Vaiolo delle scimmie e bambini: quali rischi?
In questi giorni, mentre si inizia a respirare dopo due anni di preoccupazioni e restrizioni causate dalla pandemia da Covid-19, si parla molto dei primi casi di vaiolo delle scimmie in Italia. Ma c'è da preoccuparsi? E parlando di vaiolo delle scimmie e bambini, quali sono i rischi concreti a oggi?
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Vaiolo delle scimmie e bambini, cosa sappiamo
Il vaiolo delle scimmie non è una novità: mentre quello umano è eradicato dai primi anni Ottanta, per cui non si vaccina nemmeno più da allora, quello degli animali è ancora presente, soprattutto in alcune zone dell'Africa. Il contagio umano non è così diffuso, sia da bestia a uomo che da uomo a uomo, e quel che stupisce oggi è proprio la velocità con cui il virus monkey pox si sta diffondendo tra le persone. Ma vaiolo delle scimmie e bambini devono destare preoccupazion?
Secondo gli esperti non c'è motivo di preoccuparsi. I casi in Italia si contano sulle dita di una mano e nessuno di questi è in gravi condizioni. Nel mondo, i casi riconosciuti sono meno di cinquanta. Per adesso non c'è motivo di allarmarsi, e la comunità scientifica sta seguendo da vicino l'evoluzione dei contagi. In particolare, Fanpage.it ha intervistato un medico che rassicura sull'andamento del virus. Il dottor Antonio D'Avino, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), nella sua intervista al sito rassicura i lettori e le lettrici sostenendo che al momento non c'è nessun rischio specifico.
Rischi in caso di contagio da vaiolo delle scimmie
Gli adulti nati prima degli anni Ottanta sono vaccinati contro il vaiolo e hanno una buona protezione anche contro il vaiolo delle scimmie. Non è lo stesso per chi ha meno di quarant'anni e quindi per i bambini: cosa può succedere se si viene contagiati?
A oggi il vaiolo delle scimmie è una malattia che ha un andamento piuttosto noto e non preoccupante: i sintomi sono febbre, dolori articolari, mal di testa, ingrossamento dei linfonodi e, ovviamente, un'eruzione cutanea.
Solitamente la malattia si risolve in un paio di settimane, al massimo tre.
È inoltre utile ribadire che il vaiolo delle scimmie non è il vaiolo umano che, come abbiamo detto, è stato eradicato da ormai quarant'anni. Nei paesi sviluppati, il monkey pox non desta al momento preoccupazioni e si risolve senza complicazioni, ma soltanto il tempo ed eventuali nuovi casi sapranno dirci come evolverà la situazione.
Anche per i casi di epatite acuta verificatasi tra bambini al di sotto dei 10 anni era scattato l'allarme, ma in realtà i dati dimostrano che l'andamento è piuttosto coerente con gli anni passati. Per questo non serve seminare il panico senza che ce ne sia motivo, e a oggi il vaiolo delle scimmie è sotto osservazione ma non motivo di allerta.