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Vaccinazione dei bambini: cosa non fare dopo

di Simona Bianchi - 08.02.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Dopo la vaccinazione i bambini possono essere particolarmente irrequieti o piangere. Quali sono le cause e come agire per rasserenarli

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Vaccinazione per i bambini: perché è importante

I vaccini sono prodotti farmaceutici controllati e sicuri e costituiscono lo strumento più efficace per prevenire le malattie infettive ed evitare gravi complicanze come disabilità o morte. Grazie alla vaccinazione, molte malattie sono state completamente debellate o ridotte a rari casi, come la poliomelite, la difterite, il tetano e l'epatite. I vaccini, come spiega il Gruppo San Donato, sono costruiti in modo da essere perfettamente tollerati dall'organismo perché sono costituiti dal virus o batterio che provoca la malattia, ma uccisi e resi innocui, e solo da piccole parti di essi e da tossine da loro prodotte rese inattive. Per esempio, il batterio della pertosse possiede più di 3.000 sostanze antigeniche (nemiche), ma il vaccino ne contiene solo tre al fine di ottenere il risultato di allenare l'organismo del bambino alla risposta senza impegnarlo troppo. I vaccini per i bambini sono costruiti per essere adatti al sistema immunitario del lattante-neonato ed evitare che il piccolo contragga malattie gravi.

Vaccinazione per i bambini: gli effetti indesiderati

Poiché vengono studiati appositamente per essere somministrati a neonati e bambini, gli specialisti lavorano per fare in modo che le reazioni avverse siano inferiori rispetto ai farmaci che normalmente si usano quando si è malati. I vaccini contengono sostanze che servono per rendere più efficace la loro somministrazione come ad esempio adiuvanti, stabilizzanti, conservanti, e sono proprio questi che possono causare effetti collaterali come:

  • Gonfiore, dolore, arrossamento
  • Febbre, irritabilità, nervosismo e perdita di appetito
  • Reazioni allergiche, gravi ma molto rare (un caso su 760.000) e si manifestano entro 30 minuti

Vaccinazione per i bambini: cosa non fare dopo

Dopo la vaccinazione i bambini possono apparire particolarmente irrequieti a causa del dolore nella sede dell'iniezione. In questi casi, non fatevi prendere dal panico e ricordate che la febbre è una normale risposta dell'organismo alla somministrazione del vaccino. Assolutamente da non fare è dargli dell'aspirina perché questo farmaco nel piccolo può determinare la comparsa, in qualche caso, di effetti collaterali importanti.

Non è neanche raccomandato dare farmaci antidolorifici prima della vaccinazione per cercare di prevenire eventuali effetti collaterali. In ogni caso, in generale, le reazioni sono di natura lieve e si risolvono nel giro di 24 ore. In caso contrario è necessario chiamare il medico o il pediatra.

Cosa fare dopo la vaccinazione

Se il figlio avverte dolore, ha un arrossamento nella parte in cui è stata fatta l'iniezione o febbre, si può somministrare del paracetamolo. Se lo stato di irrequietezza persiste per più di 24 ore, consultate il pediatra di famiglia o il servizio vaccinale. Si può anche applicare sulla zona gonfia o arrossata un panno pulito e inumidito con acqua fredda oppure la borsa del ghiaccio. Se ha febbre, invece:

  • Vestite il piccolo in modo leggero: coprire eccessivamente un bambino con la febbre può far salire ulteriormente la temperatura e contribuire ad aggravare il disagio
  • Il bambino di solito tollera bene la febbre fino a 39°C (ascellare) o 39,5° C (rettale). Tuttavia, anche se la febbre non è elevata ma il bambino è irritabile o piange per il dolore nella sede dell'iniezione, potete somministrare ugualmente il paracetamolo, che possiede anche un'azione analgesica
  • Se la febbre persiste o tende ad aumentare, consultate il pediatra di fiducia

I tipi di reazioni ai vaccini

Quasi tutte le reazioni ai vaccini sono lievi e transitorie si presentano uno o due giorni dopo la somministrazione del vaccino e si risolvono da sole senza nessun pericolo per il bambino. I sintomi, in generale, sono:

  • Gonfiore o indurimento nel punto di iniezione
  • Dolore o arrossamento nel punto di iniezione
  • Febbre
  • Sonnolenza
  • Malessere
  • Irritabilità
  • Dolori muscolari/articolari
  • Mal di testa
  • Perdita di appetito
  • Disturbi gastrointestinali
  • Orticaria

Nel caso di vaccino contro il morbillo, parotite, rosolia e varicella, la febbre può presentarsi dopo 5-12 giorni dalla data della vaccinazione.

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