare al figlio come si utilizza la tazza del wc, invogliandolo a fare, un passo alla volta, come mamma e papà per progredire nell’autonomia. Senza dubbio è una fase che richiede molta pazienza: è un percorso in cui il bambino potrà fare due passi avanti e uno indietro, ma non per questo i genitori dovranno rinfacciargli qualcosa.
Dovranno stimolarlo e premiarlo con sorrisi per i suoi progressi, per renderlo orgoglioso e desideroso di ripetere, e mostrarsi incoraggianti - e mai delusi - davanti ai fallimenti. In questo modo, tutto avverrà con naturalezza e serenità da entrambe le parti».
Gli errori da non fare
«Per quanto riguarda le urine, può capitare che, tolto il pannolino, il bambino non si controlli, diventi ansioso e si bagni più del solito, oppure rifiuti di utilizzare il vasino e chieda nuovamente il pannolino. Questo può accadere perché si sente pressato e sotto tensione. I genitori non devono in alcun modo mostrarsi insistenti, chiedendo magari in continuazione al bambino se ha bisogno di fare pipì, o rimproverandolo e sgridandolo per essersi bagnato ma devono rappresentare un esempio per aiutarlo a progredire».
Se il bambino diventa stitico
«Può succedere che il bambino si trovi in difficoltà e ricacci lo stimolo della pupù, o perché si sporca senza pannolino o perché ad esempio costretto a interrompere i giochi per raggiungere il vasino. In questi casi si può verificare un problema di stitichezza. Ci vuole molta calma e tolleranza, anche qui è fondamentale non mettere sotto pressione il bimbo, altrimenti si rischia di fare peggio. Si può aspettare fino a 2/3 giorni di astinenza, poi sarà necessario stimolare il bambino con una supposta di glicerina: a quel punto il consiglio è quello di metterlo sul vasino, fargli compagnia giocando o leggendo una favola fino a quando non avrà fatto la pupù».
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Se richiede il pannolino per fare i bisogni
«Alcuni bambini possono sviluppare una forma di trattenimento delle feci e chiedere di utilizzare nuovamente il pannolino. Se tuttavia lo usano come se fosse un vasino, ad esempio nascondendosi mentre fanno i bisogni e utilizzandolo solo nel momento in cui espletano le funzioni, è bene concederglielo: stanno comunque facendo il “gesto” corretto e piano piano saranno pronti a sedersi sul vasino».
Se il bambino chiede di rimettere il pannolino
«È più facile che il bambino chieda di rimettere il pannolino quando sente aspettative troppo alte: ha paura di deludere e di non farcela, preferisce dunque rinunciare e tornare allo stadio precedente.
È segno che i genitori stanno chiedendo troppo oppure troppo in fretta. Per non peggiorare la situazione e non suscitare un’opposizione decisa e lunga nel tempo, è preferibile fare un passo indietro non commentandolo con il bimbo come un fallimento, ma ad esempio con queste parole: “Va bene, usa pure il pannolino, non preoccuparti, ti capisco, è difficile lasciarlo. Quando vuoi e te la senti lo togliamo, proviamo, decidi tu”. In seguito non bisogna insistere a riprovare ma soltanto ricordare al bambino che si aspetta una sua decisione, chiedendogli, ad esempio, “oggi vuoi che non lo mettiamo per un po’?”».
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Aggiornato il 14.09.2018