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Uso antibiotici in Italia: aumenta la "resistenza" dei batteri

di Angela Bisceglia - 12.06.2014 - Scrivici

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In Italia si fa un uso scorretto degli antibiotici e per questo siamo tra i Paesi europei con i livelli più elevati di antibiotico-resistenza. Se ne discute in questi giorni al 70° Congresso Italiano di Pediatria, dove i massimi esperti italiani e internazionali sono riuniti per fare il punto sulle nuove scoperte e terapie in ambito pediatrico.

Gli antibiotici sono i farmaci più utilizzati in età pediatrica: secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Arno nel 2011, gli antibiotici vengono utilizzati dal 42% dei bambini di età inferiore ad 1 anno, dal 66% di quelli di 1 anno, dal 65% tra i 2 e i 5 anni, dal 41% tra i 6 e gli 11 anni. Un uso eccessivo, che ha fatto innalzare i livelli di resistenza agli antibiotici dal 21% del 2003, all’attuale 35%.

 

Questo significa che a lungo andare si selezionino ceppi di batteri resistenti agli antibiotici, contro i quali non si riescano a trovare terapie efficaci.

 

Le società scientifiche di pediatria internazionali raccomandano di prescrivere l’antibiotico solo se realmente necessario e cioè per combattere infezioni batteriche, come può essere l’otite media acuta, la rinosinusite, la polmonite e la meningite, e non quelle virali, come spesso sono influenze e raffreddori. Un utilizzo scorretto degli antibiotici rischia di rendere più “forti” i batteri e di aumentare la diffusione delle infezioni, diminuendo le nostre armi per combatterle.

 

“Gli antibiotici sono farmaci preziosi – sottolinea la Prof.ssa Paola Marchisio, Dirigente Medico presso l’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano - ma è fondamentale che prima di prescrivere un antibiotico ci sia una diagnosi certa di infezione verosimilmente batterica da parte del pediatra, altrimenti si corre il rischio, come sta accadendo nel nostro Paese, che alcuni di questi farmaci spesso così abusati, perdano di efficacia. L’uso, ma soprattutto l’abuso degli antibiotici a cui abbiamo assistito in questi ultimi trent’anni nel nostro Paese, ha fatto sì che ormai il ‘bagaglio antibiotici’ sia finito e che non possiamo contare su nuove molecole per almeno i prossimi 5 anni”. LEGGI ANCHE: ANTIBIOTICI AI BAMBINI? CON CAUTELA

 

Le regole per usare correttamente gli antibiotici:

 

  • evitare il fai da te

  • seguire scrupolosamente i dosaggi indicati dal pediatra

  • proseguire la terapia per tutto il tempo utile ad ottenere la completa eliminazione dei batteri che hanno causato la malattia (di solito per non meno di 7-10 giorni)

  • non utilizzare una confezione di antibiotico già aperta e utilizzata in precedenza.

 

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